Honda nei guai? E' colpa di Rossi di Enrico Biondi

Honda nei guai? E' colpa di Rossi MOTO. COSTA CARO AVER RINUNCIATO A VALENTINO Honda nei guai? E' colpa di Rossi Enrico Biondi ' «Sì, in effetti con il passare del tempo le Honda potrebbero ancora peggiorare. Magari con l'anivo di pezzi nuovi, decisi in base a scelte e a strade sbagliate». In questa frase, pronunciata venerdì sera da Valentino Rossi, prima ancora quindi che il pesarese vincesse la sua quartaprova stagionale in Olanda, c'è tutto il Motomondiale versione 2004. Naturalmente alla Honda sono liberi di pensarla diversamente (e faranno di tutto per evitare che «CassandraRossi» l'abbia vinta), ma non c'è dubbio che, ancora una volta, Re Valentino ha visto giusto mentre la miopia dei dirigenti di Tokyo è ormai un fenomeno preoccupante. A parlare non sono sensazioni, nriq numeri. Che dicono come alla Yamaha siano bastati sei gran premi per colmare il gap che li divideva dalla Honda. E che quest'ultima ha compiuto una serie incredibile di errori che adesso sta pagando carissimi. Non solo il signor Nakajima, dirigente Hrc, braccio sportivo della Honda, ha sbagliato a «licenziare» Valentino (fu quest'ultimo ad andarsene a novembre, messo però nelle condizioni di farlo), forse pensando in un rigurgito di onnipotenza nipponica che le molto onorevoli terga di qualsiasi pilota avrebbero potuto sedersi (e vincere) sulle moto da loro costruite. Ma ha continuato a sbaghare scegliendo i sostituti (il brasiliano Barros e lo statunitense Hayden, deludenti sin dal primo giorno di lavoro) mentre du portava punti preziosi alla causa erano lo spagnolo Gibemau e il nostro Max Biaggi, piloti di team «sateUitì», cioè di squadre che pagano profumatamente leasing da milioni di dollari per correre con moto che non saranno mai uguali a quelle «originali». Ed è proprio confidando in questa situazione di confusione Rossi, 25 anni e 5 titoli mondiali totale che Valentino ha sferrato il suo attacco. Pienamente riuscito, al punto che oggi la Honda si ritrova con due piloti «suonati» (Barros e Hayden), uno messo al tappeto da tre ganci al mento al Mugello, a Barcellona e Assen (Gibemau) e un altro con il morale sotto i tacchi (Biaggi) che in prova si becca 3" dal pruno e che siccome non è un «bollito» (opinione condivisa dal mondo intero) probabilmente ha qualcosa nella moto che non va, ad esempio dal punto di vista elettronico, con mappature sbagliate. Di ritomo dalla gara del Brasile, domenica prossima, tutte le scuderìe, com'è tradizione a metà campionato, riceveranno i pezzi evoluzione, cioè le ultime diavolerie uscite dai centri ricerca delle Case con le qu ali affrontare il finale di stagione. Ma se alla Yamaha gongolano, perché le singole «specifiche» sono state autorizzate da Valentino e dal suo staff di tecnici, che sanno quale strada prendere, vi immaginate cosa succederà alla Honda, dove ancora non si è capito bene quale sìa il pilota di riferimento? Ecco perché Valentino ha detto quelle cose: se i pezzi richiesti sono stati deliberati da piloli non collaudatori (i mighori sul mercato oggi sono Rossi e Biaggi), il gigante di Tokyo rischia di fare una figura barbina e di perdere la strada. Un po', se ci si passa il paragone, quello che è successo in Formula 1 alla McLaren nel tentativo fallito di acchiappare le Ferrari. Di certezze, oggi in Honda, ce ne sono pochissùne. Di sicuro, comunque, si sa che a fine anno il signor Nakajima toglierà il disturbo e passerà ad altro incarico. Magari andrà,ad^opcupai^i,di motori elèttrici, di frigoriferi o di lavatrici, chissà. Certo non sarà facile rimediare al danno d'immagine procurato: vuoi vedere che anche questo è tutta colpa di Valentino? Rossi, 25 anni e 5 titoli mondiali

Persone citate: Barros, Biaggi, Max Biaggi, Nakajima, Re Valentino, Rossi, Valentino Rossi

Luoghi citati: Barcellona, Brasile, Olanda, Tokyo