Larcipelago pacifista perde Tom Benetollo di Francesca Paci

Larcipelago pacifista perde Tom Benetollo SI ERA SENTITO MALE DURANTE UN DIBATTITO SUL DOPO VOTO INSIEME A GINO STRADA Larcipelago pacifista perde Tom Benetollo E' morto a Roma il presidente dell'Arci. Violante: una vita dedicata alle cause giuste Francesca Paci ROMA «Tom ci ha lasciati». Laconico, il sito Internet dell'Arci annuncia la scomparsa del presidente nazionale Tom Benetollo, l'amico dei curdi e dei refusenik israeliani, i militari che rifiutano di prestare servizio nei tenitori palestinesi occupati, il cantore del movimento no global, l'attivista. L'uomo, il padre premuroso e resta appannaggio privatissimo del piccolo Gabriele, il bimbo avuto tre anni fa dalla moglie Eva. Luciano Violante, capogruppo dei deputati Ds, lo ricorda eoa: «Tom Benetollo aveva scelto di dedicare la sua vita alle cause giuste del mondo difficile in cui viviamo». Tom aveva 53 anni e «la corazza tosta di un militante veneto», lo descrive commosso Giovanni Russo Spena, parlamentare di Rifondazione comunista e amico sin dai tempi delle marce contro la base missilistica americana a Comiso, alla fine degli Anni 70. E' morto all'alba di ieri al Policlinico Umberto I di Roma per un aneurisma all'aorta. Si era sentito male sabato pomerìggio, durante un dibattito sul dopo voto organizzato insieme a Gino Strada, il fondatore di Emergency. La fine pubblica di una vita in assemblea. Una sorte analoga a quella toccata al leader comunista Enrico Berlinguer, che Benetollo aveva ricordato l'il giugno scorso («un uomo di grande integrità morale, un giusto»), a vent'anni dal comizio di Padova interrotto per un malore fulminante proprio come il suo. L'attivista e l'uomo. Combattente fiero sul fronte del volontariato o i diritti degli omosessuah a Cuba eppure docile alle debolezze della paternità. Giovanni Russo Spena, cui ieri è toccato sostituire il compagno al teatro Colosseo in una serata organizzata originariamente per commemorare Dino Frìsullo, il militante pacifista e segretario dell'associazione Senzaconfine morto un anno fa, ripensa agli ultimi anni di Benetollo. «Un viaggio dopo l'altro, senza tregua, dalla Turchia a Gerusalemme all'Avana - ricorda Russo Spena -. Poi, all'improvviso, questo figlio, ima rìnasata. Tom aveva scoperto una dimensione nuova, faceva la spesa, il casalingo, il baby sitter. Non che rinunciasse all'impegno, sempre in piazza ove servisse, solo che c'era qualcosa di più nella sua vita». Il movimento altermondista, «Una generazione, non una gang», come Benetollo scrìveva sul'Uhitd. Il Comitato Verità e giustizia per Genova, messo su dopo le giornate violente del G8 2001. La campagna contro la guerra in Iraq, coronata un mese fa con la mozione presentata dal centrosinistra per il ritiro delle truppe italiane, «una vittoria del pacifismo». Lapolitica, ma a dnquant'anni anche la dimensione privata. Il presidente dell'Arci era stato chiamato alla guida dell'associazione da un milione e duecentomila soci nel 1997, dopo una lunga carriera interna punteggiata di succes- si tipo la fondazione della Banca Popolare Etica e il Forum permanente del terzo settore, l'area del volontariato. Per spiegare il fervore a chi chiedeva di tante e tante ore spese per le battaglie a favore dei dimenticati Tom Benetollo citava una popolare canzone di Giorgio Gaber, «Libertà»: «Libertà non è star sopra un albero, libertà è partecipazione». All'addio partecipa unita la sini- stia, riformisti e radicali, senza distinziom. I Ds Piero Fassino, D'Alema, Angius, Mussi, il sindaco di Roma Walter Veltroni che rimpiange «la presenza costante nella società ch'ile». Rifondazione, i Comunisti Italiani, i Verdi, concordi nel definire Benetollo «il padre del pacifismo contemporaneo», un prosecutore in era no global del messaggio non violento di Aldo Capitini. La CgU, l'Arcigày, gli amici della comunità curda di Roma. Si ritroveranno tutti oggi alle 14 nella camera ardente allestita nella sede dell'Arci, m via Monti di Pietralata 16, dove domani alle 11 seguirà il funerale. Una riunione di due famiglie. La grande e a volte atomizzante comunità delle bandiere issate contro le ingiustizie del mondo. Quella ristretta, Eva e il piccolo Gabriele, la casa dove anche gli ideah riposano. Attivista in difesa dei diritti e «padre» dei Movimenti L'amico Russo Spena: «Un viaggio dopo l'altro, senza tregua, dalla Turchia a Gerusalemme all'Avana» Un'immagine d'archivio del presidente dell'Arci Tom Benetollo