Un «Ballo» rosso fuoco durante la Grande Guerra di Armando Caruso

Un «Ballo» rosso fuoco durante la Grande Guerra MARTEDÌ L'OPERA DI VERDI, ULTIMO APPUNTAMENTO DEL REGIO Un «Ballo» rosso fuoco durante la Grande Guerra Il regista Lorenzo Mariani: «Privilegio il còtéthrilIeD) Nel cast La Scola e Sylvie Valayre, sul podio Carlo Rizzi Armando Caruso TORINO «Un ballo in maschera» d Vedi, condude marted 22 la stagione 2003-2004 del Regio. Il «Ballo» è un thriller, un noir, un dramma politico e d'amore che crea squilibri fra scherzi e follie. Il regista Lorenzo Mariad è più che soddisfatto: ((Le prove scedche e d'assieme sono andate benissimo. "Un Ballo in maschera' è opera in ed si manifesta l'amore più estatico. Completamente dversa da Rigoletto, che rappresenta la vendetta, da Traviata in cui generosità e sacrificio sonoisentimenti dominanti, dd Trovatore che rappresenta il bdo, la notte. Il "ballo in maschera" segna l'evolimone artìstica d Verdi». Lorenzo Mariad ha avvertito atmosfere oscure e quella suspence tipica dei film d Hitchcock. Voce impostata, musicista in grado d scoprire i segreti delle partiture operistiche, è figlio d'arte. Il padre, cantante lirico e maestro d canto, negli Stati Udii ebbe modo d studiare con il famoso Alessandro Bona, rivde d Enrico Caruso, quella straordinaria «risata» che nella cabdetta d Riccardo «È scherzo od è follia», accompagnata dd Coro, è uno degli elementi centrali dell'opera. Racconta Mariad: «Toscanid voUeriprendere concussi Bjorlmgl'esperimento, ma venendogli a mancare il celebre tenore svedese (che cantava benissimo in italiano), rifiutò d eseguire l'opera quando gli verme proposto d ingaggiare Jan Peerce». Al Regio la «risata» argentina fra scherzo e follia sarà quella di Vincenzo La Scola, voce italiana, solare, medterranea, che sta dando prova della sua piena maturità artìstica. Osserva Mariad: «Sono fortunato d avere d mio debutto nell'opera, un cast eccellente in ed Sylvie Valayre (Amelia), Ambrogio Maestri (Renato), Elisabetta Fiorillo (Ulrica), Donata D'annnndo Lombard (Oscar) e La Scola, sono cantanti-attori perfettamente consapevoli dei loro personaggi». Perché «Un ballo in maschera» noir, Mariad? «È lo spìrito con cui lo scenografo Maurizio Baiò, il costumista Maurizio Millenotti ed io abbiamo affirontato l'opera. Vi abbiamo colto l'eleganza innata del bianco e nero, con sfumature die rappresentano i sentimenti: c'è l'amore sincero svelato soltanto in punto d morte, c'è la tragedia, c'è il tarlo della gelosia, il dubbio del tradimento, c'è amicizia ma anche il dolore per l'essere traditi. Ci sono ombre e lud che sono l'essenza stessa dei personaggi, ma soprattutto rimane quella voglia d sincerità che alla fine, pur nel dramma, prevde. n cinema non è necessariamente la chiave d lettura d un dramma lirico. Ciò che conta è capire che cosa intendesse dire Vedi, un artista-contadino che in poche parole sintetizzava i sentimenti più forti Massimo Mila accostò il "Ballo' d "Tristano' d Wagner in una contrapposizione tra il baie e il mde che è l'essenza stessa del dramma. Ammiro molto il direttore d'orchestra Carlo Rizd che coglie in piena sincerità e assoluta fermezza il dramma verdiano. Straordinario il coro, che anche scenicamente si muove con autorevolezza, eoa come l'orchestra, inpienaforma». La grande scena del ballo, che si conclude con l'uccisione d Riccardo, il pentimento d Renato, il dolore d Ameia per la morte dell'amato, si apre su un salone marmoreo a quadrati blandii e neri, quasi si giocasse una partita a scacchi con la morte. Giganteschi specchi riflettenti alle pareti, un enorme sbilenco lampadario. L'azione è ambientata anziché alla Corte d Gustavo III, in un nobile palazzo dopo la prima guerra mondide, Splendid i costumi d Millenotti, realizzati dalla sartoria dd Regio. Prevalgono il rosso accesso, il violetto, le divise bianche degli ufficiali, in netto contrasto con il nero funereo, che lascia il posto a lampi d luce. Le scene, monumentali, sono un'opera d dia ingegneria teatrale ed a guardarle da dietro le quinte sono imponenti. Una importante coprodudone Teatro Regio e Maggio Musicale Fiorentino. Vincenzo La Scola e Sylvie Valayre in una scena del «Ballo in maschera» marted) al Regio

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