L'omaggio della moda al suo ultimo principe

L'omaggio della moda al suo ultimo principe I FUNERALI DI EGON VON FURSTENBERG L'omaggio della moda al suo ultimo principe L'omelia: era un uomo semplice che non amava essere adulato Sempre ottimista: due giorni prima di morire progettava un viaggio Maria Cerbi ROMA Egon von Fiirstenberg era molte cose, soprattutto era sempbce e diretto. Non amava essere adulato. E ieri il prete che ha celebrato il funerale ha rispettato questa natura schietta ricordandolo con parole in cui gb amici lo hanno riconosciuto. C'erano i figb Tatiana e Alexander, la sorella Ira, il fratello Sebastian, l'ex mogbe Diane, a cui è stato sempre molto legato, le zie Susanna e Maria Sole Agnelli, moltissimi cugini, tra cui John Elkann e suo fratello Lapo accompagnato dalla fidanzata Martina Stella. «Parlare di Egon non è una cosa facile... c'è molto da dire». Inizia così il discorso in ricordo del principe stilista in un'affollatissima Santa Maria del Popolo, la Chiesa degli Artisti, traboccante di fiori bianchi, gigli, peonie. Egon era un artista, e di questo titolo andava più fiero di quello di altezza serenissima. Aveva lasciato una carriera nella finanza per seguire il suo estro creativo («mi piace la moda», diceva, «d'altronde sono cresciuto in mezzo a donne elegantissime). Il suo lavoro lo faceva con grande passione, come tutto nella vita. Ha combattuto con tenacia contro il suo male e sempre con animo positivo. «Lui era un grande ottimista», ha ricordato il prete. «Veramente ottimista. Due giorni prima di morire pensava a un viaggio da fare e rideva e scherzava. A lui piaceva vivere molto intensamente e ha vissuto molto intensamente». Anche chi lo ha visto nella sua ultima vacanza, in Tunisia, racconta di un uomo affati¬ cato dal male nel fisico ma sempre goloso di vita, di scoperte, di amicizia. Felice di andare per mercati a scoprire nuovi colori, nuove forme, nuova ispirazione. Per raccontare Egon, il sacerdote parla delle Beatitudini, citando il vangelo di Matteo. «Sasta avere due o tre beatitudini per essere a posto con Dio. Seati i miti, è certo Egon era un mite anche se si arrabbiava. Aveva fame di sete e di giustizia ed era anche misericordioso e puro di cuore, nel suo modo molto strano». E ancora: «Era un operatore di pace, perché non gb piacevano i btigi. Perseguitato un po' meno...». Della sua fede, il rebgioso dice: «Era fondamentalmente un agnostico ma con fede e speranza, certamente non misconosceva Dio». Guardando i figb del principe scomparso, il prete ricorda l'amore che aveva per loro e per i suoi nipotini tra cui l'ultimo, Tassilo, di cui era «fierissimo e molto contento». Tassilo, come il padre accanto a cui, da domani, lo stilista riposerà, in Austria, a Strobl, nella tomba di famiglia. Per l'ultimo saluto a Egon von Furstenberg hanno voluto esserci anche molti suoi colleghi del mondo della moda: Roberto Capucci, Micol Fontana, Renato Palestra, Grimaldi e Giardina, Marco Coretti, Guillermo Mariotto (Gattinoni), Massimo Leonardelb (per la Gai Mattiolo) e Stefano Dominella, presidente di Altaroma. C'era anche Fausto Sarli, il «maestro» come lo chiamava Egon. «Ci viene a mancare il sorriso e l'affetto di un vero amico», ha detto il sarto della couture. «Uno stibsta ironico anche nelle sue proposte di moda». Ci sono anche le modelle con cui lavorava e che aveva¬ no indossato gb abiti dell'ultima collezione creata da Egon in onore di sua sorella Ira. C'è anche Carla Nani Mocenigo, che coordinava il lavoro dello stibsta per le collezioni disegnate per la Upim. «Lui - ricorda la Mocenigo - metteva Io stesso impegno negb abiti da gran sera che disegnava per le signore dell'Alta società e per quelli destinati al pubblico meno ricco. E' la persona meno snob che io abbia mai conosciu- to». Tanti anche gb amici di sempre come l'amica del cuore, che le è stata vicino fino alla fine, Giovanna Deodato e il conte Gelasio Gaetani LovateUi d'Aragona che lo ricorda così: «Un uomo di una straordinaria generosità, soprattutto con gli amici che invitava spesso nelle sue residenze a Cortina, New York, nello chalet in Carinzia, nella sua casa romana dove fa bella mostra di sé il secretaire che madame de Stael aveva regalato a Rossini. «Un gran signore», aggiunge il conte d'Aragona. Certamente Egon von Furstenberg ha vissuto, alla sua maniera, senza ipocrisie. E il celebrante si è detto certo che «Egon von Furstenberg, adesso passerà, come tutti noi, un po' di tempo in Purgatorio, ma Dio già lo aspetta in Paradiso a braccia aperte». ln prima fila Susanna e Maria Sole Agnelli le sorelle della madre e molti stilisti Sarli: «Ci mancheranno il sorriso e l'affetto di un vero amico» Un momento dei funerali di Egon von Fu rstenberg Nella foto la sorella Ira e la figlia Tatiana

Luoghi citati: Austria, Cortina, New York, Roma, Tunisia