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Ma quei mobili piaceranno agli «amatissimi nipoti»? SAPER SPENDERE Ma quei mobili piaceranno agli «amatissimi nipoti»? Simonetta CHIAMATEMI Ormea», imo pseudonimo, naturalmente, per difendere la sua privacy, protetta anche dalla mancanza di indirizzo e telefono nella lettera inviata per posta che accompagnava le fotografie a colori richieste sempre dalla rubrica per la stima di qualsiasi oggetto (non si accettano, in questo caso, e-mail; l'indirizzo è Saper spendere, La Stampa, via Marenco 32, 10126 Torino; il telefono per i lettori 011-6568226, ogni lunedì e venerdì, ore 10-30-14,30). Scrive: «Sono una zitella di 74 «t»™ e zia di due amatissimi nipoti e capirà il perché della mia richiesta: vorrei sapere l'epoca e il valore di questi due bei mobili die ho sempre visto in casa dei miei genitori e ora appartengono a me. Spero di avere una risposta sulla mia amatissima rubrica, ma chiamatemi Ormea per evitanni sgradite visite e sorprese». I due mobili sono veramente beUi. Lo spiega il professor Ferdinando Viglieno Cossalino: «Quello a doppio corpo in noce, molto lineare e severo, risale alla metà del Settecento ed è opera di buona falegnameria della provincia piemontese. Nel- la ribaltina nasconde cinque cassettini e tra questi esiste un «segreto». Il suo valore è di circa 8 mila euro. La credenza con cassetto sottopiano e due ante risale alla metà del Settecento; è un modello piuttosto diffuso e il suo valore si aggira intomo ai 6 mila euro». Tutto bene, allora, signorina «Ormea», ma ci lasci esprimere un dubbio: a vederli, sono massicci e severi, come dice l'esperto; è proprio sicura che quei mobili piaceranno ai suoi amatissimi nipoti e che loro abbiano - o avranno -ambienti adatti? Sa, cambiano i tempi e anche le mode. Le auguriamo di non avere delusioni. •Fu acquistato dal padre in una asta pubblica a Firenze nel 1946, il mobile «un credenzone» che incuriosisce il professor Alfeo: «Proveniva da ambiente religioso ed era verniciato di nero. Dopo una robusta svemciatura come usava allora. a base di soda caustica e una sciacquatura con conegrina ritrovò il suo colore originario in noce intagliato. Non ho più eredi e mi piacerebbe conoscerne il valore». «Dalle caratteristiche e da alcune anomalie - precisa il prof. Viglieno Cossalino - sembra un mobile antico modificato nell'Ottocento o, più probabilmente, costruito a fine Ottocento con pezzi di mobile antico. Per una risposta più precisa occorre vederlo dal vivo. Se le mie ipotesi sono esatte, può valere circa 1500 euro». * Dalla provincia di Imperia il cav. Giovanni R. scrive: «Ho appesa a una parete la matrice originale in rame di un'acquaforte regalatami una cinquantina di anni fa, opera secondo me eseguita dal Pagani verso la fine del Seicento. Allego una stampa ottenuta dalla matrice con la speranza di poter conoscere il valore approssimativo». Risponde il dottor Pier Luca Monge: «Siamo costretti a deludere il lettore che possiede una matrice in rame realizzata per l'impressione di una stampa raffigurante il Beato Leonardo da Porto Maurizio, dei minori riformati di S. Francesco e celebre missionario apostolico. Purtroppo, nonostante gli sforzi, non ci è stato possibile leggere chiaramente la parte inferiore dèlia stampa (dove si trovano il titolo, la dedicatoria e le note tipografiche) che il lettóre ci ha inviato in fotocopia. Consigliamo perciò di fare visionare ad un esperto direttamente la matrice per avere un'attribuzione e una valutazione». •Per Angela G. di Torino, ecco le stime del dottor Monge: «La Sacra Bibbia, vecchio e nuovo testamento tradotta in lingua iatliana da Giovanni Diodati, stampata a Londra da Spottiswood e Shaw nel 1850: 50 euro. Niccolò Tommaseo, Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana, Napoli, Sarracino, 1859: 125 euro. L'Italia descritta e illustrata, versione cinematografica di 3000 fototipie, Milano, Sonzogno, 1909:90 euro. Stime per opere complete, in buono stato di conservazione e per una vendita tra privati». simonetta.conti@lastampa.it