La «sberla» di Vale al nemico Gibernau

La «sberla» di Vale al nemico Gibernau DOPO IL SUCCESSO AL MUGELLO, BIS DI ROSSI IN CASA DELLO SPAGNOLO La «sberla» di Vale al nemico Gibernau Tanti problemi-per le Honda, anche Biaggi (80) ha il morale a terra Sempre più in crisi Capirossi e la Ducati, in attesa del nuovo motore Primo podio per Melandri, nonostante l'infiammazione al braccio Enrico Biondi Vogliamo chiamarla sberla? Oppure molto più semplicemente pugno nello stomaco? Comunque la si definisca, quella che ieri Valentino Rossi ha rifilato a Sete Gihernau è una di quelle lezioni die lo spagnolo riconierà per un pezzo. A soli sette giorni di distanza dal trionfo al Mugello, il «dottore» (che a fine gara, in pista, ha rispolverato i vecchi ferri del me-. stiere, cioè camice bianco e relativo stetoscopio) ha vinto anche la sfida sulterreno del suo amico-ne- , mico Gibernau, il circuito del Montmelò a Barcellona. E lo ha fatto in un modo che non ammette repliche. Da dominatore assoluto. Che fosse, il Gp di Catalunya, un affare privato tra loro due lo si era capito da tempo: i tempi delle prove dicevano che Gibernau aveva imo spunto eccezionale, ma il «passo di gara» era di Valentino. Unite le due cose e capirete presto perchè jier gli altri non c'è stato nulla dare. Nulla per Biaggi, risucchiato indietro (ottavo) alle prese con una gomma difettosa e chissà cos'altro (il morale del romano è sotto le scarpe), nulla per Capirossi e la sua Ducati per la quale usare la parola crisi, a questo punto, ci pare doveroso, anche se è vero che presto le cose potrebbero cambiare, con l'arrivo del motore tutto nuovo. Capirex ha chiuso 10 " è finito nella ghiaia buttattoci da Hodgson (in mattinata era andato anche per terra) ed ha ripreso alla megho. Peggio di lui ha fatto Bayliss, caduto rovinosamente ma senza grosse conseguenze. Il tutto mentre la vecchia Ducati 2003 di Xaus si è piazzata ottima sesta. Se non è crisi questa... Ma Vale, sul podio, ha avuto anche una bella sorpresa. Per lui e per tutti gli italiani: la presenza. sul terzo gradino, di Marco Melandri. H pilota ravennate, al suo primo podio della carriera nella MotoGp, è stato bravissimo nel rintuzzare gli attacchi di Biaggi, Tamada e Checa ed è stato giustamente premiato perchè ha saputo guidare sopra il dolore che gli procura ormai da mesi l'infiammazione della guaina dell'avambraccio destro. Per porre fine a questo problema, «Macio» ha deciso di farsi operare mercoledì dal medico spagnolo che ha operato recentemente anche Elias con ottimi risultati. Un Rossi perfetto, quindi, che si candida automaticamente all' ennesimo titolo mondiale, il sesto della sua camera, visto che adesso alla-Honda hanno un sacco di problemi in più. I piloti ufficiali, infatti, Barros e Hayden, si sono ritirati, Biaggi e Gibernau hanno il morale a terra e a breve non si capisce bene come la Casa di Tokyo riuscirà ad uscire da questo impasse. Valentino invece gongola, continua a rosicchiare punti pesanti (50 nelle ultime due corse su circuiti sfavorevolissimi alla Yamaha) e riduce ulteriormente il divario da Gibernau. Insomma, le prossime gare in Olanda e Brasile, a fine mese, potrebbero essere quelle del sorpasso, come tutti si augurano. Come sempre la MotoGp ha oscurato le altre classi, dominate dai piloti stranieri Da segnalare, però, nella 125, il magnifico secondo posto di Andrea Dovizioso (Honda), dietro allo scatenatissimo spagnolo Barbera (Aprilia) capace di un'impresa d'altri tempi, cioè recuperare dal 23"posto dov' era finito dopo essersi toccato con Corsi, fino al primo posto, meritatamente suo dopo un arrivo al fotofinish. Dovizioso al posto d'onore asoli 16 millesimi, quindi, che allunga in classifica mondiale approfittando anche della caduta di Locatelli vincitore del Mugello. Nelle quarto di litro, invece, fa rabbia vedere gh italiani annaspare nelle retrovie dopo anni passati a vincere. Eppure è così: adesso va di moda la Francia (con De Puniet) e la Spagna (con Pedrosa): ieri i due hanno dato spettacolo sino all'ultimo giro. Ha vinto il transalpino, capace di resistere ad una entrata assassina di Pedrosa alla penultima curva del penultimo giro. Fa rabbia, però, vedere che Roberto Rolfo per la seconda volta quest'anno ha dovuto abbandonare perchè «abbattuto» in curva da un Manuel Poggiali davvero irriconoscibile che, entrato a razzo in ima curva, non ha fatto nulla per evitare il torinese. Morale: tutti e due per terra, fuori gara. Bella comunque la scena finale, con Roberto che abbraccia il rivale e chiude così' un incidente di gara: bravo, da vero gentleman. Brutta sconfitta per Sete Gibernau I «dottor» Valentino Rossi disegna un cerchio perfetto al termine del vittorioso Gp di Catalunya

Luoghi citati: Aprilia, Barcellona, Brasile, Catalunya, Francia, Olanda