Collina tra Nedved e la finale di Roberto Condio

Collina tra Nedved e la finale CECHI FAVORITI CONTRO I GRECI, KARAGOUNIS NON LI TEME: SEGNIAMO SEMPRE ALMENO UN GOL Collina tra Nedved e la finale Un'altra ammonizione e scatterà la squalifica Roberto Condio inviato a LISBONA Il «muro» dei greci e il fischietto di CoUina. Sono questi gh ostacoli che separano Pavel Nedved, PaUone d'Oro e capitano della Repubblica Ceca, da una finale europea che compenserebbe quella di Champions League persa 13 mesi fa per colpa di una squalifica che più sciocca non poteva essere. Lo juventino è diffidato: sa che un altro «giallo» potrebbe dargli la delusione più grande della carriera. Per questo ha vissuto una vigiha nervosissima. Poche parole e totale concentrazione su una semifinale da vincere senza cadere neUe provocazioni dei greci, senza tirare indietro la gamba ma pure cercando di evitare il cartellino del miglior arbitro del mondo, quel Collina che però, secondo i cechi, fu tra i principali responsabili dell'immediata eliminazione dall' Europeo 2000 con il rigore che fruttò l'I-O decisivo all'Olanda padrona di casa. «Giocherò al massimo, come impone una semifinale europea», dice Nedved. Giusto così. Anche perché non sta scritto da nessuna parte che il biglietto per la finale (sarebbe la terza in 28 anni) sia già nelle mani dei cechi. Le 4 vittorie su 4 partite, le prodezze in serie del capocannoniere Baros e i colpi di genio di Poborsky, Rosicky e Nedved sono ottime credenziah che però non bastano per scongiurare sorprese. Anche se il ct Bruckner ieri si è sbilanciato: «Abbiamo il 5007o di possibilità di vincere il titolo». I greci dello scaltro Rehhagel sono lì, in agguato. Pronti a colpire, come hanno già fatto con Portogallo, Spagna e Francia. Sono il blocco più solido dell'Europeo. Nelle ultime 10 partite ufficiali hanno incassato appena 4 reti: una al 93' contro i portoghesi sul 2-0, una su sciagurato passaggio indietro di Kapsis contro gli spagnoli e due contro i russi quando lo storico traguardo del passaggio ai quarti ormai a portata di mano ne aveva fatto calare concentrazione e determinazione per 40'. «Dicono che siamo una squadra che pensa solo a difendersi - osserva l'interista Karagounis -. E allora come mai almeno un gol lo segniamo sempre?». Se possibile, la Grecia dei miracoli stasera promette di essere ancora più tosta del solito. Avrà l'appoggio di 10 mila tifosi che per sostenerla hanno esaurito in patria e a Oporto le riserve di bandiere e magliette. «Non abbiamo nulla da perdere», proclama il romanista Dellas, dominatore della difesa dopo una stagione giallorossa da fantasma. Da perdere hanno, invece: ci sono un sacco di soldi inballo. Tra federazione e governo il montepremi messo a disposizione è già di 4 milioni di euro, da dividere per i 23 convocati (174 mila ciascuno, quindi). Ma i giocatori hanno chiesto almeno 300 mila euro a testa. E la cifra salirà ancora, in caso di finale. «La nostra federazione ha incassato 10,4 milioni di euro per l'ingresso in semifinale - hanno osservato i "sindacalisti" del team - meritiamo una fetta maggiore della torta». Si troverà un accordo. Ben più complicato è invece il caso che da martedì sera turba i 5 giocatori dell'Aek e soprattutto Nikolaidis, che del club ateniese avrebbe dovuto diventare presidente dopo l'Europeo. Il tribunale della capitale ha infatti negato all'Aek la possibilità di spalmare gran parte dei suoi 110 milioni di euro di debiti, «condono» sul quale la cordata di Nikolaidis aveva puntato per comprare la società. L'Aek ora rischia seriamente il fallimento. «Brutta storia - ha commentato capitan Zagorakis ci penseremo a partire da lunedì, però. Prima abbiamo un capolavoro da completare». Brutta storia, che contribuisce a minare un clima non più idilliaco. Anche Rehhagel ieri ha dato i primi segni di nervosismo, aggredendo verbalmente in conferenza stampa un cronista ellenico che gli aveva chiesto: «È vero che dopo la vittoria sulla Francia è entrato negli spogliatoi gridando ai suoi giocatori "Il caisersonoio"?». RAIUNO ore 20,45 Grecia Rep. Ceca [4.4-1.11 (4-1-3-21 1 NIK0P0LIDIS CECH 1 2 SEITARIDIS GRYGERA 2 19 KAPSIS HUJFALUSI 21 5 DELIAS B0LF 5 14 FYSSAS JANKULOVSKI 6 8GIANNAK0P0UL0S GALASEK 4 20 KARAG0UNIS P0B0RSKY 8 6 BASINAS R0SICKY 10 7 ZAGORAKIS NEDVED 11 9 CHARISTEAS BAR0S 15 15 VRYZAS K0LLER 9 REHHAGEL All. BRUCKNER Arbitio: COLLINA (Italia) A DISPOSIZIONE: Grecia: 12 Chaikias; 13 Katergianakis; 18 Goumas; 4 Dabizas; 3 Veneditis; 17 Georgiadis; 16 Kafes; 10 Tsiartas; 23 Lakìs; 21 Katsouranis; 11 Nikolaidis; 22 Papadopoulos. Rep. Ceca: 16 Blazek; 23 Kinsky; 17 Huebschman; 13 jiranek; 3 Mares; 22 Rozehnal; 20 Plasil; 7 Smicer; 19 Tyce; 14 Vachousek; 18 Heinz; 12 Lokvenc. Stasera a Oporto Nedved non tirerà la gamba indietro: «Giocherò al massimo, come impone una semifinale europea»