L'Fmi: meno spese per tagliare le tasse

L'Fmi: meno spese per tagliare le tasse «LA SCOSSA DEL CARO PETROLIO SI E ASSESTATA. LA RIPRESA ORA E' MENO A RISCHIO» L'Fmi: meno spese per tagliare le tasse ROMA Il Fondo monetario intemazionale, nonostante l'apprezzamento del greggio, è più positivo sulle prospettive della crescita mondiale e anche italiana di quanto lo fosse in aprile. Ma l'organizzazione di Washington continua a chiedere all'Italia un miglioramento dei conti pubbhci e avverte che una riduzione delle tasse deve essere finanziata da una riduzione delle spese. Lo afferma alla «Reuters» il vicedirettore del Dipartimento ricerca del Fmi David Robinson, che ha partecipato al consueto appuntamento del Seminario Intemazionale di Villa Mondragone organizzato dall'Università di Tor Vergata. «In generale - dice Robinson - le prospettive dell'economia mondiale si sono un po' rafforzate nonostante lo shock dell'aumento del prezzo del greggio, e si può dire che i rischi di una revisione al ribasso della stima sulla crescita italiana sono probabilmente minori di allora». L'esponente del Fmi si dice scettico rispetto all'annunciato taglio delle tasse: «posso ribadire replica. che l'Italia ha bisogno di sostituire le misure una tantum che vengono meno, e che lasceranno un buco nei conti». Raccomanda cautela anche il professor Luigi Paganetto, preside di Economia a Tor Vergata: «se si voghono ridurre le tasse afferma - è necessario ridurre contestualmente le spese. In ogni caso la ripresa economica è già partita, cercare di agganciarla con un provvedimento come la riduzione dell'Irpef, che ha tempi di realizzazione decisamente lenti, è problematico. Sarebbe più utile scommettere su più strumenti: misure per il Mez¬ zogiorno, per sostenere la ricerca e il fonnazione del capitale umano». Quanto allo stato di salute dei conti pubbhci. Paganetto raccomanda il massimo impegno dell'Italia per rispettare il tetto europeo di deficit del S0/*): «sarebbe pericoloso chiedere una maggiore flessibilità del parametro del deficit, che avrebbe come contraltare un irrigidimento sul versante del debito, che in Italia è particolarmente alto. E sarebbe sbagliato "forzare" sul deficit in assenza di un accordo in sede europea». [r.gi.]

Persone citate: David Robinson, Luigi Paganetto, Paganetto, Robinson

Luoghi citati: Italia, Mondragone, Roma, Washington