Saitta eletto presidente al primo turno

Saitta eletto presidente al primo turno Saitta eletto presidente al primo turno Una giornata sul filo dell'incertezza, poi decide il 54 percento sotto la Mole Torino e la sua provincia si confermano una roccaforte del centrosinistra ed assegnano la vittoria al primo turno ad Antonio Saitta. Appoggiato da un'ampia coalizione, da Alleanza Popolare -Udeur a Rifondazione Comunista, il portavoce della Margherita in Consiglio regionale ha distanziato di quasi venti punti il suo avversario, l'assessore regionale all'Urbanistica, Franco Maria Botta, sostenuto da Forza Italia, Alleanza Nazionale, Udc é Unione dei Pensionati. E' finita 51,8 a 32,1 quando mancano all'appello meno di trecento sezioni e grazie all'apporto determinante della città di Torino con il suo 54 per cento. La Lega Nord, che correva da sola, ha portato in dote ad Arturo Calligaro quasi il 6 per cento dei consensi. Il resto dei voti si è disperso tra altri 16 candidati. Solo Fiero Luigi Carcerano per il nuovo Psi supera la soglia dell'W. E l'ima e quindici di stanotte quando nella bouvette della sala del Consiglio provinciale Saitta e il suo vice, Gianni Oliva, stappano la classica bottiglia di champagne. E' l'ultima fatica per il portavoce della Margherita che da oggi ha deciso di prendersi qualche giorno di riposo prima di scegliere la squadra. Nel frattempo lancia un precìso messaggio ai partiti; «Chiederò ai segretari di presentare un'ampia rosa di candi¬ dati, uomini e donne, indiscutibilmente competenti. Alla fine sarà questo a fare la differenza». Una cosa è certa i risultati delle urne hanno scombussolato gran parte delle intese pre-elettorah. Il motivo? I torinesi hanno determinato una redistribuzione del voto all'interno della coalizione. Così i Ds, a dispetto degli ultimi sondaggi, escono rafforzati dalla contesa e diventano il primo partito della città. Penalizzata la Margherita che scende sotto la soglia del dieci per cento insidiata da Alleanza Nazionale e da Rifondazione Comunista. Il voto del partito di Bertinotti non è isolato: un torinese su cinque ha infatti dato il pròprio appoggio ad una delle formazioni della sinistra alternativa. Sfiora il cinque per cento la lista Di Pietro, intomo al 4 e mezzo per cento la performance dei Comunisti Italiani mentre i Verdi si attestano intorno al 3.70 per cento. Sul fronte opposto Botta paga la flessione di forza Italia e l'alleanza fin dal primo turno di Rifondazione con l'Ulivo. Cinque anni fa, infatti, il candidato della Cdl era riuscito ad andare al ballottaggio raccogliendo il 38 per cento. Contro l'assessore regionale ha giocato anche la frammentazione delle liste e l'avvio con un forte ritardo della campagna elettorale. [m.tr.j II nuovo presidente della Provincia Antonio Saitta Franco Maria Botta, candidato della Casa delle Libertà ^f/o H

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