Attenti, gli alieni ci guardano

Attenti, gli alieni ci guardano Su Italia 1 «Taken» serie prodotta da Spielberg in ricordo degli «Incontri ravvicinati del terzo tipo» Attenti, gli alieni ci guardano INCONTRI ravvicinati del terzo tipo», anno 1977, grande film di Steven Spielberg che ne curò anche soggetto e sceneggiatura, protagonisti Richard Dreyfiiss e Melinda Dillon. Per dire una frase ormai abituale, la fantascienza al cine non fu più la stessa dopo quella pellicola; la possibilità che nell'universo ci fossero altri esseri viventi oltre a quelli da noi ben conosciuti qui sulla terra non era più soltanto orrorifica. L'alieno poteva essere buono, e c'erano possibilità di comunicare con lui grazie ad altri linguaggi, magari musicali. La particolare sequenza delle cinque note deir«aggancio)) diventò famosa, almeno per un po', ma adesso chissà quanti le saprebbero ancora mettere in fila, quelle cinque note; Spielberg comunque è vivo e lotta insieme a noi, continua a girare film e a produrne. Anche telefilm, come la serie «Taken» (presi, catturati), in onda il mercoledì su Italia 1, sceneggiatore Lesbo Bohem. Ci sono stati gli «X Files» a far ripiombare lo spettatore nell'inquietudine aliena, e pure questo nuovo lavoro non scherza. Non è che tutti gli alieni siano proprio così amichevoh. Inoltre, come nel film capostipite, i protagonisti sono «gente comune», nessun eroe. Dice lo stesso Spielbei-g: «"Taken" è la storia di un gruppo di persone comuni viste attraverso la loro evoluzione nel tempo, tutte messe di fronte allo specchio dell'insolito : penso che il pubblico si- possa identificare al cento per cento, perché le reazioni dei protagonisti sono quelle di gente nonnaie, non di eroi a tutti i costi». Il vecchio Spielberg: un occhio all'ideologia, e un altro ben fisso al gradimento, ai numeri. Perché identificazione significa ascolti, e ascolto significa denaro e sponsor che acquistano gli spazi pubblicitari. L'identificazione (e il suo contraltare, l'orripilante opposizione, la percezione dellWtro da sé»), è una delle spinte più forti della «fiction» di tutti i tempi, dalla tragedia greca ai giorni nostri. Tutto comincia con alcuni bagliori sul cielo di Francia nel 1945, per arrivare in epoca contemporanea. I destini di tre famiglie si incrociano, fondamentale rincontro con gli extraterrestri. Ci sono rapimenti, innamoramenti, perfidie. Cattivissimo è a esempio Owen Crawford (Joel Gretsch), un vero cospiratore del male, che lavora dall'interno dell'esercito. Perché c'è l'esercito americano, naturalmente, che come sempre si adopera moltissimo per nascondere le prove che gli extraterrestri esistono, i dischi volanti sono atterrati, e gli esseri che vi abitavano si sono mescolati tra la folla umana, e non solo, assumendone le sembianze. Non usano la tecnica dello «sparafieshare» chi ha visto troppo, gliela dovrebbero proprio passare, quelli di «MIE».

Persone citate: Joel Gretsch, Melinda Dillon, Owen Crawford, Spielberg, Steven Spielberg

Luoghi citati: Francia, Italia