Chiumiento, scelta ponderata

Chiumiento, scelta ponderata CALCIO: HA RINUNCIATO ALLA CONVOCAZIONE DELLA SVIZZERA PER GLI EUROPEI IN PORTOGALLO Chiumiento, scelta ponderata «Non volevo giocarmi un eventuale domani in azzurro» Aurelio Benigno Non era facile scegliere: la Svizzera oggi o l'Italia domani. Partire subito per il Portogallo o aspettare le chiamate in azzurro, magari quella della prossima Under 21. David CMumiento, astro nascente del calcio giovanile, ci ha pensato a lungo prima di decidere. Una scelta difficile, indubbiamente, ma alla fine ha prevalso la ragione e, soprattutto, le più concrete prospettive. Svizzera o Italia. Questo il dilemma. Ci spieghi Chiumiento il perché della sua decisione. «Ho scelto l'Italia. Era il mio sogno, l'ho detto anche ai dirigenti della Svizzera. Mi hanno posto davanti questo bivio troppo in fretta, non era facile scegUere, credetemi». Perchè? «Perché non è da tutti partire a 19 anni per un Europeo con la maglia rossocrociata della Svizzera e sapere però che mi sarei definitivamente giocato le possibilità azzurre a tutti i livelli. Ecco perché ho pensato a lungo prima dì decidere». Dica la verità Chiumiento; quanto ha influito il suo direttore generale Moggi in tutto questo? «Dico la verità: proprio per nulla. Niente, zero. Ho deciso io e soltanto io. Punto e basta». Diciamo che ha scelto il certo per l'incerto? «No. Diciamo che ho scelto l'opportunità di giocare per l'Itaha un domani, contro quella di giocare per la Svizzera subito». Quindi lei è sicuro di diventare un giocatore vero. «Altrimenti sarei andato subito in Portogallo. Magari al posto del mio carissimo amico Bametta che conosco benissimo. Sono contento per lui, gli auguro un grande Europeo, se lo merita». Da un bivio all'altro. Scusi Chiumiento, ma cosa vuol fare da grande? Rimarrà alla Juventus ancora un anno o andrà a farsi le ossa altrove? «Su questo punto di vista ho le idee abbastanza chiare: ho voglia di giocare con continuità, di migliorare e, soprattutto di crescere. Vorrei maturare in fretta, confrontarmi nel calcio che conta, per sapere cosa potrò chiedere al mio futuro». La Juventus? La maglia numero 10 di Del Piero? «E' il sogno della mia vita. L'obiettivo è quello, ma prima devo crescere ancora, per ora non ho fatto nulla». Poteva conquistare il "Grande Slam" con la Primavera, invece siete tornati a casa dopo la semifinale. «Un vero peccato. Ma l'Inter ha meritato la vittoria. E poi quella appena conclusa è stata per noi una stagione fantastica: prima il Viareggio, poi la Coppa Itaha. Insomma, è solo mancata la ciliegina sulla torta, ma va bene così». Quasi sicuramente lei lascerà la Juve. Per la serie A (Messina) o per la serie B (Ancona o Catania)? «Ripeto, vorrei solo giocare con continuità, dimostrare il mìo valore e mettere in difficoltà chi dovrà decìdere il mio futuro. Può essere la A o la B o ima squadra all'estero. Io voglio giocare. Solo questo posso fare, perché le decisioni spettano ad altri non a me». Inizia l'Europeo. A questo punto lo vedrà solo in televisione: per chi tiferà? «Un po' per la Svizzera e per il mio amico Bametta. Un po' per l'Italia del mio idolo Del Piero. Non mi deluderanno, ne sono sicuro». Chiumiento avrà 20 anni il 22 novembre

Persone citate: Aurelio Benigno, Chiumiento, David Cmumiento, Del Piero, Moggi