Nuova legge sugli espropri dì pubblica utilità

Nuova legge sugli espropri dì pubblica utilità APPROVATA NELLA SERATA DI IERI DAL CONSIGLIO REGIONALE CON LA SOLA ASTENZI0NE DELLA CASA DELLE LIBERTA Nuova legge sugli espropri dì pubblica utilità I pagamento delle indennità dovrà precedere l'inizio dei lavori Gianpaolo Charrère AOSTA Da ieri la Valle d'Aosta ha una nuova legge sugli espropri per lavori di pubblica utilità. Il Consiglio regionale ha approvato il provvedimento poco dopo le 20, con 30 voti a favore e l'astensione della Casa delle Libertà. La legge contiene- alcuni concetti innovativi. Il più importante è che il pagamento delle indennità dovrà essere effettuato prima dell'esecuzione dei lavori, a meno che non esistano motivi di particolare urgenza. Questo obbligherà le amministrazioni e i progettisti a definire in modo preciso le aree da espropriare già in sede di progettazione. Un'altra novità è di tipo operativo. Sino a oggi le pratiche di esproprio sono state curate soltanto dalla Regione, mentre il nuovo testo, che modifica una normativa approva¬ ta nel 1998, prevede che dovranno essere Comuni e Comunità montane a portare avanti l'iter relativo ai loro interventi. La Regione avrà ima funzione di supporto e di consulenza. «Un attento confronto fra le parti interessate - ha detto il relatore Giuseppe Isabellon - ha permesso di condividere nella stesura del testo finale le osservazioni e le proposte del Consorzio degli Enti Locali e degli Ordini professionali». La legge istituisce l'Osservatorio regionale dei valori immobiliari, che gestirà una banca dati da utilizzare per definire, in modo omogeneo in tutta la Valle, le indennità. Il vincolo espropriativo è stato abbassato da dieci a ■ cinque anni. Sarà incoraggiato l'accordo con i proprietari dei terreni, privilegiando il verbale di accordo, che consentirà l'immediata occupazione delle aree. A chi si metterà d'accordo con l'ente pubblico sarà riconosciuta un'indennità aggiuntiva. Il gruppo della Stella Alpina ha ritirato degli emendamenti che chiedevano di praticare, ha detto il capogruppo Marco Viérin, «un prezzo il più vicino possibile al valore di mercato, anche per le zone edificabili». La Stella Alpina chiedeva di riconoscere ai proprietari un'indennità delTSO per cento del valore venale, contro il 50 per cento previsto dalla legge. «Dobbiamo avere un approccio responsabile - ha detto l'assessore alle Finanze, Aurelio Marguerettaz - dopo l'approvazione è possibile aprire un confronto con la Stella Alpina». «La nostra non è un'operazione demagogica - ha detto Viérin - ritiriamo gli emendamenti, ma torneremo su questo argomento, che riteniamo molto importante».

Persone citate: Aurelio Marguerettaz, Della Casa, Gianpaolo Charrère, Giuseppe Isabellon

Luoghi citati: Aosta, Valle D'aosta