Abusi edilizi, il Comune «grazia» i piccoli proprietari trasgressori di Alessandro Mondo

Abusi edilizi, il Comune «grazia» i piccoli proprietari trasgressori LA MIA CITTA' Delibera approvata: sanati senza il condono gli interventi poco invasivi Abusi edilizi, il Comune «grazia» i piccoli proprietari trasgressori Alessandro Mondo Niente condono edilizio, con relative spese, per chi ha operato più o meno consapevolmente piccoli «abusi» nel corso degli anni. Palazzo civico «grazia» i trasgressori, sanando automaticamente eventuali irregolarità con la delibera interpretativa del regolamento edilizio approvata martedì in giunta su proposta dell'assessore Mario Viano (Urbanistica). Il senso è quello di una piccola rivoluzione, nata sulla spinta di alcune centinaia di residenti a Mirafiori Sud e destinata ad interessare tutta la città senza distinzione fra edilizia pubblica e privata. A beneficiarne saranno tutti quei proprietari di alloggi che avendo portato a termine piccole migliorìe di loro iniziativa e senza conformarsi agli standard previsti dal regolamento edilizio in termini di forme, dimensioni, colori e materiali -, hanno rischiato di vedersele contestare come «interventi straordinari». Insomma, veri e propri abusi edilizi, passibili di sanzione. E' esattamente quel che è accaduto qualche mese fa, quando il Comune ha avvertito alcune centinaia di vesidenti di Mirafiori Sud. In (Ijùéllé: lèttere gli uffici tecnici davano conto dei presunti abusi riscdHtrètl 'dai vigili urbani nell'ambito dei loro controlli e informavano gli interessati del condono, l'unica possibilità per mettersi in regola. D ora in avanti non sarà più necessario. Accogliendo le richieste dei proprietari, sostenute dal presidente della circoscrizione Maurizio Trombotto, il Comune ha accettato di riclassificare quegli interventi come «ordinari», rendendo inutile il ricorso al condono. «E' un passaggio importante conferma Viano -. Tanto più se consideriamo che, nella gran parte dei casi, il condono avrebbe comportato un costo superiore all'entità dei lavori». Tre le tipologie di interventi contemplate nella delibera: sosti¬ tuzione di infìssi e serramenti estemi; applicazione di infìssi e serramenti esterni a scopo di isolamento termico ed acustico (come i doppi vetri); installazione di dispositivi antintrusione a scomparsa (per intenderci, le comuni serrande a maghe). Chi si è fatto carico di questi lavori, caso frequente nei quartieri popolari dove il numero di alloggi riscattati dagli ex-assegnatari raggiunge percentuali elevate, non avrà più nulla da temere. Due le condizioni poste dagli uffici comunali. La prima riguarda la sostituzione di infìssi e serramenti esterni: in questo caso si richiede che i componenti installati rispettino, se non il materiale, almeno forme, dimensioni e colori originali. La seconda concerne l'installazione delle serrande a maghe, concessa soltanto al piano terra e al primo piano. La svolta, che archivia non solo le proteste più recenti ma un passato di vivaci assemblee condominiali, si è concretizzata martedì scorso ma data ad alcuni mesi fa. «Subito dopo aver ricevuto le lèttere, molti residenti hanno cominciato a lamentarsi - riepiloga Trom¬ botto -, Allora abbiamo posto la questione all'assessore, che dopo essersi consultato con i suoi dirìgenti ha dato il via libera. In fondo la nostra obiezione era ispirata ad ordinario buonsenso: un conto è costruire la veranda abusiva, altra cosa migliorare il proprio alloggio con piccoli interventi in deroga al regolamento edilizio. Un peccato veniale, spesso portato a termine in buona fede da chi, avendo riscattato l'alloggio dall'Atc o dal Comune, ha ovviato di sua iniziativa al logorìo di materiali quasi sempre scadenti». Tra gli interventi esenti cambio di infissi, serramenti, e dispositivi antintrusione

Persone citate: Mario Viano, Maurizio Trombotto, Viano