Indy, le Ferrari partono a razzo di Stefano Mancini
Indy, le Ferrari partono a razzo NEL REGNO DELL'AUTOMOBILISMO AMERICANO SONO COMINCIATE LE PROVE M Indy, le Ferrari partono a razzo Barrichello si scatena: è lui l'anti-Schumi Stefano Mancini inviato a INDIANAPOLIS Un giro, un giro soltanto e Michael Schumacher è già più veloce rispetto alla pole position del 2003. Poi si scatena Rubens Barrichello. La prima giornata in pista a Indianapolis comincia secondo il copione inaugurato in marzo a Melbourne e recitato con poche variazioni dalla Malesia al Canada, passando per il Bahrein e quattro tappe europee. Nell'Indianapolis Motor Speedway, luogo simbolo dell'automobilismo, le Ferrari dettano subito il ritmo. Alla fine della prima sessione Rubens BarricheÙo ottiene il - miglior tempo in l'I r354, nella seconda scende a ri0"365. Si accoda chipuò: Davidson, Montoya, Schumacher (protagonista di tre uscite di pista e testacoda) staccati di sei decimi, quindi Button a 8 decimi. Gli altri sono a oltre un secondo. Si rivede in pista Pantano, che ha saldato il conto con Eddie Jordan, a fianco di Timo Glock, che a Montreal Iha sostituito e ha ottenuto due punti. Barrichello commenta soddisfatto: «Io sto bene e la vettura anche. Chi vince? Io ci provo sempre». E Schumi rilancia: «Ho la sensazione che siamo più forti di quanto ci aspettassimo». Il pubblico americano ama la Ferrari, die negli Usa ha il proprio principale mercato, e Juan Pablo Montoya, che nel 1999 è stato campione in Formula Cart e nel 2000 ha trionfato proprio nella mitica 500 Miglia di Indy. Ieri 20 mila persone hanno assi- stito alle prove libere. L'interesse per la Formula 1 è lontano dal fanatismo, ma si trovano bighetti a IO dollari, ci sono gli immigranti europei, si tratta comunque di un grande evento intemazionale, e tanto basta ogni anno ad affollare gli spalti. Nel 2000 gli spettatori toccarono la cifra record di 220 mila. Era il ritomo della Formula 1 negli Stati Uniti dal '91, quando si corde a Phoenix. La FI era già stata a Indy tra il 1950 e il 1960: allora la 500 Miglia assegnava punti per il campionato, però i piloti europei non varcavano foceano per parteciparvi (Alberto Ascari si iscrisse nel '52 senza troppa fortuna). Il circuito ha quasi cento anni: fu costruito nel 1909 e ospitò la prima 500 Miglia nel 1911, vinta da Ray Harroun alla media di 120,6 km/h. In origine aveva una pavimentazione m pietre e catrame molto sconnessa. Una serie di incidenti mortali indusse ■gli organizzatori a sostituirla con un fondo di «brìks», mattoni, che valse all'impianto la definizione di brìckyard. Al crescere delle prestazioni anche i mattoni divennero pericolosi e all'inizio degli Anni Cinquanta lasciarono il posto all'asfalto. Rimase una sola striscia in «bricks» sul rettilineo principale. Nel 2002, lanciato verso l'ennesima vittoria stagionale, Michael Schumacher la scambiò per la linea del traguardo e alzò il piede dall'acceleratore una frazione di secondo troppo presto. L'arrivo in parata delle due rosse vide il successo di Barrichello per una manciata di millesimi. I due ferraristi sono tranquilli. Rubinho si sente l'antiSchumacher e come ogni anno comincia a entrare in fonna a metà stagione (il Gp degli Usa è il nono dei 18 appuntamenti del Mondiale 2004). Schumi è reduce da tre giorni di vacanza dopo la gara in Canada e appare rilassato e determinato come e più di sempre. Gli States lo caricano. Qui ha vinto nel 2000 e nel 2003. Soltanto Hakkinen nel 2001 è riuscito a interrompere il dominio del Cavallino. «Ho fatto un bel giro in Harley Davidson», ha raccontato il campione tedesco. «Non vedo l'ora di correre. La pista non è delle più impegnative, ma ci ho sempre trovato un'atmosfera speciale». Il tracciato è diverso dalle formule americane: l'ovale viene percorso per metà e in senso inverso. Il resto è un circuitino ricavato all'interno, fatto di curve strette e brevi accelerate che esalterebbero un go kart. «Sin dall'inizio del campionato - aggiunge Schumi - è andato tutto molto bene. L'anno scorso le cose erano state sempre un po' più' difficili. Ora vanno come piace a me». MBil UNITID SIaTeSGMND TOX impianapous La Ferrari F2004 di Schumi sul rettilineo d'arrivo di Indianapolis
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