Il sogno: diventare città turìstica

Il sogno: diventare città turìstica Il sogno: diventare città turìstica Castello juvarriano e museo i biglietti da visita Patrizio Romano Sarà per il castello juvarriano che domina la collina morenica. Sarà per il Museo d'arte contemporanea noto in tutto il mondo. Sarà per il centro storico ricco di passato. Ma Rivoli culla da tempo un sogno: diventare città turistica. E in questo sogno i cinque candidati a sindaco ci credono, in modi e stili diversi. Per Guido Tallone, che si presenta sostenuto dal centrosinistra, nel segno della continuità col suo predecessore Nino Boeti, non ci sono dubbi. «Rivoli è già una città turistica - afferma -, ora si deve proseguire e rinnovare il lavoro svolto». Puntare su un potenziamento del Consorzio già presente, creando sinergie con le Atl di Torino e Pinerolo, favorire gli operatori del settore e valorizzare il commercio locale. Questi alcuni punti del programma. «Tra l'albergo di lusso a Villa Melano, l'ostello della gioventù e i Bed&breakfast - spiega - avremo una gamma variegata di offerta: per tutti i gusti e le tasche. A questo, però, si deve aggiungere una robusta dose di proposte culturali, migborando quelle esistenti e attivandone di nuove: insomma, una città che non dorme». L'impegno è quello di fare in modo che Rivoli e il suo castello siano due facce della stessa medaglia. Pensa invece ad un Museo del cinema Claudio Piretto, candidato per il Polo. «Diverso da quello esistente - precisa -, che racconti l'avventura cinematografica di Torino». A questo e altri si potrà accedere con un unico biglietto, creando un percorso museale. Ma un rammarico ce l'ha. «Abbiamo perso il treno del 2006 sentenzia -, non avremo un evento». E per rilanciare pensa di ritoccare il Piano regolatore. «Si deve riqualificare il centro, promuovere il commercio - conclude - e dare la possibilità ai giovani di avere una casa e vivere qui». Prima di tutto viabilità, parcheggi e sgravi per gli esercenti: questo il pensiero di Cristina Dughera della Lega. «Poi, certo che crediamo in un futuro turistico confessa - e promuoveremo gemellaggi con.città europee e del mondo». Senza scordare la realtà locale. «E' giusto dare risalto ad artisti intemazionali - aggiunge -, non dimenticando i nostri, che non hanno spazi adeguati». E infine aumentare ristoranti e alberghi, per ampliare la ricettività. «Poi, anche per i turisti, più che di rotonde e fiori, c'è bisogno di strade senza buche» chiosa. A Silvano Siviera non manca certo l'esperienza: in consiglio dal '62 al '90, è stato sindaco dal 76 all'87, e oggi è candidato di una lista civica e del Nuovo Psi. «Non si deve abbandonare l'industria per il turismo - ammonisce -, al massimo bisogna integrarli. Un futuro turistico? Rivoli lo avrà in quanto cerniera tra Torino e la valle». Ma il castello non deve più vivere isolato dalla città. «Con il metrò ci saranno cambiamenti - sostiene - e sarà l'occasione per fare tante cose: come una piazza davanti al Municipio, l'unico a esseme privo in Italia». Una fonte di occupazione: Giovanni Gili, della lista No Euro, lo vede così. «Si devono fare corsi di formazione per accompagnatori suggerisce - e si devono trovare risorse per incentivare l'impiego di giovani, che devono essere gli attori di questo rilancio turistico». Ma il suo pensiero è soprattutto rivolto agli effetti dell'euro. «Il potere di acquisto si è ridotto del 500Zo e la gente stenta ad arrivare a fine mese - puntualizza -. E noi siamo vicini ai nuovi poveri, ai disagiati». Coloro per i quali il turismo è davvero un sogno. Il castello juvarriano, uno dei monumenti più conosciuti di Rivoli

Persone citate: Claudio Piretto, Cristina Dughera, Giovanni Gili, Guido Tallone, Melano, Nino Boeti, Patrizio Romano, Silvano Siviera

Luoghi citati: Italia, Pinerolo, Rivoli, Torino