Un altro italiano ai vertici della burocrazia Ue
Un altro italiano ai vertici della burocrazia Ue LA NOMINA DI MANSERVISI Un altro italiano ai vertici della burocrazia Ue BRUXELLES. L'Italia rafforza la sua posizione ai vertici dell'eurocrazia nel governo di Bruxelles. La Commissione europea ha infatti confermato, oggi a Bruxelles, la nomina di Sfefano Manservisi a direttore generale responsabile della politica di cooperazione allo sviluppo all'Esecutivo Uè. La decisione porta a otto il numero di dirigenti italiani con il grado di Al, che alla Commissione europea corrisponde al posto di direttore generale o equivalente. Manservisi ha 49 anni, è funzionario europeo dal 1983 e si è occupato di sviluppo alla Commissione per oltre 15 anni: prima come amministratore proprio alla direzione dello sviluppo, poi come esperto di questioni inerenti lo stesso settore ai gabinetti del vicepresidente Filippo Maria Pandolfi, dei commissari Raniero Vanni d'Archirafi e Mario Monti, e dell'attuale presidente Romano Prodi di cui dinge lo staff dal giugno 2001. Alla guida del gabinetto Prodi ha potuto portare il proprio contributo all'avvicinamento progressivo tra lUe e la Libia e alla visita di Gheddafi a Bruxelles. L'Italia può ora contare sulla presenza di tre direttori generali ai vertici della Commissione Uè: Fabio Colasanti alla direzione della società dell'informazione, Marco Benedetti alla guida del servizio interpreti e Manservisi alla,direzione generale allo sviluppo. È italiano anche il segretario generale aggiunto della Commissione, Enzo Moavero Milanesi, numero due della «macchina)) di coordinamento delTEsecutivo di Bruxelles. Inoltre, alle redini della pohtica di allargamento, nel ruolo di direttore generale aggiunto ma facente funzione di direttore generale c'è Fabrizio Barbaso. Gianfranco Rocca dirige invece, in quanto direttore generale aggiunto, la pohtica della concorrenza, mentre Michele Pasca Raymondo è direttore generale aggiunto alla pohtica regionale. Infine, Giuliano Marenco guida come numero due il servizio giuridico della Commissione europea.
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