New York ricomincia dalla Torre della libertà

New York ricomincia dalla Torre della libertà IL SIMBOLO DELLA SFIDA VITTORIOSA AL TERRORISMO New York ricomincia dalla Torre della libertà A Ground Zero la posa della prima pietra da venti tonnellate dal corrispondente da NEW YORK CON la posa su Ground Zero di un monolite di venti tonnellate di granito prelevate dalle viscere dello Stato di New York è stato dato inizio alla costruzione della «Freedom Tower» - la Torre della Libertà - destinata sorgere nel 2009 lì dove l'il settembre 2001 crollarono le Torri Gemelle colpite dagli aerei-missile guidati dai piloti-kamikaze di Osama bin Laden. La cermonia è avvenuta nel segno dei simboh patriottici: ieri l'America ha festeggiato l'indipendenza proclamata dai padri fondatori nel 1776 e la nuova torre sarà alta proprio 1776 piedi (541 metri) diventando l'edificio più alto del Pianeta. L'imponente granito proviene dal massiccio roccioso dell'Adirondack, nello Stato di New York, e l'iscrizione apposta «The Enduring Spirit of Freedom» - lo spirito duraturo della libertà ricorda il nome dell'operazione militare «Enduring Freedom» - Libertà Duratura ovvero l'attacco all'Afghanistan scattato il 7 ottobre 2001 che portò al rovesciamento del regime dei taleban ed allo smantellamento dei campi di addestramento di Al Qaeda. «La pietra di venti tonnellate di granito di Adirondack costituisce un simbolo della forza e della fiducia dell'America, questa grande Torre della Libertà dimostra al mondo che ciò che i nostri nemici hanno tentato di distruggere - la nostra libertà, la nostra democrazia e il nostro modo di vivere - sono oggi vibranti e più in alto che mai» ha detto il governatore George Pataki al momento della posa della prima pietra, sottolineando la velocità con cui si è reagito alla sfida lancia- ta da parte del terrorismo: «In meno di tre anni abbiamo qualcosa in più che progetti scrìtti su pezzi di carta, abbiamo la prima pietra, la fondazione della nuova magnifica Torre». L'omaggio alle vittime degh attacchi di Al Qaeda è inciso sulla scrìtta nella pietra: «In onore ed in ricordo di coloro che persero le loro vite l'I 1 settembre 2001 e in tributo allo spirito duraturo della libertà, 4 lugho 2004». Fra le diverse centinaia di persone presenti a Ground Zero per la cerimonia vi erano anche dei parenti delle vittime e l'emozione più forte per il pubblico è giunta quando un bambino di 13 anni, figlio di un agente della Port Authority morto negli attacchi, è salito sul palco ed ha letto il testo integrale della Dichiarazione dilndipen-' denza, ricevendo una lunga ovazione. «E' un nuovo inizio sono state le parole di John Foy, che perse la suocera tutti noi dobbiamo guardare in avanti». Ma c'è stato anche chi, come Anthony Gardner a cui venne ucciso il fratello, non ha nascosto il timore che «la ricostruzioni cancelli ogni segno delle Torri Gemelle». E' stato il sindaco di New Yo.k, Michael Bloomberg, a concludere la cerimonia con un intervento che ha unito memoria e politica: «Ponendo in terra questa pietra ricordiamo che le libertà, sulle quali si fonda la nostra nazione, non potranno mai essere indebolite dalla violenza e dall'odio. Ponendo questa pietra mandiamo ai popoli della Terra il messaggio che la libertà è sempre destinata a prevalere». Da qui l'omaggio alle decine di migliaia di soldati americani impegnati al fronte contro il terrorismo dall'Iraq all'Afghanistan: «La guerra al terrore che stiamo combattendo richiede coraggio e le nostre libertà sono da sempre la fonte del nostro coraggio» sono state le parole di Bloomberg. La «Freedom Tower» sorge- rà nell'angolo di Ground Zero dove vi sono ancora i resti di un garage sotterraneo mentre nel resto dell'area è prevista la costruzione fra il 2009 ed il 2015 di altre quattro toni - che ospiteranno uffici ed attivi- tà commerciali - di ima stazio- ne ferroviaria, un centro cultu- rale, diversi teatri e del memo- riale per le vittime che trasfor- mera le impronte deUe scom- parse Toni Gemelle in due «piscine della riflessione». Da- niel Libeskind, architetto del piano per la ricostruzione di Ground Zero, ha evitato per l'occasione ogni riferimento alle polemiche sui progetti che lo oppongono a Larry Silverstein, proprietario dell'area, affermando che «ciò che stiamo celebrando è la forza e la resistenza dello spirito umano» perché «la Torre della Libertà ispirerà gli ideali di libertà e democrazia a New York, l'America ed al mondo intero». [m. mo.j Un bambino figlio di una vittima degli attacchi di Al Qaeda ha letto la dichiarazione di indipendenza. Il sindaco Bloomberg: «Questo monolito ricorda che i nostri principi non saranno mai indeboliti dalla violenza e dall'odio» Nella foto grande il progetto della Torre della libertà che sorgerà a Ground Zero nel luogo dove erano le Torri gemellee in quella piccola la gigantesca pietra di granito del peso di venti tonnellate