Si scherza sulla città del futuro di Simonetta Robiony

Si scherza sulla città del futuro DA STASERA SU RAIDUE Si scherza sulla città del futuro Simonetta Robiony ROMA Come sarà la città del futuro? Anzi, meglio, come sarà la nostra vita in un ipotetico tempo, lontano ma non troppo? Per provare a rispondere a questo interrogativo divertendosi e divertendo quelli di Raidue hanno costruito «Futura city», un programma ironico in otto puntate, in onda tutti i martedì, alle 23,10 a partire da oggi, con l'ovvia e doverosa interruzione in agosto per le Olimpiadi di Atene. Lo studio è di quelli virtuali pieno di effetti speciali, la sigla è «Chissà, chissà domani» di Lucio Dalla, i temi affrontati sono otto: il telefono, la televisione, il sesso, i trasporti, l'eterna giovinezza che potrebbe sfiorare l'immortalità, la demotica, i computer, la vita quotidiana. Mescolamento da frullatore di ogni genere di comunicazione dalla sit-com, ai sondaggi, dalle gag, alle intervistine veloci, dalle scoperte scientifiche alle notazioni storiche. Conduce il programma GianStefano Spoto vicedirettore di Raidue che l'ha pensato con due autori giovani: Michele Alberico e Walter Rofo. La regia è di Cipollitti. La stella di turno nel ruolo di Futura, donna dei nostri sogni a venire, è Eleonora Daniele presa direttamente da uno dei «Grande Fratello» a riprova che anche il «Grande Fratello» a qualcosa serve. Il divo di turno è Igor Righetti, più noto come il Cominicattivo di RadioRai, inventore del primo reality vocale trasmesso via radio, qua nel ruolo di inviato tra i vip cui rivolge domande tipo: «Che pensa del sesso virtuale? Mai praticato?» oppure «Quali sacrifici è disposto a fare per mantenersi giovane?». Per spiegare il programma l'ufficio stampa della Rai scrive: «Futura-city: come la si definisce si sbaglia. È troppo divertente per essere ima rubrica di informazione. È troppo informata per essere semplice svago. E troppo ludica per essere didattica. È troppo scientifica per essere un gioco. È troppo avanzata per essere il presente. È tropppo radicata nella storia per esser fantascienza. È troppo umana per essere scienza». E se lo dice l'ufficio stampa.

Persone citate: Cipollitti, Eleonora Daniele, Gianstefano Spoto, Igor Righetti, Lucio Dalla, Michele Alberico, Walter Rofo

Luoghi citati: Atene, Roma