Scandalo delle esumazioni, l'assessore se ne va

Scandalo delle esumazioni, l'assessore se ne va DURISSIMA POLEMICA IN CONSIGLIO COMUNALE, ORA LA PAROLA PASSA ALLA COMMISSIONE D'INDAGINE Scandalo delle esumazioni, l'assessore se ne va Beppe Lodi, responsabile dei cimiteri, rimette la delega a Chiamparino Emanuela Minucci Sono le cinque e mezzo dqlla sera, anzi del giorno più lungo del sindaco Chiamparino (oltre che dell'anno), quando il primo cittadino, tirato in volto, annuncia alla Sala Rossa: «L'assessore Lodi mi ha chiesto di assumere la delega ai Cimiteri (gli resta quella ai Servizi anagrafici, ndr). Una decisione di cui lo ringrazio perchè mi darà modo di ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini in una circostanza tanto spiacevole e dolorosa». E' il passaggio più importante di un Consiglio comunale incandescente, scandito da insulti e un irriducibile muro contro muro fra maggioranza e opposizione. A capitanare le due fazioni, i due nemici della prima ora : il sindaco Chiamparino e l'antisindaco Ro¬ berto Rosso, capogruppo di Forza Italia che attorno alle 19,30, con tutti i suoi, abbandonerà l'aula proprio sulle contro-deduzioni del primo cittadino. Alle 17,15 il sindaco prende la parola. Al suo fianco, abito blu, cravatta rossa e faccia grigia, l'assessore Lodi che non dirà una sola parola, anche quando An lo accuserà di essere una sfinge e «di non esistere più». Chiamparino ammette gli errori: «Abbiamo deciso di stoppare le esumazioni perché ci siamo accorti che si era rotto un clima. Tutto ciò nasce da errori che sono tutt'altro che irrimediabili. Adesso lavoriamo per capire dove si è sbaghato». Chiamparino riconosce le responsabilità delTamministrazione nel consentire che le esumazioni, su richiesta della ditta appaltatrice, passassero da 45 a 108 al giorno, rendendo così impossibile una decorosa sistemazione delle salme. «Il nostro vulnus - ha detto Chiamparino - è stato non essere stati capaci di controllare l'acce-, lerazione delle esumazioni. Quando però ci siamo accorti del problema abbiamo varato un pian9 che ha sospeso il processo e rinviato la procedura a tempi e modi da definire. Questo dimostra che l'amministrazione sa riconoscere le istanze che arrivano dalla città». Prende la parola Rosso e attacca duramente il sindaco paragonandolo al ministro Ramsfeld "che si chiama sempre fuori da tutto": «Ha chiesto poteri speciah per le Olimpiadi e non sa nemmeno gestire l'ordinaria amministrazione». Poi invita i suoi ad alzarsi per un minuto di silenzio, per solidarietà alle famiglie coinvolte nello scandalo. Il presidente del Consiglio Marino li riprende, «i minuti di silenzio vanno decisi dalla conferenza dei capigruppo», la tensione in aula sale. Parla Ghiglia, An, che ha già provveduto a denunciare alla Procura il sindaco e il direttore generale Vaciago: «Siete incivili, mistificatori, bugiardi e piagnoni. E poi lei signor sindaco, da quando governa si è già scusato otto volte con la città, impari ad amministrarla che è meglio». Affondo finale: «Ve ne dovete andare e non fare come Lodi che si dimette a metà, ma mantiene la poltrona e la macchina». Frasi pesanti, come pesanti saranno quelle del capogruppo di Rifondazione Marilde Provera che accusa il sindaco di aver ignorato un problema sollevato dalla «Stampa» nel maggio 2003 e da ima sua interpellanza pochi giorni dopo. In àula compare anche l'europarlamentare della Lega Mario Borghezio: «Il caso vergognoso delle esumazioni del cimitero schiaccia il sindaco sotto una pesante responsabilità. morale prima che politica e Ip rende non più degno di rappresentare Torino». Anche la Lega, come An e Forza Italia offrirà l'appoggio alle famiglie per rivalersi legalmente sull'amministrazione. Tocca alla maggioranza, n capogruppo dei Verdi Giovanni Nigro recita un passo dei Sepolcri di Foscolo, non cerca di minimizzare le colpe dell'amministrazione e rilancia al proposta di affidare al Polo (che guida la Commissione di Controllo di Gestione) l'indagine sui cimiteri. Proposta condivisa dal responsabile dei ds Beppe Boigogno: «Dobbiamo lavorare rapidamente per accertare le responsabilità». E aggiunge, riferendosi alle bandiere di An e Forza Italia: «Quanto più si tengono separate le cose e megho è». Per la Margherita parlano Man- gone e il capogruppo Borgione che ammonisce l'opposizione: «Dovevate anche voi vegliare su quanto stava accadendo» e qui,il Polo insorge. Parlano Airola (Lega), Crosetto (ds). Gallo (Comunisti italiani) poi la parola toma al sindaco. «Non ho ancora capito se il Polo vuole o meno presiedere la commissione d'indagine», dice e a questo punto Ghigha interviene dicendo «che è inutile, perché adesso deve soltanto agire la Procura». Chiamparino prende l'occasione proprio per correggere Ghigha: «Non mi sono scusato mai prima d'ora con la città. Per quanto poi riguarda le teste che devono essere tagliate riteniamo sia prioritario prima accertare le responsabilità». Nuovo match tra sindaco e Rosso, Forza Italia abbandona l'aula, e la seduta viene sospesa. Forza Italia, An e Lega vanno all'attacco, «Volete poteri ! straordinari e non sapete nemmeno amministrare» La replica: dopo gli errori abbiamo rimediato

Luoghi citati: An, Lodi, Torino