Fede costretto a fare il tifo per Prodi di Gigi Padovani

Fede costretto a fare il tifo per Prodi SENTENZA DELL'AUTHORITY: PAR CONDICIO VIOLATA, ORA PARLI DELL'ULIVO PER TRE GIORNI Fede costretto a fare il tifo per Prodi Gigi Padovani IL soldato Fede, salvato dalla legge Gasparri, incespica in GentUoni e Giulietti. Evitato il «confino» sul satellite, passa alla gogna elettronica. Un «mea culpa» in piena regola, che il direttore dovrà leggere nel suo telegiornale per ammettere che «il Tg4 non ha ottemperato alle disposizioni impartite dall'Autorità» e «non ha assicurato nel periodo di campagna elettorale compreso tra il 26 aprile e il 6 giugno i principi di parità, obiettività e completezza ed imparzialità dell'informazione». H peccato è sempre lo stesso: lo smisurato amore per Silvio Berlusconi e la sua maggioranza. L'Autorità garante che applica la legge sulla «par condicio» in campagna elettorale ha accolto un ricorso dei due deputati ulivisti - sono gli esperti comunicazione di Margherita e Ds, entrambi ex giornalisti - e perciò Emilio Fede non solo leggerà quel testo, ma dovrà assicurare (oggi e domani, nelle news elettorali) la «prevalente partecipazione» degh esponenti dell'Ulivo. Povero Fede. Non poteva esserci condanna più dura. Una sorta di legge dantesca del contrappasso: costretto a lasciare spazio a Prodi, proprio negh ultimi due giorni di video prima del vóto. Ma Fede è uomo di spettacolo, sa usare il mezzo tv. Quindi (in attesa che la «ragazza Valtur» da lunedì vada lei a leggere il meteo), la ex miss Italia che gli sta dietro sullo schermò - la Eleonora Pedron prima cacciata perché «troppo sexy» e poi riammessa - sarà chiamata a partecipare ad un happening che (ci anticipa Fede) «farà molto rumore e farà discutere non solo in Italia». Domani, alle 19 la scena sarà la seguente : il direttore del Tg4 travestito da uomo-sandwich con sopra scrìtta la sentenza della «gogna», immagini di Prodi in kromakey e la Pedron che legge la «condanna». Già ieri c'è stata una piccola anteprima, con Fede che ha accusato l'Ulivo di aver gioito per una sentenza contro di lui, dicendo che questo sarebbe stato lo stile di «Lilli Gruber ministro delle Comunicazione», se «dovessero vincere loro, dopo il voto europeo...». Infatti, è convinto che l'unico scopo dell'opposizione sia «aggredire, aggredire, aggredire». Chi? Lui, il soldato Fede. Il quale, «da fighe di carabiniere» esegue gh ordini. Per poi sfogarsi, domani. Dice Fede: «Devo fare un mea culpa? E' vero. Così dice la legge. Anche se io sono convinto di aver dato il dovuto all'opposizione... Siccome la legge è legge, la rispetto». Continua Fede, annunciando il tvhappening: «Proporrò a chi si accinge a votare una importante riflessione: invito tutti i colleghi a vedere come mi presenterò in onda». Prosegue Fede: «Farò un regalo alla lista dell'Ulivo. Sarò travestito da giornalista semphee, per la gioia della Gruherìna, di Santoro, di Prodi e di tanti come loro. Spero che i colleghi giornalisti, che tanto si spendono in difesa della libertà di espressione, mi esprimano il massimo della solidarietà, dopo l'oltraggio hanno fatto a me e all'informazione che rappresento». Chiude Fede: «A proposito della maggioranza, dirò: bocca cucita, non posso parlare. Trasmetterò uno dei tanti sproloqui di Romano Prodi. Due o tre minuti, tanto non si capisce un e...».

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