Codice, nel segno della scienza a scommessa di Bo
Codice, nel segno della scienza a scommessa di Bo PROSSIMAMENTE Codice, nel segno della scienza a scommessa di Bo UNA nascita e un ritorno (all'editoria «militante»). Entrambi significativi. La nascita (che risale alla fine del 2003, ma che ora sta assumendo un volto preciso) è quella di Codice edizioni. E la nuova sigla è per l'appunto il frutto del ritomo di Vittono Bo, che per essere stato a lungo direttore generale dell'Einaudi, non necessita certo di presentazioni. E poi si dice che il mondo editoriale italiano è una palude: che vogliamo di più, quando grandi professionisti e intellettuah decidono di scendere in campo e rischiare, forti non di apparati quanto di idee? Quando scelgono non la «grande industria del libro» (per la quale merita tuttavia spezzare una lan¬ cia: forse colpevole specie in questa stagione di manovre elettorali, certo sempre più alla caccia del «libro da vendere» tuttavia non insensibile, questo tormentone è ormai frusto tormentone, al libro «difficile» e, talvolta, anche a acerbi esordienti) ma l'artigianato di alto livello, ovvero la libertà? Questi gli «ingredienti» che Bo con Maria Perosmo ha posto alla base della sua sfida, operando una scelta iniziale di campo molto precisa, quella della saggistica scientifica (l'esordio è avvenuto con La struttura della teoria dell'evólvzio-, ne di Stephen Jay Gould), convinto Bo che la diffusione della scienza in Italia «risenta ancora di non sufficienti strumenti espressivi e di un numero limitato di testimoni per . coprire gli innumerevoli bisogni di conoscenza e curiosità di lettori alla ricerca di informazioni, analisi e confronti puntuali» (convinzione da cui è nato l'autunno scorso a Genova il primo grande «Festival della scienza»). Cosi all'inizio del 2004 è uscito Isaac Newton dell' americano James Gleick, uno dei massimi divulgatori scientifici d'oggi, ma anche Celibi di Rosalind Kraus s, figura di micco nella critica d'arte Usa e L'evoluzione della cultura di Luigi Luca Cavalli Sforza, genetista a Stanford, due testi che rivelano l'immediata apertura d'orizzonte della editrice su due .altri fronti, complementari quanto autonomi: quello del visivo «in una dimensione dove la contemporaneità gioca con infiniti linguaggi la sua partita interpretativa, dai video al¬ le performances, all'arte plastica» e quello delle scienze sodali e della critica «nellintenzione di stabilire un rapporto fecondo tra i luoghi del continuo cambiamento della nostra antropologia culturale e sociale e le diverse forme di rappresentazione che questi possono rappresentare, i nuovi bisogni sociali, le problematiche dei diritti umani, ecc». Mentre informa di aver acquistato la collana della americana Norton, «The Great Discoveries Series», libri di scienza raccontati da scrittori e non da scienziati, scelta in linea con la sua «filosofia», la Codice annuncia per la ripresa autunnale più di un titolo affascinante: da II futuro della Terra del biologo e entomologo ad Harvard, Edmund Wilson a La nascita della mente di Gary Marcus, psicologo della N.Y. University; da La vita sulla Terra, 60 studiosi nei due volumi di una sorta di enciclopedia a cura del paleontologo e biologo Niles Eldredge sulla linea di Gould (ed.italiana di Telmo Pievani) e Le sette meraviglie del Cosmo dell'astronomo e astrofisico indiano Jayant Vishnu Narlikar. Altri progetti stanno maturando in questa casa editrice die «vuole pubblicare libri essenziali e per questo il più possibile duraturi». Al grande Giulio, piacerebbe. Vittorio Bo, dall Poi, vedi alla voce... Sesso. Raccontato da «una scatenata banda di giovani scrittrici italiane (14, ndr). Un punto di vista spudorato e liberissimo su dò che è davvero fondamentale nella vita. La propria e quella degli uomini». Non pensate però che in Ragazze che dovresti conoscere, un Einaudi Stile Lìbero Big in imminente uscita, l'eros tutto al femminile as somigli minimamente a quello di Carne Samantha e Co, le protagoniste di «Sex and the City». Nato forse sull'onda di una moda, questo collage di racconti che hanno il piglio sicuro di una Vinci o StancaneUi o Santangelo o Bonvidni, ma anche Ambrosecchio o Ciabatti o Alessandra C e con alcune funzionali prove «prime», vorrebbe dirci, «quasi un manifesto», che «non se ne può più di lamentarsi del maschio e di se stesse e che, invece di martirizzarsi, con il sesso in fondo si può anche giocare». Ahi, gli inganni delle quarte di copertina: se questo libro lascerà un pur piccolo segno è perchè il gioco qui è terribile, spesso mortale. Sta assumendo una precisa fisionomia la casa editrice dell'ex einaudiano: in arrivo «La vita sulla Terra», enciclopedia a cura di 60 studiosi, e «Le sette meraviglie del Cosmo» di Mirella Appiotti Vittorio Bo, dall'Einaudi alle nuove edizioni Codice
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