L'Uefa ammette: è vero, sì gioca troppo di Roberto Beccantini

L'Uefa ammette: è vero, sì gioca troppo IL DIRETTORE GENERALE OLSSON GONGOLA PER IL SUCCESSO DI EURO 2004 E BACCHETTA LA NOSTRA FEDERAZIONE L'Uefa ammette: è vero, sì gioca troppo «Invece di ridurre le partite l'Italia ha allargato la serie A» intervista Roberto Beccantini inviato a LISBONA Svedese ma neutrale. Almeno per una sera. E, soprattutto, lontano dal luogo del «delitto». Lars-Christer Olsson, direttore generale dell'Uefa, accetta la provocazione: «Ho i testimoni: il 22 giugno, alle 19,45 ero a Guimaraes per ItaliaBulgaria. Naturalmente ho poi saputo del pareggio per 2-2 tra la Svezia e la Danimarca. Un commento? Non penso a un accordo preventivo, penso piuttosto a una tacita intesa maturata agli sgoccio- li del match come conseguenza di un risultato che avrebbe fatto la fortuna dì entrambe. In questi casi, conviene sbrigarsela con le proprie forze e cioè: non arrivare all'ultimo ostacolo con l'acqua alla gola. Chi sbaglia paga: e l'Italia qualcosa ha sbagliato, o no?». Martedì si è riunito il comitato esecutivo (con toccata e fuga di Franco Carraro): novità, indiscrezioni? «L'Europeo procede alla grande sotto tutti i punti di vista: tecnico, ambientale, televisivo. Una delle edizioni migliori, direi: se non la migliore in assoluto. L'audience tv, per esempio: le partite della prima fase hanno toccato quota 845 milioni spettatori - e parlo dei mercati europei più sensibili, non del mondo intero - con un incremento del 26 per cento rispetto alle gare conclusive del 2000 (Belgio S-Olanda)». E sul fronte della lotta al doping? «Un solo caso acclarato, quello del croato Ohe, risolto con una multa alla luce dei documenti presentati dalla federazione coinvolta. Alla vigiha, abbiamo testato tutte e 16 le Nazionali; e durante la competizione, controlhamo ogni partita e due giocatori per squadra. L'antidoping è uno dei nostri cavalli di battagha. Di sicuro, incrementeremo i controlli a sorpresa». Gli arbitri? «Eccellènti. E il gol di Campbell, che Meief annullò durante la partita Portogallo-Inghilterra, iion era regolare (per fallo di Terry sul portiere, ndr). Gh inglesi hanno perso la testa, ma avevano - e hanno - torto marcio». Secondo alcuni, si gioca troppo. «L'Uefa ha ritoccato la formula della Champions League, taghando quattro partite. Ne abbiamo discusso con i presidenti federali: il format dei campionati è di esclusiva competenza delle singole associazioni e deUe singole leghe. Temo anch'io che si giochi troppo e che questo vada a discapito della salute degh atleti. Noi, però, non possiamo imporre nulla: possiamo al massimo consigliare. Anche l'Italia, del resto, ha deciso di passare da 18 a 20 squadre: e questo mentre da più parti si invoca di abbassare il tiro e limare il peso dei tornei». A proposito di Italia: a che punto sono le licenze Uefa dì Lazio, Parma e Roma? «La certificazione richiesta alla Figc è in regola. Dunque, nessun problema. In materia d'iscrizione, i nostri parametri sono meno rigidi dei vostri. E poi la legge è legge: se in Italia vige il decreto spalmadebiti, beati voi. Finora abbiamo escluso dalle coppe 2004-2005 soltanto i club del Kazakistan». A quando un calendario che ponga Europa e Sud America sullo stesso piano? «Trovare una soluzione non è facile. Ci stiamo lavorando da anni. Così come da anni stiamo lavorando per determinare un equilibrio accettabile fra giocatori "nazionali" e stranieri. Con il doping, sono gh argomenti in cima alla nostra agenda». 1 |[II| Lars-Christer Olsson: «Per ridurre gli impegni stagionali, l'Uefa ha rivisto la formula di Champions League, tagliando quattro partite»

Persone citate: Christer Olsson, Franco Carraro, Guimaraes