Definito ìl piano commerciale di Alessandro Ballesio

Definito ìl piano commerciale CASTELLAMONTE SARA' ADOTTATO DURANTE LA PROSSIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE Definito ìl piano commerciale I rilancio passa attraverso il centro storico Alessandro Ballesio L'obiettivo è entrare in concorrenza con le città che hanno fatto del commercio ìl loro biglietto da visita: Rivarolo e Cuorgnè. Un sogno che da sempre accompagna amministratori e operatori di Castellamonte, ma che oggi può avere uno stimolo in più per concretizzarsi. Come? Con ìl nuovo piano commerciale, il documento atteso da anni che finalmente è pronto per essere adottato dal consiglio comunale. Dallo studio realizzato dall' architetto Lorenzo Vergnano per conto dell'amministrazione emerge un progetto: quello di trasformare il centro storico in un vero e proprio «polo commerciale». Con un mercato più vicino ai negozi e nuovi spazi destinati alla creazione di «medie attività». Quelle che, secondo un'indagine compiuta dallo stesso professionista, sono l'elemento mancante che frenano lo sviluppo commerciale della città. Una rete che metta in relazione lutti coloro che lavorano per potenziare l'afflusso di visitatori. E' la stessa ambizione accarezzata dagli amministratori dì Rivarolo, mentre a Chivasso l'idea ha già preso piede. A Castellamonte le linee guida sono due. La prima: favorire lo sviluppo e l'ampliamento dei negozi situati nel cuore del capoluogo. Con l'adozione del piano commerciale (che verrà portato all'approvazione nel pròssimo consigho comunale) sì potrà sbloccare quel piano dì riqualificazione urbana che pennetterebbe al Comune di partecipare ai bandi regionali per l'assegnazione di fondi destinati al miglioramento dei negozi. Come è avvenuto di recente a Cuorgnè, in questo modo gli esercenti potranno accedere a finanziamenti per coprire fino al 50 per cento delle spese necessarie al restyling della propria bottega. Ma questo è solo l'inizio. Perché con ìl piano commerciale, ìl Comune vuole favorire anche l'insediamento di «medie attività», strutture con una superficie fino a 1500 metri quadrati, capaci dì ospitare grandi magazzini, conces- sionarie o comunque esercizi che non troverebbero spazio nei negozi con una dimensione limitata. Le aree individuate sono tre: una deve ancora essere occupata (si trova sulla provinciale per Rivarolo, in frazione Sant'Antonio), le altre due, invece, si trovano a ridosso del mercato e sono quelle dell'ex stabilimento Saccer e del centro «Castellamonte 2000». E' proprio qui che sì parlerà di «polo commerciale». Perché se davvero gli imprenditori saranno interessati a investire in grandi negozi a due passi dal mercato, si verrà a creare un tutt'uno con il resto del centro: «La nostra idea è quella di prolungare ìl percorso delle bancarelle fino a via Tenente Morello in modo da creare un'unica rete commerciale con il Bennet e le botteghe tradizionali», spiega il sindaco Eugenio Bozzello. Rimane un nodo da sciogliere: quello della viabilità pedona¬ le. «Così com'è concepita non è assolutamente adeguata afferma il consigliere dì opposizione Danilo Sassoè Pognetto - per attirare visitatori e pensare di aprire nuove attività bisogna dare la possibilità alla gente di passeggiare liberamente senza il pericolo delle auto». La centrale via Educ sarà il cuore del polo commerciale di Castellamonte

Persone citate: Danilo Sassoè Pognetto, Eugenio Bozzello, Lorenzo Vergnano

Luoghi citati: Castellamonte, Chivasso, Cuorgnè, Rivarolo