Van der Sar firma l'impresa, è festa Olanda di Roberto Beccantini

Van der Sar firma l'impresa, è festa Olanda L'EX PORTIERE JUVENTINO PARA IL PENALTY CHE VALE LA SEMIFINALE DI MERCOLEDÌ CONTRO IL PORTOGALLO Van der Sar firma l'impresa, è festa Olanda Svezia ko alla roulette dei rigori Roberto Beccantini inviato a FARO Lotteria o no, ai punti avrebbe vinto l'Olanda, e dal momento che vince pure ai rigori, giù il cappello e qua la mano, Svezia. Ibrahimovic, quello che con noi l'aveva messa di tacco sopra la testa di Vieri, sparacchia in cielo, Van der Sar (a volte ritoma) strega Mellberg, il capitano, e Robben cattura la semifinale con i portoghesi, mercoledì a Lisbona. Nelle sfide a eliminazione diretta, lo champagne andrebbe stappato subito, non alla fine. Se ancora oggi celebriamo il pathos di Portogallo-Inghilterra, è perché nel giro di tre minuti Owen diede, come si dice, fuoco alle polveri, trascinando la partita fino alla romanzesca coda dei rigori. In assenza di un gol lampo, non resta che portare pazienza e avere fede. Dal ventre di Francia-Grecia è uscito, se non altro, il più clamoroso dei risultati. Dalla pancia di Svezia-Olanda, in compenso, salta fuori ima gara non meno tattica e ancora più barbosa. Come sempre, sono gli orange a servire: e gli scandinavi a rispondere. Manca, e non si può esseme certo lieti, la spinta dei terzini: di Ostlund e Nilsson, per il ronzio continuo di Robben e Van der Meyde; di Reiziger, a maggior ragione, visto che dalle sue parti bazzica Ljungberg, i cui tagli costituiscono lo schema più pungente della ditta Soderberg S- Lagerback. Davids e Linderoth se le danno di santa ragione, Larsson e Ibrahimovic non riescono a scollarsi da Stam e Frank De Boer, il et Advocaat si diverte (la gente, molto meno) a scambiare di fascia Van der Meyde e Robben, al quale spetta l'onore del primo tiro, al 10', brillantemente smorzato da Isaksson. Gli svedesi badano al sodo, gran pressing su Cocu, Davids e Seedorf in maniera da limitare i viveri per Van Nistelrooy, abbandonato al largo di Mellberg e Jakobsson. Punizione di Seedorf, sventola di Cocu: ordinaria amministrazione. L'infortunio di De Boer riporta alla ribalta il titolare deposto, Bouma. La Svezia è una spugna, assorbe e sgocciola. E al 42', lungo l'asse JonsonSvensson, costruisce l'azione più pericolosa: sventa Bouma, di puro sedere. Alla ripresa, l'Olanda cerca le ah e trova subito Robben, fintadribbling-finta-dribbling-cross, ma Van Nistelrooy ci arriva male. Poi Ruud ci prova di tacco, alla Ibrahimovic, e gh va di traverso un'altra volta. La Svezia si rannicchia, agevolata dal fatto che i rivali tendono a portare palla. E non appena Davids la perde, scatta la lama di Ljungberg o parte un lancio verso le torri. Un errore di Stam (strano, proprio lui) offre uno spiraglio albrabimovic: rimedia Van Bronckhorst, un altro che prima di sporgersi dalla finestra si assicura che sotto abbiano sistemato un materasso. Michel coghe Ibrahimovic in manifesta simulazione e, com'è giusto che sia, gli sbandiera il giallo. La staffetta Davids-Heitinga solleva un vespa¬ io di fischi. Advocaat avanza Van Bronckhorst, e non è che il tamburello ne riceva una sferzata memorabile. L'occasionissima capita a Van Nistelrooy, su lancio di Seedorf: Isaksson ribatte e poi è graziato di una spanna. Partita noiosa, ogni tanto tira Svensson (e Van der Sar vola), ogni tanto scatta Robben. Sul fronte svedese, Wilhalmsson avvicenda Jonson, spossato e speronato. Le squadre fanno il loro compitino, attente a non sporcarsi le dita d'inchiostro. H sohto Ljungberg, al 29', coghe l'attimo e poco ci manca che non azzecchi pure l'angolo. Le punte si allargano e lui s'infila: è il «gioco» che ha permesso alla Svezia di farsi un nome. Non trovando varchi, l'Olanda si rifugia in una melina che i rivali addentano al limite deU'area. Ci vorrebbe un guizzo, un errore, qualcuno di speciale o qualcosa di diverso dal velo di polvere che si è posato sulla partita. Cocu, fra i più lucidi,1 avrebbe bisogno di colleghi meno distratti. All'inizio, megho l'Olanda. Alla fine, meglio la Svezia. Non a caso, è un contropiede Ljungberg-Wilhelmsson a stuzzicare i riflessi di Van der Sar. Via Svesson, tocca a Kallstrom. Fuori Van der Meyde, dentro Makaay, testa di Van Nistelrooy a fil di traversa. Supplementari, dunque. Quando si dice il destino. Raffica di Robben, guanti molli di Isaksson, palo o rete? Palo. Come il Pagliuca di Pasadena, nella finale del 1994 fra Brasile e Italia. Lui, se non altro, un bacio al legno lo diede... L'Olanda rischia il tutto per tutto, Isaksson si riscatta su Seedorf, Van Nistelrooy non ha fortuna in acrobazia. La Svezia abbaia sfiora il colpo gobbo con Kallstrom. Ancora Seedorf, su punizione, ancora Isaksson, d'istinto. Poi Cocus svirgola, di testa, un bignè di Robben (gran talento ma un piede solo). Gli ultimi palpiti saccheggiano le coronarie: go di Van Nistelrooy, annullato per fuorigioco (dubbio), traversa di Larsson, palo di Ljungberg. Le mani di Van der Sar su Mellberg, il sinistro di Robben: è la vita, è il calcio. (4-4-2) jm (4-3-3) Dopo I calci di rigore Isaksson 7, Ostlund 6, Mellberg 6, Jakobsson 6, Nilsson 6, Jonson 6 (20' st Wilhelmsson 6), Linderoth 6,5, Svensson 6,5 st Kallstrom Ljungberg 7, Ibrahimovic 5, Larsson 5,5. Ali. Soderberg-lagerback 6 (35' 6), VanderSar7, Reiziger 6, Stam6, F. De Boer sv (35' pt Bouma 6), Van Bronckhorst 5,5, Seedorf 6, Cocu 6,5, Davids 5,5 (16' st Heitinga 6), Van der Meyde 5 (41'st Makaay 6), Van Nistelrooy 5,5, Robben 7. AII.Advocaate Arbitro: Michel (Slovacchia) 7 Rigori: Kallstrom gol, Van Nistelrooy gol, Larsson gol, Heitinga gol, Ibrahimovic fuori, Reiziger gol, Ljungberg gol, Cocu palo, Wilhemsson gol, Makaay gol, Mellberg parato, Robben gol. Ammoniti: F. De Boer, Van der Meyde, Ibrahimovic, Linderoth, Makaay. Spettatori: 29 mila. La banda orange scaccia il fantasma dei tiri dal dischetto dopo una partita intensa ma che non ha offerto grandi emozioni Per lunghi tratti prevale la squadra di Ibrahimovic e Larsson, più ordinata Lampi di Van Nistelrooy, Davids in ombra; Stam solito gigante in area Edwin Van der Sar ha parato il rigore tirato da Mellberg