Ex Sia: un operaio vale 41.500 euro

Ex Sia: un operaio vale 41.500 euro GRUGLIASCO CONDANNATI I DUE IMPUTATI AMERICANI TITOLARI DELLA FABBRICA Ex Sia: un operaio vale 41.500 euro E' quanto sarà risarcito ai congiunti delle vittime dell'amianto La vita dì un ex operaio della Sia dì Gruglìasco, una delle tante «fabbriche della morte» dell'area torinese, non vale più dì 41.500 euro, 80 mihoni delle vecchie lire. L'ha stabilito il Tribunale dì Torino, che ieri ha chiuso la terza tranche del processo intentato dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello agli ex dirigenti americani dell'azienda produttrice dì manufatti in amianto. Davanti al Gup Ferrare i due imputati rimasti (uno è deceduto e il quarto, ormai novantenne, è stato dichiarato incapace di stare in giudìzio) hanno patteggiato la condanna per omicidio colposo e risarcito .41.500 euro ai congiunti di ognuna delle 22 vittime individuate dalla Procura. Victor Persbacker, dì 87 anni, ha concordato una pena dì un anno e due mesi dì reclusione con la condizionale; mentre Stephen Conway, di 77 anni, ha patteggiato un anno e otto mesi. entrambi sono stati chiamati in causa in veste dì responsabili negli anni Settanta, quando la Sìa (ex Società ìtalo-russa per l'amianto) passò per qualche tempo nelle mani della multinazionale americana Abex International. Complessivamente la società statunitense ha risarcito quasi un milione di euro, che vanno ad aggiungersi a quelli già sborsati perì 15 morti del primo e del secondo processo (celebrati nel 2000 e nel 2002). «Purtroppo non si può certo parlare dì un risarcimento adeguato - è il commento del pm Guariniello, che ha sostenutola pubblica accusa insieme con la collega Sara Panelli - ma è quanto gli ex dirigenti della Sia avevano accantonato in uno speciale fondo costituito anni fa, all'inizio delle nostre indagini». Il problema è che ora il fondo per gli indennizzi sì è prosciugato ma già si profila un procedimento Siarquater, perché gli ex dipendenti (in maggioranza donne) continuano a morire per mesotelioma pleurico e peritonea¬ le, patologie strettamente legate all'esposizione all'amianto. Una recente indagine epidemiologica disposta dalia Procura ha infatti accertato che su un totale dì 2500 lavoratori che nell'arco degli ultimi 35-40 a""' sì sono alternati all'interno dello stabilimento di Gruglìasco, quelli deceduti sono oltre 1000, vale a dire circa il 45 per cento degli occupati. Un'ecatombe superiore persino a quella provocata dall'Ipca dì Ciriè, finora considerata la principale «fabbrica della morte» della provincia di Torino. Alla Sia - che ha chiuso ì battenti agli inizi degli anni '80 si lavorava il terribile amianto blu, il più cancerogeno, senza far usare ai dipendenti neppure una mascherina. Persino ì capireparto erano sprovvisti dì mezzi dì protezione: «Se voi le indossate gli operai si spaventeranno spiegavano loro i superiori - e penseranno che questo sia un lavoro pericoloso». [g. bai,]

Persone citate: Guariniello, Raffaele Guariniello, Sara Panelli, Stephen Conway, Victor Persbacker

Luoghi citati: Ciriè, Grugliasco, Torino