Gli italiani non si fidano della Borsa online

Gli italiani non si fidano della Borsa online STUDIO DI BORSA ITALIANA SU CHI FATRADING VIA WEB: MOLTI CONTI APERTI MA POCHISSIME OPERAZIONI. RESISTE SOLO UN PICCOLO GRUPPO DI SUPERSPECIAUZZATI Gli italiani non si fidano della Borsa online mezzi tecnici sono scarsi. Investire con Internet però costa meno inchiesta èra I^S|Spisf! SE vuoi sapere quah sono i titoh che sto seguendo e sapere in tempo reale quando h acquisterò, non aspettare ancora e chcca subito www.finanzaworld. it per iscriverti». La newsletter finanziaria via email di Francesco Carla, 43 armi, day trader online che da almeno dieci armi si occupa di borsa e tecnologia (è docente di nuovi media e di comunicazione finanziaria aUo lulm) dopo almeno altrettanti anni di esperienza nei videogiochi (era sua l'azienda bolognese Sìmulmondo), emana sicumera dà tutti i pori - pardon - i bit. D'altra parte, in questo campo si è ritagliato ih ìtaha il ruolo di guru: ha anche scritto U manuale «Trading Online, la guida» edito da Apogeo, alla sua seconda edizione. Ma fa proprio parte del «phisiquedu-ròle» del trader-guru mostrarsi vincente. Carla è in buona compagnia: se cercate su Google «day trading», in meno di mezzo secondo escono sette milioni e mezzo di link a siti e pagine Web dedicate aUa passione finanziaria del nuovo miUennio: la compravendita di titoU in tempo reale via Internet. Tra questi, «heavy trader» che come Carla vendono consigh e informazioni preziose ler districarsi nel mondo deUa jorsa da soh, grazie aUa rivoluzione digitale che permette di speculare senza l'intermediazione dei tradizionali «borsini», gh appositi sportelli deUe banche. Alvaro Oliveira, day trader Usa (http://daytradmg.about.com/), è entusiasta: «Internet permette di informarsi quanto e quando si vuole, in tempo reale, prima di investire». Sempre in tempo reale si può avere H cosiddetto «eseguito» di un ordine, mentre i funzionari ai borsini richiedevano due giorni: un tempo incompatibile nel mondo veloce di Internet. Con i dati sul portafoglio online - se perdi o guadagni e quanto - sempre sott'occhio, è più facile contenere U rischio. Poi c'è U puro risparmio suUe commissioni: per esempio, mentre le banche Usa per ojpi operazione | di acquisto e di vendita tratteneva- no lo 0,50% - 50 doUari su 10 mila investiti, online i broker chiedono un fisso di 10 doUari: il risparmio è già di per sé un guadagno. Se oggi aziende nuove che si quotano come Google dettano le regole, il processo di svecchiamento è cominciato aUa fine del '98, quando la nuova generazione di aziende high tech deUa Net economy ha cominciato a quotarsi in Borsa (Yahoo!, Ebay, Aol, Tiscah...). Ma aUora la compravendita online era riservata a pochi: «Ho cominciato a comprare le loro azioni tramite i primi broker america¬ ni online, perchè in Italia non si poteva» racconta Carla. «Vivevo in Italia, ma virtualmente stavo a WaU Street». Come lui, lo hanno fatto mighaia di trader, contribuendo aUa bolla speculativa della Web Economy e al successivo sboom dopo il 2000. Molti hanno perso, ma qualcuno si è salvato e ha capitalizzato su quell'esperienza. Carla continua a utiUzzare i broker «made in Usa» Etrade e Ameritrade, anche se nel frattempo in Italia ne sono spuntati tanti: un mercato polverizzato, nel quale emergono ai primi posti in classifi¬ ca Fineco, Imiweb, Directa e Sella. «Tra boom e sboom della Net economy, la finanza si è democratizzata» sostiene Carla, con servizi mighori e prezzi accessibih. Oggi sono 3,2 milioni gh italiani abilitati ad accedere ai listini mondiali online. Eppure a farlo sono ancora una sofisticata minoranza. Per Anna Ponziani (Kpmg Consulting), la crescita dei volumi di trading evidenzia un settore trainato da una nicchia di professionisti che movimenta il 40 per cento del mercato: «Non crescono altrettanto i ricavi, perchè la quasi totalità deUa chen- tela movimenta poco 0 niente i propri conti titoh». Secondo Marco Comelh, ex responsabile della comunicazione di Cedborsa, U trading online in Italia è «una mistificazione», perchè «si tratta di poche mighaia di specialisti superattrezzati». Come mai? C'è un problema di alfabetizzazione, sostiene Vito Di Dario di Osservatorio Finanziario.com: «La scarsa conoscenza informatica degh itahani è un freno come lo è la situazione a macchia di leopardo dei servizi a banda larga». Effettivamente l'Intemet veloce (Adsl) è stata offerta in Italia solo a partire dalla primavera 2004. «C'è anche il timore da parte deUe banche di perdere U rapporto diretto con il chente» aggiunge Di Dario, che ha organizzato sul sito Aiutoooo.com un corso sul risparmio usando il Web. La prima ricerca sul fenomeno effettuata dalla Borsa Itahana è quella pubblicata lo scorso maggio, attraverso 200 interviste telefoniche a trader online: ne emerge un fenomeno recente in rapida evoluzione, che presenta potenziahtà di crescita anche aUa luce degh scenari di diffusione attesi per Internet. Secondo Borsa Itahana i trader online assidui in Italia sono circa 100 mila, ma quelli che operano quotidianamente sono 10 