I telegiornali ignorano lo scontro

I telegiornali ignorano lo scontro I telegiornali ignorano lo scontro ROMA Il Tg 1 manda in onda solamente le riprese di Silvio Berlusconi che vota a Milano. Il Tg2 neppure le immagini. Approfondimenti sull'election day, l'affluenza e la tentazione del mare, l'Europa. Delle dichiarazioni rilasciate dal premier fuori dal seggio, l'invito a non votare i piccoh partiti e l'annuncio che Forza Italia supererà il 25 per cento deUe preferenze, nessuna traccia. Stessa cosa nei notiziari Mediaset. I tiggì, disciplinati, rispettano il silènzio stdmpa imposto dalla legge elettorale durante le operazioni di voto. Il mini comizio tenuto ieri pomeriggio dal presidente del Consiglio Berlusconi scatena la reazione dell'opposizione. I leader del centrosinistra chiedono ai telegiornali di tacere l'intervento «perché in palese violazione normativa e senza precedenti nella storia repubblicana». E tutti i direttori rispondono positivamente. Il Tg3 ha dato notizia della polemica senza peraltro riportare nessuna deUe parole del premier. L'unica piccola eccezione è Emilio Fede, titolare del Tg4, che dedica un lungo servizio all'andirivieni elettorale, volti anonimi, pohtici, il presidente della Repubblica Carlo Azegho Ciampi, il premier che compie il suo diritto-dovere di cittadino alle 13 in punto. Fede precisa che «Berlusconi ha soltanto risposto alle domande dei giornalisti», aggiunge che ha detto diverse cose «di cui però non si può riferire», lascia intendere di non condividere del tutto il silenzio stampa («va a finire che dovremo metterci tutti il bavaglio»), ma poi si limita a raccontare la giornata. Il Tg5 apre invece con lo scontro a fuoco a Nassiriya, conclusosi fortunatamente senza vittime né feriti, e zoomma genericamente sui seggi. La mobilitazione dei partiti ulivisti per il rispetto della legge elettorale parte subito, a ridosso dell'intervento di Berlusconi. Giuseppe Giulietti, portavoce dell'associazione Articolo 21, argomenta che «Berlusconi è talmente terrorizzato da quel che potrebbero dire le urne che continua a infrangere le regole e fare comizi fuori dai seggi», e annuncia un esposto. I leader si dividono i compiti per bloccare la notizia. Di segretario dei Ds Piero Fassino chiama il ministro degh Interni Pisanu per «rappresentargh la gravissima violazione delle norme da parte del presidente del Consiglio». Il coordinatore della Margherita Francesco Rutelli si appella al numero uno di Mediaset Fedele Gonfalonieri perché intervenga sulle reti di proprietà del premier e il presidente della Commissione di Vigilanza Claudio Petruccioli telefona direttamente al direttore generale della Rai Flavio Cattaneo chiedendo l'omissione dei telegiornali. A viale Mazzini, Petruccioli trova un interlocutore assolutamente d'accordò sulle obiezioni mosse: i tiggì Rai, come gli altri, silimitano alla cronaca della giornata elettorale. Ir.r.l T

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