Rimpasto di governo ecco il piano di An di Amedeo La Mattina

Rimpasto di governo ecco il piano di An MANOVRE DENTRO LA COALIZIONE E NEI SINGOLI PARTITI Rimpasto di governo ecco il piano di An Nel disegno della destra entrerebbero nell'esecutivo La Russa e Urso Berlusconi commissiona un sondaggio per valutare i ministri Amedeo La Mattina ROMA Rimpasto neU'esecutivo, rimpasto dentro AUeanza nazionde, riequilibrio nell'Udo. Il dopo-Europee avrà dcuramente un effetto domino anche nei partiti che stanno chiedendo con forza una nuova squadra di governo. Soprattutto nel partito di Gianfranco Fini che ha già predisposto nomi, casebe, spostamenti interni. In questi ultimi giorni, lontano dei riflettori, il vicepremier ha incontrato maggiorenti di An e leader debe correnti. I quab, a loro volta, hanno avuto numerosi faccia a faccia per definire una gestione collegiale e stabilire i relativi ruob. Ne è venuto fuori uno scenario possibile che prevede prima di tutto un movimento tutto intemo a Destra protagonista: Maurizio Gasparri andrebbe a guidare il gruppo a Montedtorio d posto di Gianfranco Anedda, assumendo così un molo pobtico cui aspirava da tempo; Ignazio La Russa verrebbe promosso d governo come ministro delle Comunicazioni. A questo punto la carica di coordinatore nazionde di An - ed è questa la vera novità - andrebbe alla Destra socide usata molto rafforzata ddle Europpe. A via della Scrofa, d timone esecutivo delpartito, entrerebbe Gianni Alemanno che lascerebbe il ministero dell'Agricoltura a Pasquale Viespob, attualmente sottosegretario d Welfare, anche lui di Destra socide. Adolfo Urso, che con Altero Matteob rappresenta la componente Nuova AUeanza, da viceministro debe Attività produttive sarebbe invece inpolepodtion come ministro per il Commerdo con l'estero che rinascerebbe d ^^Wtomao^llverebbe il modo per accontentare tutte le correnti e dare d partito uno slando forte verso l'estero in vista debe pobticbe del 2006. E Fini? Sembra che il presidente di An non abbia interesse per gb Esteri e per la Difesa, ma tiene ferma la barra sulle deleghe economiche, con la gmda del dipartimento a Pdazzo Chigi, depotenziando Giube Tremonti. Se questo scenario tra governo e partito non d dovesse realizzare e La Russa dovesse rimanere coor¬ dinatore del partito, abora sarebbe stato previsto un vice unico suflo schema di Forza Italia Bondi-Cicchitto. In questo caso potrebbe essere uno degb attuab vicecoordinatori: Carmelo Brigugbo di Destra socide o Itdo Bocchino di Destra protagonista. Uno dei due, quebo che non andrebbe a via della Scrofa, diventerebbe vicecapogruppo vicario alla Camera. Movimenti in vista anche dentro l'Udo in cui in forte ascesa vengono dati Mario Baccini e Raffaele Lombardo, segretari del Lazio e della Sicilia che hanno portato il partito d massimo stonco dei consensi. Entrambi sono molto legati a Marco Follini che rimmeerebbe ad entrare nel governo (ma per lui sarà difficile questa volta resistere abe avance di Berlusconi) per sponsorizzare proprio Baccini e avere nel!' esecutivo un «fedelissimo». Cosa che invece non conddera né Rocco Buttigbone né Carlo Giovanaidi le cui performance abe Europee non hanno brillato. E gli uomini di Follini vogliono tenerlo in conto per ridimendonarb al momento di decidere la nuova squadra di governo. Cod il sottosegretario agb Esteri Baccini punterebbe ad imo dei ministeri guidati da tecnici o in alternativa alla carica di capogruppo alla Camera d posto di Luca Volente legato a Buttigbone. Poi c'è la partita dd ministri tecnici. Se pam con loro della sòrte che b attende, tutti rispondono di essere tranquilli e di avere avuto rassicurazioni dallo stesso presidente del Consigbo. Ma a parte la Moratti che viene considerata da Berlusconi «intoccabile», tutti loro sanno di essere in bilico Sirchia (Sanità), Lunardi (Infrastrutture), Stanca (Innovazione). Eppure a sudare freddo in questi giorni non sono solo loro. Berlusconi infatti ha commissionato un sondaggio sulla popolarità di tutti i suoi ministri. E non è esduso che la decidone di sostituire questo o quebo d baserà anche su questa rilevazione di popolarità. Insomma, il premier vuole capire come viene condderato l'operato dei singoli ministri per rilanciare il suo esecutivo. Un sondaggio del genere il pre¬ mier lo aveva commsdonato due med fa all'Eurispes e venne fuori che il più gradito era proprio un ministro tecnico, cioè Sirchia, seguito nel gradimento da Fini e da Urbani. Poi via via in ordine decrescente Pisanu, Frattini, Castelli e Maroni. Fanalini di coda Moratti, Tre monti. L'ultimo in graduatoria' Berlusconi. Forse era già una spia rossa che antidpava il voto debe Europee che ha visto penalizzato proprio Forza Itaba, il partito del premier che d è speso in prima persona nella campagna elettorale. Adesso, prima dei babottaggi che segneranno l'ora debe decisioni, sul tavolo di Berlusconi arriverà un nuovo sondaggio sui più bravi e popolari. E saranno dolori. Maurizio Gasparri andrebbe a guidare il gruppo a Montecitorio al posto di Anedda, e l'attuale coordinatore diventerebbe ministro delle Comunicazioni Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con il vicepremier Gianfranco Fini

Luoghi citati: Lazio, Roma, Sicilia