mila; quasi tutti maschi, residenti nel Nord Ovest, tra i 35 e i 44 anni, liberi professionisti, di cultura e livelli di reddito medio-alti. Operano in piena autonomia decisionale e hanno un buon livello di sofisticazione finanziaria. Nel loro portafogho, molto diversificato, sono state negoziate azioni itahane (98^Zo), quotate su Borse estere (44^7o) e strumenti derivati (53^7o). Tra i bisogni ritenuti importanti nella scelta di un intermediario sono considerati primari quelli legati aU'affidabihtà tecnologica della piattaforma (93^7o) e aUa disponibilità in continuo delle quotazioni degh strumenti finanziari (91^7o), cui seguono elementi legati all'efficienza (costi, velocità e facilità d'uso della piattaforma). U 93^7o dichiara che continuerà sicuramente a negoziare online e il 46,5% prevede un incremento dell'operatività con questo canale. E' un fatto che tanti commettono errori da evitare, e in tutte le lezioni dei trader-guru (come su www.daytradingcoach.com) ci sono le regole per non sbaghare. Ecco le principah: I) E' un impegno a tempo pieno, bisogna dedicarci almeno un'ora al giomo tutti i giorni. 2) Megho sceghere poche azioni, al massimo 10-15, in modo da poterle seguire bene, e scegherle tra settori conosciuti, perchè la conoscenza abbassa il rischio. 3) Ci vuole un metodo di controUo del rischio: quando comprare e quando vendere. Si compra in base a infonnazioni che non siano già note, si vende accettando le perdite ma mantenendole basse (per Carla, non oltre U 7%). 4) Attenzione al cambio: se comprate le Microsoft in doUari e salgono del 10 per cento, ma U dollaro è nel frattempo calato del 20, non avete guadagnato, bensì perso il 10 per cento. Per cautelarsi, si può puntare aU'investimento a medio-lungo termine 0 sui derivati, per coprirsi investendo sia in doUari che in euro. Una cosa è certa: nessun trader online ammette di perdere, per cui non c'è im dato suUa percentuale di successo del trading online: secondo fonti intemazionah, U 64 per cento perde. Ma è probabUe che perdessero anche quando affoUavano i borsini deUe banche. «E molto più facile contenere le perdite con il portafoglio sempre sott'occhio», spiega l'esperto Carla, che preferisce i broker Usa a quelli nostrani, anche se «sono migliorati molto» GLI INVESTITORI TELEMATICI NEL PRIMO SEMESTRE 2003 IDENTIKIT DEL TRADER TRICOLORE 5,2 sono i conti italiani online di cui: 2,1) Abilitati al trading online Milioni Milioni Ma molti risultano inattivi e l'e-trading scende a: conti con almeno uno scambio Mila Ma sono poco più di ea 130 conti con almeno due scambi al mese Mila quelli attivi tutti i giorni Mila NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 Fonte: Kpmg Uomo: Ha 35-44 anni: Ha cultura e livelli di reddito medio alti: ni Rispetto U/ al 4807o della Residente nel Nord-Ovest: qp pò/ sm dU.G/ii E' libero profesionista, lavoratore autonomo o imprenditore: (l/ Rispetto 7 al4,50Zo 0 m Reddito mensile familiare che supera i 2500 euro L'investimento online per quasi 9 trader su 10 occupa almeno 3 ore alla settimana e più del 50oZo supera le 10 ore Fonte: Profili e comportamenti dei trader online, primo rapporto sul mercato italiano realizzato j da Alessandra Franzosi e Enrico Pellizzoni per Borsa italiana, maggio 2004 IL PORTAFOGLIO NEL PRIMO TRIMESTRE 2004 ni dei contratti su azioni quo"1 tate è stato concluso online n in crescita rispetto all'inizio i 2002 quando era del UU/U Fonte: Borsa Italiana 1750 (1) di società quotate in Italia 87,50Zo, di società estere 33o;o) (2) 11^ covered warrant e certificates, ^ futures e opzioni no via Internet perdono, anche se poco Fonte: Studi internazionali Titoli Titoli Azioni Fondi Fondi Gpm Gpf Polizze Fondi Derivati Etf distato obblig. comuni'comuni pensione azion. monet. I BIG DEL MERCATO Fineco (Capitalia) - 29^ Altri Directa COMMISSIONI A CONFRONTO Fineco | IWBank 9 euro di commis- 1 lOeurofissi sionefissi x I'Europa | 0 0,19% a o0,19%finoaun operazione massimo di 19 euro x I'azionario per operazione 19 italiano dollar! fissi sul mer- 0,25% (minimo 15 cato di Wall Street euro) x I'estero T Directa Sim www.directa.it commissione variabile a 0,Wo (con un tetto massimo di 18 euro) per operazione sul mercato italiano. Sul mercato americano la commissione è di 10S ad eseguito, indipendentemente dall'importo I Banca Sella www.sella.it 9 euro fissi a operazione per l'azionario italiano oppure variabile decrescente media 0,Wo con minimo di 2 euro e massimo 19,95 euro per operazione. A Wall Street 0,16% a operazione, minimo 12 dollari Etrade e Ameritrade www.etrade.conl 10 dollari fissi per ogni operazione su Wall Street www.ameritrade.com 10 dollari fissi per ogni operazione su Wall Street IL MERCATO IN EUROPA ^ li tasso di penetrazione dell'ebanking in Europa è del 160Zo e salirà al 230Zo entro il 2007 (Fonte: Datamonìtor) ^ L'etrading in Europa conta 13 milioni di conti con un tasso di crescita del 7Vo fino al 2007 (Fonte: Idc)

Persone citate: Alessandra Franzosi, Alvaro Oliveira, Anna Ponziani, Del Mercato, Di Dario, Enrico Pellizzoni, Kpmg Consulting, Marco Comelh, Secondo Borsa