«Leoni» in lutto per ricordare Stephen di Roberto Condio

«Leoni» in lutto per ricordare Stephen PELLEGRINAGGIO DOVE ERA STATO UCCISO IL RAGAZZO DI WOLVERHAMPTON «Leoni» in lutto per ricordare Stephen Prima di andare allo Stadio da Luz i tifosi in piazza del Rossio Roberto Condio inviato a LISBONA «As armas». «Alle anni»: lo urla l'inno portoghese, lo strilla sulla copertina «0 Jogo», uno dei tre quotidiani sportivi lusitani. Ma il grido di battaglia che ha lanciato la grande sfida dei quarti contro l'Inghilterra ieri suonava più che mai esagerato, stridente. Perché tre notti prima, nella Baixa di Lisbona, un'arma era davvero stata usata contro un inglese e lo aveva ucciso. Perché adesso, nella piazza del Rossio, cuore della capitale, a due passi dal luogo del delitto, la commozione e la solidarietà della gente comune e del popolo del calao hanno fatto nascere sopra e attorno a una panchina di marmo una sorta di camera ardente a delo aperto, dove tutti si fermano a pregare per Stephen Smith, il 28eime di Wolveihampton ammazzato con una coltellata da un borseggiatore ucraino, un delinquente comune. Non c'è inglese arrivato a Lisbo- na per veder giocare i Leoni di Eriksson che non passi da qui. Lasciano tutti qualcosa: un ricordo, un pensiero, una lacrima. E' una disgrazia che non c'entra col calcio, che può capitare ogni giorno in ogni grande città, ma che ha toccato profondamente Euro 2004 e la gente che lo segue. «Hai trovato la morte vicino alla tua squadra: al tuo posto potevamo esserci noi», sta scritto sul retro di una cartolina posata sui fiori da Cristina e Mirella, due fiorentine. Stephen è già stato sepolto dov'era nato. Intanto, a Lisbona, attorno a quella che molti pensano davvero essere la sua bara, i suoi fratelli di tifo gh rendono omaggio. Bandiere inglesi e tedesche, cappellini svedesi . e cechi, sciaipe portoghesi e magliette spagnole, candele e lumini, pagine di giornali e biglietti delle partite, persino bicchieri di birra mezzi pieni. C'è di tutto, c'è lEuropa che gira attorno al pallone, unita dal dramma di un ragazzo che amava Beckham e sognava di vederlo alzare la coppa mai vinta. Fra i tanti anonimi, c'è anche il messaggio di cordoglio della Nazionale inglese: «Sarai sempre nei nostri pensieri». Ieri sera la squadra di Eriksson ha fatto di più, doverosamente: il lutto al br&cdo, per ricordare il suo supporter più sfortunato. Poi, prò, non è riuscita a dedicaigli la vittoria, beffata ai rigori da un portiere cameade e dall'ennesimo flop di capitan David Stephen, nel nuovo «Da Luz», sarebbe stata una delle 35 mila gocce della marea bianca che, almeno, ha vinto la sfida del tifo contro i padroni di casa. Già alle 17 le tre balconate dello stadio del Benfica erano state coperte da centinaia di bandiere bianche con la croce rossa di St. George. Per due ore hanno cantato solo gh inglesi. I portoghesi, al massimo, facevano «buuuh». Fino adi inni, due cori di popolo arrivati dritti ai cuori. Non un fischio dei rivali. «As armas, as armas» e poi la partita. Con gh occhi di tutti puntati sul «wonderkid» che sta persino appannando Beckham. Tutti pazzi per Wayne Rooney. Soprattutto Roman Abramovich, pare. E' pronto a cacciare 45 milioni di euro per portarlo dallEverton al Chelsea e dame 125 mila a settimana a lui di stipendio (contro i 20 mila che il capocannoniere delTEuropeo incassa oggi). Vale un tesoro, il non ancora 19eime di Liverpool che Eriksson ha già osato paragonare a Pelé. Non ha paura di nessuno, in campo e fuori. E' rude, semplice e «vero» come la sua simpatica famigliola che ieri se l'è divorato con gh occhi dalla tribuna. Seduti 4 file più su di Victoria Beckham, reginetta dell'apparenza soffocata dai fotografi, stavano papà Wayne senior e mamma Jeannette, i fratelli-cloni Graham, 15 anni, e John, 12, i nonni materni Bill e Patricia e la bionda fidanzata Colleen McLaughlin. Camicette, canotte e jeans non griffati, facce ruspanti di periferia e sorrisoni larghi così. Fino al 22', quando Jorge Andrade ha dato un bel pestone (involontario) sul piede destro del baby-fenomeno con le orecchie a sventola, gh ha fatto saltare una scarpa ma soprattutto lo ha costretto a uscire dal campo 5'dopo. Anche senza il loro cocco, comunque, i Rooneys e gh altri 35 mila inglesi hanno continuato a divertirsi fino aU'83'. Poi, l'incornata di Postiga ha allungato la notte che ha spento le «stelle» (Figo sostituito sullo 0-1, Beckham che sbaglia un altro rigore decisivo) ed esaltato l'umile Ricardo, il portiere che ha segnato il penalty dell'8-7 e che il Portogallo intero, innamorato di Vitor Baia, non voleva in Nazionale. Numerosi fans nella piazza del Rossio dove lunedì è morto Stephen Smith 28enne tifoso inglese accoltellato e ucciso da un borseggiatore ucraino

Luoghi citati: Inghilterra, Lisbona, Liverpool, Portogallo