Ora i gestori preparano la stangata dei costi fissi

Ora i gestori preparano la stangata dei costi fissi LA RIFORMA DELLE COMMISSIONI DI PERFORMANCE Ora i gestori preparano la stangata dei costi fissi Anna Messia A prima vista è una vera e propria rivoluzione. La Banca d'Italia, infatti, ha messo a punto un testo completo che finalmente regola l'attività del risparmio gestito, così come prevede la direttiva europea. Le novità sono numerose. In particolare, il testo introduce grossi cambiamenti in materia di calcolo delle commissioni di performance, cioè quelle che il fondo trattiene quando i risultati battono un indice preso a riferimento. Sempre in materia di costi e commissioni, inoltre, è intervenuta anche la Consob, che ha messo nel mirino su altre spese a carico dei sottoscrittori, regolando anche le operazioni in conflitto d'interesse. Non è questione di poco conto: nel 2003 il monte commissioni pagato dai clienti dei fondi ha infatti rag- il numgiunto la cifra di 7 miliardi di euro, poco meno della metà del guadagno complessivo del sistema (circa 14 miliardi su un patrimonio complessivo di poco superiore ai 500 miliardi). In tutto il Ter (il Total expense ratio che misura tutti i costi sborsati per le gestioni) è stato pari all'1,45 per cento. Ora via Nazionale mette ordine nel sistema dove si sono verificate in passato situazioni paradossali per la clientela: è capitato, caso non raro, anche di pagare commissioni di performance anche quando il fondo è finito in rosso. Ora, grazie alle nuove nonne, non dovrebbe capitare più. Il regolamento infatti ricmede ai fondi di monetizzare la commissione di performance in base al benchmark solo ogni dodici mesi e non (come è accaduto molto spesso finora) a scadenze più ravvicinate, ogni tre mesi o addirittura ogni 30 giorni. Non è questione di poco conto. Se il fondo perderà, ad esempio, il 1007o in un anno il sottoscrittore non dovrà ora in poi pagare alcuna commissione di performance. Oggi, al contrario, era possibile il caso di un fondo che, per esempio, guadagnava il S1*!) in un trimestre per poi perdere il 150zè nei tre succesivi. In questo caso il cliente doveva pagare le commissioni sul trimestre in attivo. Come sempre capita di fronte alle «rivoluzioni» non mancano le polemiche. C'è chi fa notare che I MILIARDI SPPER PAGARE mero molte aziende, quando le nuove norme entreranno in vigore (all'inizio del 2005) rivedranno al rialzo le tariffe trasformando i vecchi costi variabili in commissioni fisse. Ma è facile rispondere che a guadagnarci sarà comunque la trasparenza. Stessa polemica sulle decisioni della Consob che, in pratica, impone alle società di distribuzione finanziaria di rendere di pubblico dominio le parcelle che incassano per il collocamento di fondi comuni e Sicav. In pratica, quando il regolamento sarà in vigore (probabilmente a inizio 2004), sarà possibile conoscere i dettagli degli accordi che i gestori hanno stretto con le reti di promotori. Elio Conti Nibali presidente delTAnasf, l'associazione dì categoria dei promotori, non si spaventa. ((Anzi - dice - questa trasparenza sarà da stimolo affinché promotori e gestori dimostrino di meritare il Io- SI NEL2003 E COMMISSIONI ro guadagno». . Ma il presidente si concede ima stoccata, (di vero problema è un altro. Al diente interessa sapere quanto costa un prodotto per verificare se il servizio che gli è stato offerto è proporzionato alla cifra pagata. E mentre nei fondi comuni, già oggi, questo dato è disponibile, altri prodotti sono meno trasparenti. Basti pensare alle obbligazioni bancarie che possono essere vendute senza prospetto. Oppure ai prodotti assicurativi che nonostante negli ultimi anni siano diventati più chiari hanno spesso strutture complicate». ^ Ma cosa cambierà per il cliente? ((È un elemento di maggiore trasparenza. Come se acquistando un qualsiasi prodotto il cliente riuscisse a sapere la quota di prezzo destinata al servizio di distribuzione e quella riferita al costo di produzione» risponde Davide Passero, condirettore generale di Banca Generali. Nel caso dei fondi, il risparmiatore potrà verificare quanto del prezzo pagato remunererà il valore aggiunto dato dal gestore in termini di performance e quanto l'attività di consulenza e assistenza offerta dal promotore. Oggi alle reti di vendita va in media il 40-6007o delle commissioni di gestione previste nei fondi comuni e nelle Sicav e il GO-lOO?*! dei costi di sottoscrizione. Sono meritati questi onorari dai promotori? Come per altre professioni in molti casi sì e in alcuni no. [borsa&finanza] GLI INVESTITORI ISTITUZIONALI '■;;i:-.:;:. I 360.5571 Fondi comuni g378.781 283.569 | | Assicurazioni H 28.983 402.6821 Fondi pensione | 402.682 402S IGest- patrimoniali | H?-587 QQQQQj Totale Consistenza delle attività gestite (dati in min di euro) QUOTE PERCENTUALI ASSICURAZIONI 920/0 FONDI COMUNI 2,5Vo 35,7y0 ONERI PI GESTIONE FONDI COMUNI m Oneri al netto delie prow. di incentivazione B Provvigioni di incentivazione 2,0 1,5 1,0 0.5 1999 2000 2001 2002 2003 CU .Ita. o co il numero I MILIARDI SPESI NEL2003 PER PAGARE LE COMMISSIONI

Persone citate: Anna Messia, Davide Passero, Elio Conti Nibali