Costa è presidente con il 53,5% dei voti La Lega dimezzata

Costa è presidente con il 53,5% dei voti La Lega dimezzata IL CENTRODESTRA AL PRIMO TURNO CONQUISTA LA PROVINCIA Costa è presidente con il 53,5% dei voti La Lega dimezzata Alle Europee il Carroccio ha sfiorato il 140Zo mentre alle amministrative ottiene l'S. Centrosinistra con Rostagno non raggiunge il 38. Manciata di consensi per le altre due liste. Fi avrà 7 consiglieri, «Lombardi» due Gianni Martini Gianpaolo Marro HA vinto Raffaele Costa. Un risultato che va al di là' delle stesse previsioni che l'ex ministro aveva fatto ieri mattina, dopo aver analizzato i risultati deUe Europee: «Con una Lega così forte si va al bahottaggio». Ma la Lega Nord, che nel voto più pohtico ha confermato il I40Zo già ottenuto nel '99, alle Provinciah è «crollata». Oltre il 696 di voti in meno, che sono in gran parte confluiti sul candidato del centrodestra. Ufficialmente l'amministrazione della Provincia di Cuneo cambia colore pohtico passando dal centrosinistra di Giovanni Quagha al centrodestra di Raffaele Costa. Ma sarebbe una lettura superficiale, eccessivamente semplicistica. Giovanni Quagha, democristiano, ha governato la Granda per 16 anni restando ancorato al centro. Ha guidato giunte con il sostegno di quasi tutti i partiti, a seconda delle stagioni, inclusa la Lega Nord. Neh ultima legislatura con la sinistra. Non a caso i «snob) assessori si sono sparpagliati tra i due schieramenti e alcuni hanno dato vita ad una lista «Uniti con Lombardi per la Granda» che ha contato sull'appoggio non solo morale deh'ex presidente Quagha. Al di là del successo della coahzione Raffaele Costa ha dimostrato di essere il «valore aggiunto» per il centrodestra, vuoi per la notorietà, vuoi per il carisma e l'esperienza ai massimi livelli governativi e politici: il suo è un successo anche personale. Determinanti, per passare già al primo turno, si sono dimostrati i voti alla persona. Un carisma «temuto» dal candidato del centrosinistra Elio Rostagno, già sindaco di Cuneo. Sin da quando si era candidato, nel settembre dello scorso anno, aveva detto: «Per me l'avversario più diffìcile da battere sarebbe Costa». Anche per questo Rostagno ha puntato molto sul carattere politico della consultazione chiamando a suo sostegno i maggiori leader nazionah del centrosinistra: da Prodi a Bersani, da Lemer a Santoro, da Rutelli a Illy. E, seppure con un lusinghiero risultato, esce dalla consultazione senza «l'onore» del ballottaggio. Oggi sarà la giornata deh'assegnazione dei seggi alle varie formazioni politiche secondo il sistema misto proporzionale e maggioritario. Al centrodestra andranno 18 posti che, secondo una prima credibile suddivisione, dovrebbe essere di 7 a Forza Italia, 3 o 4 alla Lista Costa, 3 ah'udc, 2 a Uniti con Lombardi, 2 ad Alleanza nazionale. La Lega Nord e il centrosinistra si divideranno proporzionalmente gli altri 12 posti. Quindi la giunta che, secondo le dichiarazioni della vigiha, dovrebbe vedere come vicepresidente Emilio Lombardi. SEZIONI 688 SU 688

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