Dalla cravatta al rosario, si fa colpo con l'accessorio di Sara Ricotta Voza

Dalla cravatta al rosario, si fa colpo con l'accessorio CINTURE DI PITONE DA PRADA, BRACCIALI IN PELLE FIRMATI FERRE' E SCARPE DI COCCODRILLO «MADE IN VERSACE» Dalla cravatta al rosario, si fa colpo con l'accessorio Sara Ricotta Voza MILANO Aria di crisi? E la moda s'inventa l'uomo superaccessorìato. Quello a cui si può ispirare chiunque. Chi può permettersi tutto, dal vestito alla spilla, e chi cambìerà look al vecchio abito, comprando anche solo una «cosa», ma quella giusta. Da scegliere fra i mille accessori che si sono visti sfilare a Milano. Cravatte, cinture, cappelli, borse e borsoni, scarpe e stivali. E poi collane, bracciali, spille e persino rosari. Anche Prada ha mandato in passerella uomini carichi di mercanzia come espositori. Vestiti con giacche e pantaloni formali, ma con cravatte gialle, verdi o da cui occhieggiano uccelli del paradiso. Sui revers spille a forma di aeroplanino o di ventilatore, in testa cappelh militari o con nastri di seta. Ai piedi e alla vita mocassini e cinture in patchwork di pitone coloratissimi. Sorprese anche nella collezione Ferré, che ha pensato a un dandy moderno, che usa la cravatta come cintura, porta scarpe di iguana e bracciali in pelle nera con placchetta d'arjgento. Altre spille (a farfalla) si sono viste sul bavero dei blazer dì Cucci, mentre il rosario al collo, d'oro massiccio, è comparso da Pignatelli Outside. Ma è stato Versace a dare il colpo dì grazia all'understatement con le sue scarpe di coccodrillo, che lasciano a terra l'impronta dell'euro e del dollaro. E dopo aver visto tutto questo e dì più, il buttero metropolitano di Cavalli è sem¬ brato persino sobrio, con i suoi costumi carichi di stemmi e medaglie e i suoi stivaloni e cinturoni in canvas e rettile. Tutte le griffe hanno pensato a un uomo che viaggia, più per piacere che per lavoro. Che ai vaUgionì preferisce sacche e borsoni, sportivi come quelli dì Emporio Armani o Dolce&Gab- bana o superchic in coccodrillo e manico dì bambù come da Cucci. Un uomo che apprezza una formalità che non si prenda troppo sul serio, un po' scanzonata ma tutt'altro che sciatta. Così il marchio delle scarpe da ufficio per eccellenza, Church's, ha presentato la prima sneaker .della sua storia. E così un marchip,, dì tradizione come Bottega Veneta sì è fatto un punto d'onore di presentare un mocassino pensato per «fare fuori i calzini». Altro segno di questa eleganza décontractée è l'onnipresenza della babouche in quasi tutte le collezioni. Non manca, in pelli morbide e colorì insoliti, nel guardaroba da dandy chic disegnato da Sergio Rossi. C'è, in versione mocassino portato alla marocchina, in quella di Fratelli Rossetti, dove il cuoio stretch permette di alzare e abbassare il tallone senza rovinare la scarpa. D'altra parte, si è vista anche la tendenza inversa. Se Church's fa la sua sneaker e Car Shoe la rilancia rigata e fiorata. Costume Nationale alle sneaker dichiara guerra. Costruendo scarpe formali ma comode, mocassini e stringate che non fanno rimpiangere le scarpe da ginnastica. Un po' come le Owens, le ultime nate di Tod's che ricordano le eleganti scarpe da atletica, fatte per piacere anche ai giovani abituati alle sneaker, ma pronti per il salto dì quahtà. Tutti i marchi comunque migliorano le performance grazie a m^tpriali e tecnologia. Bally presenta ima collezione «Nasa inspired», che utilizza elementi delle uniformi del programma spaziale Nasa. Fila porta l'esperienza acquisita nello sci nella collezione Summer Fisi e Mountain Ranger. E la tradizione? Resiste, anzi avanza. Fratelli Rossetti ha una collezione vintage in cuoio anticato e Sergio Rossi disegna traforature delicate. Infine, Ferragamo rilancia la scarpa fatta su misura, cucita a mano e con la «tramezza». Che è un inserto di cuoio che prende subito la forma del piede. Il mocassino è di Sergio Rossi Éil.UUiU. SJJHITT LasneakerèdiChurch's La borsa è di Baily

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