Una nuova razza canina ecco il Pastore di Oropa

Una nuova razza canina ecco il Pastore di Oropa Una nuova razza canina ecco il Pastore di Oropa Un gruppo di cinofili del Biellese ha selezionato i primi 9 esemplari Avviata la lunga procedura per arrivare al riconoscimento ufficiale Pier F. Gasparetto BIELLA Lui potrebbe chiamarsi Barbis, come Paris o come Gentil. Lei, invece, potrebbe chiamarsi Tota, come Binda, se non addirittura Iena. Pari? è massiccio, Gentil è snello, Barbis è tosto. Tota è scontrosa. Binda è festosa. Iena ringhiosa. Quale coppia fra queste sarà prescelta a fare da capostipite alla nuova razza canina da aggiungersi alle altre quattordici razze italiane? Anche il nome da assegnarsi alla futura razza non è stato ancora ben deciso, anche se, con ogni probabilità, prevarrà la tesi maggioritaria che lo vorrebbe chiamare «Pastore d'Oropa». Sarà comunque una razza tutta biellese, dalla punta della coda a quella del naso. Un cane rustico, parco, lavoratore, niente smancerìe, niente carezze, del tipo non fatemi perdere tempo, ho da lavorare, mucche, capre, pecore da condurre al pascolo, una casa da sorvegliare, padroni da difendere. : Ecco, questo è il cane da pastore che infaticabile e silenzioso percorre le pendici delle montagne biellesi da tanto di quel tempo ormai da avere trattenuto sul suo mantello chiazze dello stesso colore dell' ardesia di cui sono composte le loro rocce e nei suoi occhi l'azzurro sfocato dei suoi panorami. Un collaboratore così prezioso così tuttofare merita di essere conosciuto e diffuso oltre i confini locali. Di questo ne sono tanto convinti operatori bielleSi nel settore della cinofilia da essersi recentemente attivati per presentare all'Enei (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana) la candidatura del cane da pastore a razza ufficialmente riconosciuta. Dà una baita all'altra delle montagne biellesi, un gruppo di veterinari guidati dal direttore Asl Veterinaria, Luca Sala, hanno intervistato padroni, esaminato e fotografato cani, individuando alla fine tra questi una trentina di soggetti con caratteristiche diverse ma rappresentative del tipo di pastore présente sul territorio. Ad esempio sono stati notati aspetti comuni come la perpendicolarità degli appiombi e «l'importanza» della mandibola. Da notare che l'istruzione del cucciolo avviene principalmente grazie alla presenza della madre che inizia il giovane per emulazione: una notevole percentuale di successo nell'addestramento, comunque, è dato dall'istinto che c'è o non c'è. Un'ulteriore selezione, alla presenza del delegato biellese dell'Enei, Giovanni Mello Grand, ha scelto, fra questa trentina, nove soggetti suddivisi in cani per la guida del gregge, agili e non aggressivi, e cani per la custodia del gregge, quindi di taglia più pesante e di modi più sbrigativi. Un prossimo incontro, alla presenza di un giudice Enei, potrebbe essere determinante per l'elezione dei due capostipiti di quella che dovrebbe essere la nuova razza italiana: il Pastore d'Oropa. Wr^:'ff''iy.-:- :.vw:1 ; K. :- Av^-ji*;:; Nazionalità Italiana p Classificazione Gruppo I, cani da pastore o bovàri ■Criterio morfologico Lupoide ■Standard In via di definizione, tenendo conto della ' differenziazione tra soggetti più adatti alla conduzione delle pecore o delle vacche o per la guardia notturna al pascolo o all'alpeggio

Luoghi citati: Biella