Mille bolle colorate nel soffitto di Buren di Guido Curto

Mille bolle colorate nel soffitto di Buren 3AR1GI Mille bolle colorate nel soffitto di Buren Guido Curto L Palais de Tokyo, in solo due anni d'attività, è diventato lo spazio espositivo per l'arte contemporanea più all'avanguardia e di moda a Parigi. Quell'algido edificio di stile razionalista e un po' fascista, del 1937, dopo la riapertura al pubblico nel 2002 è stato lasciato volutamente disadorno al suo interno, cosi com'era dopo un lungo periodo d'abbandono, e la «decorazione» degli ambienti è affidata di volta in volta a noti artisti contemporanei scelti dai due giovani e agguerriti condirettori, Nicolas Bourriaud e Jerome Sans. In questa effervescente temperie cultural-mondana, dove ogni serata inaugurale è accompagnata da concerti di musica rock gratuiti e affollatissimi, ben s'inserisce l'intervento realizzato da Daniel Buren. U celebre artista francese (è nato nel '38 a Boulogne-Billancourt) ha ricoperto tutto l'ingresso del Palais con un controsoffitto in plexiglas traslucido, colorato con tanti grandi cerchi gialli, blu, rossi, verdi e retroiUuminato con tubi al neon. Così, ora, quell'atrio sordo e grigio è raUegrato da questa avvolgente installazione Site Specific, realizzata grazie all'intervento di uno sponsor italiano, la Illy Caffè. E c'è anche un'altra mostra che parla un po' italiano in questo stesso periodo al Palais de Tokyo. È quella dedicata a Peinado, prodotta in collaborazione con la Galleria Continua di San Gimignano. Bruno Peinado è un artista trentenne di Montpellier che lavora riciclando e rivisitando immagini, oggetti e simboli emblematici della nostra società dei consumi. Lui copia i marchi di prodotti molto noti, girandoli però al contrario, oppure mixa e campione come un DJ slogan pubblicitari di successo. In quattro sale vastissime, ha collocato ima ventina d'installazioni divertenti e giocose: una Fiat 500 rossa, un castello di carte giganti, una parete di ventilatori, un collier di diamanti alto sei metri. Il suo immaginario rimanda alla cultura dei fumetti, dei mass media, dei video, e rientra a pieno titolo nella tendenza NeoModernista, che è nel contempo decorativa e iperconcettuale. Dietro ad ogni lavoro si nasconde un détoumement graffiante nei confronti della Società dello Spettacolo preconizzata alla metà del '900 dal filosofo situazionista Guy Debord. Accanto a Peinado, anche Buren, considerato dalla critica un post-minimalista, col suo controsoffitto simile a ima pista da discoteca, ci sembra davvero il padre di tutti i neomodemisti. Un'immagine dell'installazione di Buren ai Palais deTokyo Daniel Buren «Quatte foìsmoins ou quatrefols plus?» Peinado Perpetuum mobile Parigi, Palais de Tokyo Fino al 22 agósto

Luoghi citati: Parigi, San Gimignano, Tokyo