IL vizio e un vezzo da persone colte
IL vizio e un vezzo da persone colte PAROLE IN CORSO IL vizio e un vezzo da persone colte Gian Luigi Beccaria NON so se avete mai pensato che bestia e biscia sono la stessa parola. Tutte e due derivano dal latino bestia, con la differenza che biscia (la bestia per eccellenza) ne è la continuazione popolare. Non tutti sanno che pieve, nel senso di «parrocchia» e plebe hanno la stessa madre, il latino plebe(m) «popolo»; pieve è la continuazione popolare della voce latina, e prende il significato di parrocchia di campagna, mentre plebe è prestito dal latino avvenuto ai tempi di Dante. Vezzo è un'altra parola passata senza soluzione di continuità dal latino vitium all'italiano, mentre vizio nasce più tardi, è un recupero della stessa parola fatto da persone colte, un latinismo insomma. L'italiano è fatto a strati: accanto al dotto area c'è il popolare aia, accanto ad augusto c'è agosto, e abbiamo aureo-oro, auricolare-orecchio, cerebrale-cervello, clausurachiusura, magistralemaestro, spatola-spalla, speculare-specchio, gladiolo (diminutivo di gladius «spada», a causa della forma delle foglie) accanto a giaggiolo, che continua il latino parlato. L'italiano, come del resto le altre lingue derivate dal latino, possiede una serie cospicua di parole anticheggianti recuperate ad un certo punto della sua storia accanto ad una serie parallela di altre parole corrispondenti più popolari che dal latino derivano per tradizione ininterrotta. Così è successo altrove, per esempio in Francia. La ripresa in Francia dell'insegnamento del latino ha portato ad un certo punto, accanto alla parola eau (dal lat. aqua), all'adozione di latinismi come aquatique, aqueux; accanto ad oeil è nato oculaire, dal latino oculus, accanto afrère il latinismo/ratemeZ. I due esiti diversi hanno talvolta condotto (come in italiano) a doppioni che non sono affatto sinonimi: dal latino caaencia «caduta» è derivato sia il più specifico significato di «caduta dei dadi», cioè la chance, la «fortuna», e sia il latinismo cadence, nel senso musicale. beccaria@cisi. unito, it Un latinismo, come plebe e pieve, bestia e biscia, tutti esempi di un italiano fatto a strati, che mescola il dotto e il popolare Un latinismo, come plebe e pieve, bestia e biscia, tutti esempi di un italiano fatto a strati, che mescola il dotto e il popolare
Persone citate: Gian Luigi Beccaria
Luoghi citati: Francia
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