Alitalia incassa il prestito «Forte rilancio dal 2006»

Alitalia incassa il prestito «Forte rilancio dal 2006»BRITISH AIRWAYS PROTESTA A BRUXELLES: BASTA CON GLI AIUTI DI STATO Alitalia incassa il prestito «Forte rilancio dal 2006» Cimeli ottiene il via libera dell'assemblea all'operazione ponte Aumento di capitale dopo il business pian. Tesoro sotto il 50oZ Raffaello Mascì ROMA Quale sarà la cura Cimoli per Alitalia, lo sapremo nei dettagh a fine luglio, quando sarà presentato il nuovo business pian. Ieri però, nel corso dell'assemblea degh azionisti (oltre il 6207o del capitale è in mano al Tesoro) il presidente e amministratore delegato Giancarlo Cimoli ha tracciato la scaletta che dovrebbe portare la compagnia di bandiera fuori dalle secche: l'acquisizione del prestito di 400 milioni approntato dalle banche su garanzia delTesoro, il citato piano industriale approntato sulla base dell'accordo del 6 maggio scorso con i sindacati e il governo, un successivo aumento di capitale che awierebbe il processo di privatizzazione della compagnia (e la conseguente discesa dell'azionista pubblico al di sotto del 5007o), un progetto di sviluppo che a partire dal 2006 comporti un aumento dell'offerta del 300Zq portando la stima di crescita del «trasportato», nei quattro anni di vahdità del piano, al 9%. La lunga marcia della compagnia di bandiera, dunque, è iniziata con l'assemblea dei soci di ieri mattina. Se il prestito di 400 milioni è stato acquisito, al tempo stesso l'assemblea ha do- vuto registrate (e approvare) un bilancio 2003 che segna un rosso di 519 milioni. Giancarlo Cimoli ha annuncia- to poi il piano industriale cui sta lavorando: «È con piacere che vi informo - ha detto aprendo i lavori - che il documento è in avanzata fase di elaborazione e così come indicato nel cda del 20 maggio scorso sarà presto dispo- nibile nella sua versione dettagha- ta secondo le linee guida delibera- te dal cda del 13 maggio che identificano un riassetto oiganiz- zatìvo/societario di Alitalia da rea- lizzare secondo criteri di mercato con la costituzione di società di- stinte focalizzate sui rispettivi settori di attività». li testo di Cimoli dovrà essere sottoposto alla vidimazione di una nuova assemblea, «costituirà la base per la richiesta di ricapita- lizzazione» e determinerà il «su- peramento della mancata cèrtifi cazione del bilancio 2003 da par te di Deloitte S- Touche». Cimoli non ha parlato, nel dettaglio, del possibile travaglio che attende la Compagnia, ma ha fatto riferi mento alla «forte riduzione dei costi», all'«mcremento deUa pro duttività» per fronteggiare la con correnza delle compagnie low cost, alla necessità di «reperire le risorse per ripagare gh oneri del prestito ponte», La battaglia, tuttavia, non sa rà solo sulla difensiva, perché stando alle parole di Cimoli Alitalia si appresta a un forte rilancio dal 2006 in avanti (prima non sarà possibile in quanto i fondi del prestito ponte di duran ta annuale non possono essere investiti in supporto allo svilup pò), quando incrementerà l'offer ta sul medio e lungo raggio del 3007o, con l'obiettivo di far cresce re il volume del trasportato del 907o (quando le altre compagnie puntano al S0/*)) entro il tempo di durata del piano (2008). Lo step successivo al prestito e al business pian sarà l'aumento di capitale «a condizioni di mercato, con l'intervento di investitori privati» e con il Tesoro che scenderà al di sotto del 5007o del capitale. Ma i conti non si fanno senza l'oste che, in questo caso, è il pool dei circa dieci sindacati di settore. Il più agguerrito appare oggi il Sult, difensore di quei «lavoratori di terra» che si sentono particolarmente esposti al «rischio spezzatino», cioè all'eventualità che molte attività possano essere trasferite a società esteme al gruppo. Il prestito garantito dal Tesoro ad Alitalia, per intanto, è stato contestato dalla British Airways che ha fatto un esposto alla Commissione europea perché indaghi sulla legittimità eh quello che si configura - secondo la compagnia inglese - come un aiuto di Stato. La commissaria ai Trasporti, Loyola de Palacio, ha detto di attendere ancora la notifica da parte dell'Italia del prestito ponte, ma il neoconsigliere della Compagnia Roberto Ulissi ha confermato che tutto il dossier è stato inviato a Bruxelles. L'annuncio del nuovo piano industriale è stato salutato in Borsa con un incremento del titolo deh' 1,1707o. TUTTI ì NUMERi DELLA COMPAGNIA (euro migliaia) Totale immobilizzazioni 3.677.338 3.686.459 3.096.239 2.985,468 Capitale Investito netto 2.704.368 2.676.303 1.843.862 2J54.183 Capitale proprio 1.264.402 1.768.724 846.147 1.469.333 Totaleimiebitamentó(di^nìblli^ ^M39.gM ^ 907378 ^m^^ 757.850 ^^ 4.320406 4,750.05?. 5,M4238 M8M« Valore della produzione 4.384.309 4,844.358 5.330.014 5.455.405 Consumi di materie prime e servizi esterni 3.2Ó9.223 3.514.305 4.072.630 4.2S8.313 Valore aggiunto 1.11S.036 1.330.052 1.257.324 1.167.093 Costo dèi lavoro 1,168306: 1.139.760 1,260.000 1.19a329 Martpnc(*eratìvo lordo ^ SSM mM , 2.676 , 23,236 SLtrr ^ S S:^ SS SS?,-,-. S "55 "™ "S m^^*9fÈ^sfefaj

Persone citate: Cimoli, Cimoli Alitalia, Giancarlo Cimoli, Roberto Ulissi

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Roma