Una gabbiandla sul tetto del mondo di Giorgio Barberis

Una gabbiandla sul tetto del mondo A GATESHEAD LA SALTATRICE RUSSA STABILISCE IL NUOVO PRIMATO MONDIALE NELL'ASTA MENTRE LA RADCLIFF SFIORA IL RECORD DEI DIECIMILA Una gabbiandla sul tetto del mondo La Isinbayeva (4,87) lanciata verso i 5 metri Giorgio Barberis Yelena Isinbayeva, la gabbianella del salto con l'asta, continua la sua scalata a quei 5 metri che, unica al mondo, ha già tentato ufficialmente a Budapest, in marzo, dopo aver portato il record del mondo a 4,86 conquistando al tempo stesso il titolo iridato indoor. Ieri ha aggiunto un centimetro a quel primato (i limiti outdoor e indoor sono unificati) confermando un indiscutibile feeling con la ventosa pedana di Gateshead, dove già lo scorso anno era salita a 4,82, stabilendo il record del mondo. Ventidue anni compiuti il 3 giugno, Yelena è nata e vive a Volgograd dove si allena nel modernissimo centro specializzato nei salti nel quale sono cresciute anche Tatyana Lebedeva (lungo e triplo) e Yelena Slesarenko (alto), che con lei hanno monopolizzato l'oro dei salti femminili ai Mondiali indoor di Budapest. Genitori di origine caucasica, il padre operaio, la Isinbayeva ha iniziato la sua camera sportiva a cinque anni come ginnasta, insieme con la sorella lima di un anno più giovane. A 16 anni il tecnico die la seguiva nei volteggi, Alexander Ivanovic lisovoy, le spiegò che la sua crescita (è alta 1,73 e pesa 64 chili) rendeva problematico proseguire nell'attività ginnica, consigliandola di tentare la via del salto con l'asta dove avrebbe trovato un suo caro amico, Evgeny Vassilievic Trofimov, pronto a insegnarle l'arte di questa specialità in cui la tradizione russa è grande. «Dapprima ero perplessa, mi spiaceva rinunciare alla ginnastica - racconta adesso -. Ma pian piano mi sono innamorata del salto con l'asta ed è maturato in me il desiderio di diventare come Sergey Bubka. U mio allenatore dice che la mia tecnica è simile alla sua, che sono la sua versione femminile ed io gli credo». In effetti anche Vitaly Petrov, che di Bubka fu il mentore così come oggi lo è di Gibilisco, è convinto che là Isinbayeva - al cui attivo ci sono anche due ori juniores, europeo e mondiale - possa arrivare lontano, salire in alto come nessuna altra donna attualmente è in grado di fare. A confor¬ tare questa autorevole opinione, c'è la facilità che anche ieri Yelena ha mostrato nel superare l'asticella: largamente oltre i 4,60, ha sbagliato rincorsa nel primo tentativo a 4,70 rinunciando a staccare per poi rifarsi nella seconda prova con largo margine. Quindi ha valicato 4,80 al primo tentativo (misura contro la quale si è arresa la sua rivale per eccellenza, la connazionale S vetlana Feofano va) ed altrettanto ha fatto al 4,87 del record. A Gateshead l'acuto della Isinbayeva, nonostante i problemi legati al vento mutevole, non è rimasto isolato: Paula Radcliffe, la fondista britannica, ha corso un grande diecimila in solitudine chiudendo in 30'17"15 dopo essere stata per 8 chilometri su ritmi da record, mentre Kenenisa Beisele - al rientro dopo il doppio primato di Hengelo (10000) e Ostrava (5000) - ha vinto con facilità i tremila in 7'41"3I. Christian Olsson ha inanellato la 27" vittoria consecutiva nel salto triplo, domando all'ultimo salto (con 17,43) la potenza del gigantesco brasiliano Gregorio ( 17,23). E sempre nei salti in estensione Tatyana Lebedeva si è imposta nel lungo (6,87) precedendo Marion Jones (6,77): in questa gara amaro 50 posto per Fiona May (6,60 con vento +2,2) che continua ad inseguire senza successo il minimo olimpico richiesto dalla Fidai (6,70), mostrando ad ogni gara i consueti difetti. Quasi quanto lei ha fatto, sem- pre ieri ma in altra sede e cioè a Roma dove si disputava la finale del campionato di società con titoli alle Fiamme Gialle (uomini) e alla Sai (donne), Magdelin Martinez la quale, sulle ali del primo superamento sabato dei 15 metri nel triplo (15,03), è atterrata nel lungo a 6,57 (vento -H2,6). Anche le gare romane, che hanno confermato in generale il momento (Ufficile dell'atletica italiana, sono state infastidite dal soffiare di Eolo che ha favorito (-1-2,9) anche la volata di Marco Torrieri sui 200 (20*52). Le altre note positive, oltre naturalmente ai record ottenuti sabato da Magdelin Martinez (triplo) e da Ester Balassini (martello) sono venute da Alessandro Talotti (2,28 in alto) e da Benedetta CeccareUi (55*80 sui 400 hs), mentre il rientrante Andrea Longo si è limitato a correre per vincere gli 800 (r48''85). Con Fabrizio Mori sempre alle prese con acciacchi, Gibilisco in non perfette condizioni e i Giochi che si avvicinano sempre più, la speranza di un risveglio di quegli atleti che si spera possano quanto meno essere finalisti ad Atene è legata all'appuntamento di venerdì allo stadio Olimpico romano, dove si disputerà il Golden Gala, seconda tappa della Golden League. Ex ginnasta, 22 anni, è considerata l'erede al femminile di Bubka Delude ancora la May solo quinta nel lungo A Roma la Martinez si conferma in forma Magdeline Martinez ha stabilito il nuovo primato del triplo: 15,03 Yelena Isinbayeva ha ritoccato di 1 cm il già suo primato mondiale di salto con l'asta

Luoghi citati: Atene, Budapest, Gateshead, Roma