I banchetto al Castello ora è un video

I banchetto al Castello ora è un video ANDAR PER MOSTRE I banchetto al Castello ora è un video Beecroft a Rivoli. A Susa rassegna d'arte sacra e architettura I ANGELO MlSTRANGELO | Nel teatro del Castello di Rivoli, Museo d'Arte Contemporanea, alle 18, anteprima del film «VB52» di Vanessa Beecroft, realizzato durante la sua performance in occasione deUa personale al Castello dello scorso inverno, curata da Marcella Beccaria che sottohnea: «VB52 ha la compostezza iconografica di un'ultima cena del Rinascimento itahano e la foiba de «L'angelo sterminatore», il film di Luis Bunuel che racconta la storia di un banchetto dal quale non ci si può congedare». Una performance con piatti di portata di Davide Scabin del ristorante Combal. Zero, gh abiti della stilista Alberta Ferretti e le acconciature di Franco Curletto, mentre tra le figure delle modelle e quella dell'attrice Irm Hermann si nota un gruppo di signore tra le quah Maria Teresa Marocco, Renata Novarese, Giuba Perrone di San Martino, Giorgiana Persane, Anna Verdun, Serena ed Emanuela Cattaneo Adorno (ingresso libero sino ad esaurimento posti, tel.011 9565222). Al Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa, diretto da Don Gianluca Popolla, verrà inaugurata domani, alle 11, l'tcAla Argenterà»: un edificio appena restaurato con il contributo della Regione, Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Le nuove sale ospitano la mostra itinerante «I segni del 9cento. Architettura e arti per la liturgia in Italia», allestita su progetto dell'architetto Michele Ruffino. Promossa dall'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, la rassegna propone 140 immagini della campagna fotografica di Stefano Saccomani. Attraverso queste tavole - suggerisce Gianmatteo Caputo - è possibile stimolare l'interesse in modo che «l'eredità architettonica e artistica che il Novecento ha lasciato venga più ampiamente conosciuta e divulgata...». In tal senso, è possibile ripercorrere gh aspetti di una ricerca di forme, di strutture, di testimonianze che va dalla Cappella sul Bondone, nel Trentino, di Ettore Sottsass senior, alla Chiesa del Santissimo Redentore a Torino di Leonardo e Nicola Mosso; dal Convento del Carmelo a Bonmoschetto di Sanremo dell'architetto Giò Ponti, allievo di Giovanni Muzio, al Monastero deUe Carmehtane di Quart (Aosta) di Roberto Gabetti e Aimaro Isola, alla Chiesa di Santa Maria Assunta a Riola di Vergato (Bologna) del finlandese Alvar Aalto. E tra i lavori di pittori e scultori, si ricorda la «Deposizione» della Chiesa di Cervinia di Febee Carena, la scultura «Cristo Re» eseguita da Arturo Martini per la Chiesa di Cristo Re a Roma, la «Via Crucis» (mosaico) di Gino Severini coUocata lungo la salita al Santuario di Santa Margherita a Cortona , sino alle opere di Primo Conti, Renato Guttuso, Giacomo Manzù, Francesco Messina, Lucio Fontana, Aligi Sassu, Emilio Greco, Mario Ceroh, Pietro Annigoni, Floriano Bodini e Giuliano Vangi (via Mazzini 1, sino al 30 settembre, orario: 9,30-12/ 15,30-19, tel.0122 622640). La Galleria Paolo Tonin, in via San Tommaso 6, espone i reahstici e sorprendenti dipinti di Claudio Buso intitolati «Yellow Code». Si scoprono grattacieli, bar, taxi, vetrine di negozi e i volti anonimi della gente che percorre le strade di ima grande metropoh (sino al 30 giugno: 10,30-12,30/15,30-19,30). Vanessa Beecroft durante le riprese della sua performance al Castel!o,di Rivoli, Museo d'Arte contemporanea, a cui hanno preso parte modelle e alcune rappresentanti del mondo culturale torinese