lar: «No alla "deportazione"» di Roberto Saracco

lar: «No alla "deportazione"» LAVORATORI DI ABBIATEGRASSO IERI A CASALE. IL SEGRETARIO DI RC: SCIOPERO GENERALE PER L'OCCUPAZIONE lar: «No alla "deportazione"» Solidarietà del vescovo alla delegazione Rotomec Silvana Mossane Roberto Saracco CASALE MONFERRATO «Non servirà anullabuttareAbbiategrasso a mare per salvare gli altri stabilimenti: o salviamo tutto il gruppo o rischiamo tutti quanti di affondare» è il grido d'allarme lanciato dai sindacalisti della Confederazione Unitaria di Base dello stabilimento lar-Siltal di Abbiategrasso che, ieri, hanno tenuto un incontro al Salone Tartara: presente una trentina di lavoratori dello stabilimento lombardo e di colleghi di Ticineto. ((La filosofia della "mors tua vita mea" è sólo l'inizio della fine, dobbiamo essere uniti per uscire da questa crisi». La proposta: «L'azienda va commissariata con la legge Prodi oppure ceduta a un altro gruppo, solo così può essere salvata». Il piano di ripresa prevede che da metà luglio alcuni lavoratori di Abbiategrasso si spostino a Ticineto dove in queste settimane è stata installata la linea degli asdugatori. Dovrebbero essere 120 che, con pullman messi a disposizione dalla ditta, si sposteranno dal Comune lombardo a quello monfemno. «Non intendiamo airenderd e, poi, questa "deportazione" è una violenza» dicono. Un incontro con l'azienda è previsto per oggi pomeriggio all'Unione industriale. Per cercare di uscire dalla crisi arriva anche la proposta di Alberto Deambrogio, segretario regionale di Rifondazione Comunista: «Dobbiamo alzare il livello di lotta e trasformare la vertenza di fabbrica in vertenza di comunità. H problema occu¬ pazionale in provincia sta esplodendo e non è escluso che nelle prossime settimane ci siano nuove sorprese. Propongo uno sciopero provinciale generale e chiediamo l'intervento della Provincia come interlocutore». Anche alla Rotomec di S. Gioito la situazione è particolarmente tesa. In attesa del nuovo incontro con l'azienda martedì prossimo all'Unione Industriale, i sindacati di Firn, Fiom e Uilm ribadiscono con forza che «se non viene ritirata la mobilità non si può avviare nessuna trattativa». E aggiungono che, con loro, l'azienda non ha assolutamente parlato della proposta riguardante 25-30 lavoratori per i quali viene indicato l'aggancio al prepensionamento dopo un periodo da uno a tre anni di mobilità, a seconda dei casi. L'amministratore delegato ne aveva parlato, invece, martedì con il prefetto. Intanto, i lavoratori hanno redatto un doemnento in cui annunciano che chiederanno un incontro con i vertici della Bobst (il gruppo svizzero che ha comprato Rotomec) a Losanna per sollecitare una revisione del piano proposto da Bothorel, «che non è neppure un piano - puntualizzano i sindacati -, bensì solo una decisione uni] aterale di tagliare del personale, contrariamente a quanto promesso quattro mesi fa quando si era impegnato a discutere il piano di riorganizzazione con i lavoratori: e come si fa a discuterne con 117 licenziamenti sul tavolo?». i Ieri, una delegazione di sindacalisti e di lavoratori è stata ricevuta dal vescovo Germano Zaccheo. Commenta il capo della Diocesi: «Esprimo solidarietà ai lavoratori. Non ci sono ragioni evidenti per il ridimensionamento di addetti, purtroppo il fenomeno della globalizzazione produce questi colpi, come se contasse solo la tecnologia e non invece l'esperienza: buttarla via così è uno spreco oltre che mancanza di rispetto per le persone». È uno dei temi ripreso anche nel documento diramato ieri dai lavoratori; «L'amministratore delegato scrivono - dichiara che i costì sociali saranno minimi. Ma dovremo co- munque pagarli noi» perché Bothorel «dimentica che qui si parla di persone, di famiglie, di un intero territorio colpito da interessi di un Gruppo, non radicato né cresciuto tenitonalmente che non pagherà i danni». I lavoratori sono convinti che il taglio «metta a repentaglio il futuro dell'azienda», spezzando «interazioni personali e di gruppo che fanno di noi un team di grande potenzialità operativa e di comprovata competenza, in grado di fronteggiare emergenza, urgenza e innovazione». Lavoratori Rotomec in stato di agitazione davanti allo stabilimento deta

Persone citate: Alberto Deambrogio, Bothorel, Germano Zaccheo, Tartara

Luoghi citati: Abbiategrasso, Casale Monferrato, Ticineto