Dambruoso: «Al Qaeda ora è una galassia» di Massimo Numa

Dambruoso: «Al Qaeda ora è una galassia» IL GIUDICE CHE INDAGA SULTERRORISMO ISLAMICO IN ITALIA Dambruoso: «Al Qaeda ora è una galassia» Massimo Numa TORINO Ilpm di Milano Stefano Dambruoso ó il giornalista del «Coniere» Guido Olimpia, hanno scritto un libro, «Milano Baghdad», edizioni Mondadori. Sottotitolo: «Diario di un magistrato in prima linea nella lotta al tenorismo islamico». Ieri, Dambnioso e Olimpio lo hanno presentato a Torino, nella sede delTUmcri. E' stata un'occasione, anche partendo dalle pagine del libro, per affrontare un tema controverso, il pericolo costituito dal terrorismo di matrice islamica in Italia. C'è un incipit: già nel luglio 2001, a Genova per il G8, era stata presa in considerazione dall'Intelligence americana la possibilità di attacchi aerei kamikaze. E adesso il generale Usa Myers precisa che «L'Italia era un obiettivo primario di Al Qaeda, ancor prima delle Twin ToWers». !Nel corso delle varie inchieste, erano mai emersi indìzi collegati in modo preciso a quésto i, scenario che anticipaval'11 settembre? ' «Credo che l'Intelligence abbia svolto, allora, un'intensa attività in questa direzione, forse c'era qualcosa di più di una semplice ipotesi». Lei s'è soffermato sul potenziale pericolo di attentati in Italia, da pai-tedi estremisti islamici. «Quanto è avvenuto a Madrid nel marzo scorso costituisce un elemento nuovo, per certi versi imprevedibile. Gli attentatori, a parte un piccolo gruppo di elementi, erano persone non riconducibili in modo diretto ad Al Qaeda, ma soggetti anonimi, in apparenza innocui. Poi però sono stati in grado di uccidere 200 persone...». A proposito dei collegamenti con Madrid. E' stata la Digos di - Torino a individuare, attraverso i numeri di un cellulare, ((Mohamed l'egiziano», uno dei presunti organizzatori degh attentati in Spagna. E pure i collegamenti con trafficanti di droga marocchini che operano in Piemonte. E' nata un'alleanza tra racket e teircristi? «In senso generale, tenendo conto dell'attuale situazione in Afghanistan, si potrebbe dire di à. Per quanto riguarda la situazione in Europa, si tratta di imo scambio. tutt'altro che sofisticato, tra terroristi che cercavano esplosivo e la malavita che lo aveva. E' senz'altro un elemento di novità, che va valutato con attenzione». Nel libro siparla della fine di Al Qaedama della nascita del «Qaedismo». «Bisognerebbe ripercorrere con attenzione la storia più recente del terrorismo islamico, dai primi anni '90 diventato un fenomeno transnazionale. Gestito in prima persona, da un certo momento in poi, dallo stesso Bin Laden. L'atto terminale furono le Torri Gemelle; costituirono a un tempo stesso il momento culminante e l'inizio della decadenza. Perché oggi Al Qaeda e i suoi vertici sono stati m pratica inertizzati dalla reazione occidentale e dei Paesi arabi moderati. Così, molti gruppi localizzati nelle nazioni satelliti si sono impadroniti del vèrbo jihadista e, con mezzi spesso elementari, hanno dato vita a ima nuova stagione di attentati, sempre più vicini all'Europa. Infine in Spagna. La guerra in Iraq e gli altri focolai di tensione in Medio Oriente sono la benzina di questi gruppi, che hanno imparato ad utilizzare bene i media, soprattutto Internet». Dambruoso, come potrebbe definire, oggi, la situazione in Italia? Le cellule fondamentaliste islamiche, come vengono spesso impropriamente chiamate, sono in espansione o no? «E' un fenomeno complesso, certamente non più organico, come era stato evidenziato nelle prime inchieste degh anni '90, ma ora frammentato in una galassia "qaedista". E perdo più sfuggente e pericoloso. Per gli inquirenti, si tratta soprattutto di selezionare, dalla massa enome delle informazioni, quelle significative. None facile». t

Persone citate: Bin Laden, Dambruoso, Guido Olimpia, Italia Dambruoso, Myers, Olimpio, Stefano Dambruoso