«Tutelare anche le imprese più piccole» di Fulvio Lavina

«Tutelare anche le imprese più piccole» «Tutelare anche le imprese più piccole» Florio: favorire il dialogo in Medio Oriente per arrivare alla pace intervista Fulvio Lavina ASTI T ERI a pranzo era a Bergamo, nel pomeriggio a Torino, la cena gliel'hanno servita a Domodossola; oggi invece sarà a Valenza, Acqui Terme e a Milano, col sindaco Albertini, e domani nella sua Asti. Alla fine di questa campagna elettorale. Luigi Florio, già eurodeputato di Forza Italia dal '94 al '99, sindaco di Asti fino al 2002, avrà percorso oltre 18 mila chilometri per cercare di avvicinarsi nuovamente ad un seggio di Stra¬ sburgo. «Se vuoi farti conoscere, in un Collegio grande come quello del Nord Ovest, è inevitabile muoversi tanto». Lei, ha rivolto un appello agli elettori: attenti ai candidati spendaccioni. «Credo che sia normale nutrire qualche dubbio su chi investe somme ingenti nella campagna elettorale, pur rendendomi conto che questo è un Collegio sconfinato. Io ho evitato maxi manifesti e spot televisivi, per puntare sul contatto diretto. Penso però che bisognerà mettere un tetto alle spese». Quanto costerà la sua campagna? «Non arriverò a 100 mila euro, di cui oltre la metà coperti da contributi di amici e sostenitori». Nel '99 rifiutò la ricandidatura europea... «Ero sindaco, e, forse precorrendo i tempi, ritenevo non fosse giusto il cumulo delle cariche. Ora mi ripresento, subentrando a Raffaele Costa, ora candidato alla Provincia di Cuneo, nel ruolo di rappresentante del Sud Piemonte». Lei è già stato nel Parlamento europeo: concretamente, che cosa può fare un deputato per il suo territorio? «Un esempio: manca completamente una normativa che tuteli le micro-imprese: c'è per le piccole, ma non per le piccolissime, che invece sono molto presenti sul nostro territorio. E poi deve diventare il tramite tra le istanze di Enti e privati e la burocrazia europea, che è davvero molto lontana. Questo al di là degli schieramenti». Un ruolo super-partes? i(Noi italiani a Bruxelles non sappiamo fare squadra: ci dividiamo per schieramenti e raramente riusciamo a sup- portare insieme le esigenze che arrivano da chi ci ha eletti. Io offro la mia disponibilità a collaborare anche a sindaci e amministratori del centrosinistra. Vorrei davvero che l'Europa fosse vicina e risolvesse i problemi della gente piuttosto che legiferare, come è successo, su "in che giorno si deve castrare un pollo perché si possa chiamare cappone"». Ma in Europa ci si occupa anche di temi più «grandi»... «Nella precedente legislatura ero presidente vicario della delegazione Europa-Israele, e abbiamo avviato molte iniziative di dialogo coinvolgendo anche il rappresentante in Italia dell'Olp. Vorrei poter continuare quel discorso perché considero l'Europa unita uno dei pochi esempi di costruzione della pace vera e duratura». Luigi Florio

Persone citate: Albertini, Florio, Luigi Florio, Raffaele Costa