Addio Silvina generosa regista del nostro verde

Addio Silvina generosa regista del nostro verde OLTRE IL GIARDINO Addio Silvina generosa regista del nostro verde I più bei fiori dì stagione scelti con competenza amorosa, l'Alleluia di Mozart che le piaceva tanto, la consueta folla di amici e ammiratori che ha mescolato vivaisti, fiorai e giardinieri con i proprietari dei migliori giardini piemontesi. Silvina , Donvito, gran signora de!verde subalpino e regista delle maggiori manifestazioni floreali per oltre mezzo secolo, non c'è più. Ma anche l'addio conclusivo, la settimana scorsa nella chiesa di piazza Zara, ha avuto l'impronta della sua personalità vitale e generosa. Poche parole intense, un coinvolgimento asciutto ma forte. E alla fine, tanti sorrìsi commossi: «Proprio come avrebbe voluto lei». Nata nel 1918, aveva iniziato a lavorare a Torino Esposizioni diventando poi addetta stampa di Giuseppe Ratti, proprietario dei marchi d'occhiali Persql e Meflecto nonché mecenate verde con la passione dei fiori. Con Ratti, nel 1952, Silvina allestì a Palazzo Reale la prima mostra dì floricoltura del dopoguerra cui sarebbero seguiti nel '54 i festeggiamenti per il centenario della Sopietà Orticola del Piemonte e, nel 1961, quelli per il secolo dell'unità d'Italia con l'indimenticabile Fior 61. Esperta di giardinaggio su scala intemazionale, promosse inoltre a Genova il varo e l'affermazione dì Euroflora, dì cui si occupò concretamente finché, raccontava lei con allegria, «mi hanno messo dalla parte delle autorità». Suo ultimo traguardo, il più sentito e certo il più prezioso, quello con la «Tre giorni» di Masino, affrontati al posto di comando con l'amatissimo Paolo Perone dalla prima edizione sino a ieri, lulsre@lnfinito.it

Persone citate: Donvito, Fior, Giuseppe Ratti, Masino, Mozart, Paolo Perone, Ratti

Luoghi citati: Genova, Italia, Piemonte, Torino