Al Qaeda avverte Allawi: il prossimo sarai tu di Maurizio Molinari
Al Qaeda avverte Allawi: il prossimo sarai tu MINACCE DI MORTE AL LEADER DI BAGHDAD Al Qaeda avverte Allawi: il prossimo sarai tu I premier dell'Iraq chiede alla Nato «assistenza tecnica» alle forze armate Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK Al Oaeda minaccia di morte U neopremier iracheno, che chiede aiuti militari aUa Nato, mentre gli americani lanciano U secondo bhtz in pochi giorni nel tentativo di eliminare Al Zar- ' qawi. A una settimana dal passaggio dei potéri a Baghdad diventa esphcita la sfida delle cellule dì Al Oaeda a lyad AUawi, guida del nuovo esecutivo iracheno. «Anche se non te ne sei accorto sei scampato per poco numerose volte a imboscate bene organizzate - recita un messaggio audio attribuito al capo terrorista Abu Musaq 'al-Zarqawì e diffuso via Internet - ma ti assicuriamo che continueremo fino in fondo per assicurarti lo stesso destino subito da Ezzedìne Salim», l'ex capo del discìolto Consigho iracheno assassinato da un kamikaze a Baghdad U 17 maggio. Zarqawì afferma di voler continuare a combattere fino aU'«imposizione deUa legge islamica in Iraq» e definisce AUawi U «Karzai iracheno», paragonandolo con disprezzo al presidente afghano del dopo-taleban. TI premier riceve la solidarietà deUa Casa Bianca e respinge le minacce: «Batteremo U terrorismo, le minàcce di morte fanno parte deUa mia vita e del mio impegno pef,,rifiMp. Pur braccato dagli americani che lo considerano U leader di Al Qaeda in Iraq e U più pericolose terrorista a piede libero, neUa cassetta, lunga sedici minuti, Al Zarqawì beffeggia lUs Army e la tagha di 10 mihoni di doUari posta sul suo capo: «Posso assicurare che mi muovo in lungo a largo in Iraq come fossi un turista, con me ho la mia fami- glia e i miei fratelli combattenti». Nel tentativo di mettere suUa 'difensiva Al'Qàteda, ostacolando t^ìianì dì possibih attentati, i comandi americani continuano 'a cqlpire^da| (cieloredifici e abitazioni cbè ritengono possibili rifugi del giordano Al Zarqawì e dei suoi seguaci. Martedì sera, per la seconda volta in una settimana, alcuni missili hanno raggiunto un edificio di FaUuja la città del Nord roccaforte deUa guerriglia - uccidendo almeno venti persone. «Sono tutti combattenti stranieri appartenenti aUe ceUule di Al Zarqawì», ha dichiarato U portavoce deUa coahzione, Mark Kimmit, aggiungendo c^ie l'attacco è stato guidato da «informazioni di intelligence dì provato valore». Sabato le vìttime di un simile bhtz sempre a FaUuja erano state 18 e, secondo fonti ospedahere locali. i morti erano stati quasi tutti dei civili. Lo scopo dei bhtz è obbligare Al Zarqawi a fuggire e difendersi, f acendogh terra bruciata intomo. «Porremo fine aUe operazioni contro di lui «piando lo avremo ucciso q catturato», ' assicura da Washington un portavoce del Pentagono. In questa cornice di scontro aperto fra Al Oaeda e Stati Uniti, il nuovo govemo iracheno ha recapitato aU'AUeanza Atlantica ima richiesta di aiuto militare per far fronte aUe impeUenti esigenze di sicurezza. La lettera inviata a BruxeUes al Segretario generale Jaap de Hoop Scheffer e firmata da AUawi non chiede contributi di truppe ma «assistenza tecnica» aUe forze irachene, daU'addestramento deUe reclute aUa fornitura di mezzi militari. Il passo di AUawi guarda aU'imminente summit deUa Nato che si svolgerà a Istanbul la prossima settimana, e tiene conto deh'opposizione francese e tedesca a inviare truppe. Proprio il capo dell'Eliseo, Jacques Chirac, durante U summit del G-8 si era detto pronto a considerare l'ipotesi di «assistenza tecnica» all'Iraq se il nuovo govemo ne avesse fatto richiesta. Le violenze sul terreno non sembrano fermarsi. NeUa sola giornata di ieri sono stati uccisi cinque iracheni - tre donne, un bambini ed un soldato - mentre due potenti esplosioni sono avvenute nei pressi deUa città di Mossul, a Nord di Baghdad. In coincidenza con il passaggio dei poteri dairamministrazione militare - che sarà disciolta - e U govemo iracheno è in arrivo a Baghdad U nuovo ambasciatore americano, John Negroponte, già stretto coUaboratore di Henry Kissinger e finora titolare deUa missione aU'Onu, con alle spaUe incarichi in Vietnam del Sud e in America Centrale durante gli anni della Guerra Fredda; «Sono pronto alla mìa missione - ha detto Negroponte neUa cerimonia di investitura a Wàshington - per of&iré sostegno àU'Iràq aiutandolo à ripristinare la sua completa sovranità». AUa guida dì queUa che sarà la più grande ambasciata Usa al mondo, Negroponte è chiamato a occuparsi di ricostruzione e sicurezza, e avrà al suo fianco come portavoce Robert Callaban, per molti anni in servizio aU'ambasciata Usa in Via Veneto. L'inafferrabile Al Zarqawi «E' inutile bombardare Falluja, mi sposto,nel Paese come un turista» Dimostrazione ieri a Falluja contro i raid aerei americani mirati al covo di Al Zarqawì
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