Il contributo dei savonesi a «SuperMarta»

Il contributo dei savonesi a «SuperMarta» Il contributo dei savonesi a «SuperMarta» Esito e curiosità nei confronti per le Europee. L'exploit di Roberta Gasco Ivo Pastorino SAVONA Ne ha ben donde la neo parlamentare europea Marta Vincenzi, già presidente della Provincia di Genova, ad essere soddisfatta del contributo che l'elettorato savonese ha fornito Llla sua elezione al seggio di Strasburgo. Lo zoccolo duro della sinistra che appartiene storicamente alla città della Torretta e alla sua provincia le hanno difatti garantito una straordinaria spinta in avanti: qualcosa come 12.518 preferenze, per una percentuale del I6per cento. Niente male, considerato che il suo rivale diretto era niente di meno che il Cavaliere in persona. E Berlusconi in provincia di Savona, sia pure stentatamente, ha mantenuto il primato in fatto di preferenze: 12.969, con una percentuale del 16,5 per cento. Insomma, una manciata di voti in più rispetto a SuperMarta, come la chiamano ormai quelli di Uniti per l'UlivOi Tutti gli altri candidati alle Europee seguono questi due big con distacchi abissali. A parte l'ex ministro Pier Luigi Bersahi, collega della Vincenzi, che per quanto riguarda le preferenze dell'elettorato savonese si è piazzato al secondo posto tra i candidati di «Uniti nell'ulivo» con 8.664 voti. Per trovare num eri a quattro cifre nelle preferenze degli altri candidati alle Europee occorre riferirsi ancora a «Uniti nell'ulivo» e Forza Italia e poi, ad Alleanza Nazionale, Lega Nord e Rifondazione comunista. Tra i leader nazionali, dopo Berlusconi, a fare un certo pieno di voti è stato Gian Franco Fini che ha totalizzo 4508 voti, con una percentuale che sfiora il 6 per cento. Altri due esponenti di Forza Nazionale hanno superato quota mille preferenze: si tratta dell'assessore regionale Giacomo Gatti (1167 voti) che in questi ultimi tempi ha avuto modo di finire sotto i riflettori specie in Val Bormida per l'impegno verso la difficile situazione in cui versa lo stabilimento Ferrania. L'altro è il portavoce dì An, La Russa che sia pure per poche decine di voti è finito alle spalle di Gatti. Nella lista di aspiranti al seggio di Strasburgo, detto dello strapotere di Berlusconi, più in alto di tutti tra gli «azzurri» è finito Mauro Mario Walter (1547 voti) nonostante la presenza dell'astronauta Franco Malerba (1490 voti). A quota 1414 Gabriele Albertini, il sindaco di Milano. In «Uniti nell'uhvo«, dopo Marta Vincenzi e Bersani, ecco il giornalista televisivo Michele Santoro ai quali i savonesi hanno destinato ben 4441 voti. Poi, a quota 2257 ecco Massimiliano Costa. Per il resto si viaggia su cifre di poche centinaia di preferenze. Gianni Rivera, l'ex capitano del Milan, si è dovuto accontentare ad esempio di 612 voti dei savonesi. Nella lista della Lega Nord come prevedibile l'ha fatta decisamente da padrone Umberto Bossi che ha superato di poco quota 1500 preferenze. Nettamente staccati tutti gli altri esponenti più noti del partito del Carroccio, da Borghezio (357 voti) a Speroni (258). Ed eccoci a Rifondazione comunista. In provincia di Savona gli estimatori di Bertinotti e compagni sono parecchi e per le Europee il segretario del partito ha ottenuto 1401 voti. Molto più staccato Agnoletto, fermatosi a 533 preferenze. Tra i candidati nelle altre liste spicca la netta supremazia di Di Pietro (680 voti) sul compagno di cordata Achille Occhetto (234 voti), quest'ultimo supera- to anche dal giornalista Giulietto Chiesa (255 voti). Non tutti i leader, comunque, hanno avuto la meglio. Nell'Udo, ad esempio, 1 assessore regionale Vittorio Adolfo ha avuto la meglio, sia pure di poco, sul segretario del partito Marco Pollini: 943 preferenze a 912. Ma è assolutamente da sottolineare quanto è accaduto nell'Udeur dove un'esordiente nell'agone politico, chiamata quasi ali ultimo momento a far parte della lista, ha conquistato la bellezza di 1102 preferenze (quinta nella sua lista), sgominando alla grande un veterano del calibro ai Lorenzo Acquarone. L'impresa è riuscita a Roberta Gasco di Loano (dove ha ottenuto 289 voti)) che ha dimo- strato di aver messo a frutto l'esperienza e gli insegnamenti di papà Aldo, già segretario pohtico provinciale dell'ex de. Spiega raggiante Roberta Gasco: «Sonodawero soddisfatta, anche perchè ho fatto una campagna elettorale divertente, senza spendere una lira, girando nei locali con venti amiche». Anche se i movimenti degli ambientalisti in provincia di Savona sono profondamente radicati e attivi, il risultato dei Verdi alle Europee non è stato forse del tutto pari alle aspettative. Pecoraro Scanio ha ottenuto 242 preferenze, seguito da Cristina Morelli con 221. Del resto non è andata meglio ai Pensionati, che pure in una provincia come quella di Savona possono contare su una popolazione particolarmente anziana. Ebbene il loro candidato che ha ottenuto il maggior numero di preferenze è Manlio Muriello che non è andato oltre quota 83. Nei Comunisti Italiani, ovviamente, si è piazzato al primo posto Armando Cossutta, che non è andato però oltre le 191 preferenze seguito da Marco Rizzo (157) e dall'assessore comunale savonese Piero Casaccia(I36). Vittorio Sgarbi, che pure a Savona e in Riviera è spesso presente in occasione di manifestazioni culturali, non è riuscito ad andare oltre le 121 preferenze mentre qualcuno si è ricordato che il Pietro Paolo Mennea in lista era il grande velocista a lungo recordman mondiale dei 200 piani: 10 voti. Anche nel Savonese per i radicali non si può certo dire che i risultati delle Europee siano stati eccellenti. Emma Bonino, tuttavia, ha ottenuto 1140 voti, molti di più di Marco Pannella che si è fermato alla modesta quota di 239 voti. E l'accoppiata Segni-Scognamiglio? Per Ù primo hanno votato in appena 64 e per l'ex presidente del senato soltanto una trentina. Nemmeno un voto per ciascuno dei 69 comuni della provincia. Per i Socialisti uniti, che alla Europee hanno schierato personaggi e nomi importanti del loro passato, scarse le adesioni: 85 voti a Bobd Craxi, 27 a Claudio Signorile. All'estrema destra le Europee non hanno certo portato risultati da considerare soddisfacenti al massimo. Solo brìciole per i seguaci di Rauti, qualcosina in più per la Fiamma Tricolore, un pò meglio la debuttante Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini che in provincia di Savona ha rastrellato 411 preferenze lasciando a quota 47 Roberto Fiore. Marta Vincenzi Giacomo Gatti Vittorio Sgarbi Franco Malerba Roberta Gasco, la candidata loanese dell'Udeur alle Europee, ha ottenuto uno straordinario successo personale