Promossi & bocciati agli scrutini dell'Election day di Piero Dadone

Promossi & bocciati agli scrutini dell'Election day LA NUOVA GEOGRAFIA DEL POTERE LOCALE FRA VOGLIA DI RINNOVAMENTO E CONTINUITÀ Promossi & bocciati agli scrutini dell'Election day Piero Dadone L'AMMINISTRAZIONE provinciale ha cambiato segno politico e un generale avvicendamento va registrato anche nella geografia dei 197 comuni, su 250, che sono andati al voto. In quest'ultimo caso non si tratta tanto di un cambiamento di schieramenti politici, in quanto prevaleva la presenza di liste civiche, quanto di un rinnovamento radicale delle persone, favorito anche dalla legge che vieta il terzo mandato per i sindaci. E, come già due anni fa, in molti casi il neocandidato sindaco che aveva in lista il suo predecessore come aspirante consighere ha perso, quasi che gh elettori temessero una sindacatura «per procura» e sotto tutela. E' successo così, ad esempie, a Chiusa Pesie, Cervasca, Castelletto Stura, Magliano Alpi, Piezzo, mentre é andata diversamente a Marsaglia, Roccavione, Vigneto e Tarantasca. In quest'ultimo Comune il dueUe fra due donne ha visto prevalere Bruna Giordano, sorella di Angelo, che a suo tempo non era riuscito a imporsi a Cuneo. A Robilante, invece, un uomo ha scalzato una donna, Anna Graglia, amministratrice di lungo corso nelle file del Pei. Stabilmente basso il numero deUe donne in Consigho Provinciale, sempre due, poco più del 60Zo, mentre le elettrici sono più della metà, ma é stata rispettata la par condicio: Anna Mantini in maggioranza e Germana Avena in minoranza. In consigho sono entrati pezzi da novanta della pohtica nazionale e regionale, come il senatore Guido Brignone, il deputato Guido Crosetto, i consigheri regionali Enrico Costa, Giacomo Rossi e Pierfrancesco Toselli, oltre natu- e l'ex sindaco di Borgo San Dalmazzo Borgogno, mentre l'attuale sindaco Vairone ha conquistato un seggio. Sono rimasti fuori anche Botta (neosindaco di Guarene), Botto e Rosciano, tre assessori provinciali della giunta Quaglia che si erano schierati con Cesta. Rocca, in lista con Restagne, é stato elette. Parrebbe quasi una corsa di ex assessori e uomini di partito a non farsi eleggere, visto che i rumors di queste ore indicano la condizione di «trombato» come la più favorevole per essere promossi assessori. Altri ex componenti della Giunta Quagha hanno puntato sui piccoh Comuni: Revelli é diventato consighere a limone, Riu non é riuscito a prendere il posto dell'ex sindaco di Caramagna che stava tallonando da trent'anni. Non rieletto il più anziano degli ex consigheri, Gio¬ vanni Vietto, che però a Bernezzo «non ha portato sfiga», anzi, al suo successore Eho Chesta. Gh elettori del collegio di Boves avevano in animo di mandare in Provincia un sindaco e ci sono riusciti eleggendo Di Giambattista, prime cittadino di Valdieri, negando invece l'ascesa a quello di Boves Pellegrino, peraltro riconfermato nel sue incarice. Per gli ex giovani di «Polo per il futuro», già «Connubio giovanile», nessun seggio provinciale: dopo ima decina d'anni forse conviene cambiare nome e target di riferimento. Il palmares parlamentare non é bastato nemmeno all'onorevole Giovanna Tealdi per entrare in Provincia. Forse gh elettori sene rimasti disorientati dal nome «Tealdi Cappellino». Quando la signora si presentava col cognome da ragazza solamente, era sempre un successo. II doppio incarico, di Crosetto, Brignone Costa jr, Rossi e Toselli Esclusi Menardi e Casoni Soltanto due donne entrano in Provincia ralmente al presidente Raffaele Costa, in arrivo nientemeno che dal consesso di Strasburgo. Altri, invece, non ce l'hanno fatta, come il senatore Menardi, e il vicepresidente della Regione Casoni, che non risultano nemmeno tra i primi esclusi, come anche l'ex presidente del Consigho comunale di Cuneo Malvelti