Le carte italiane per il G8 di Ugo Magri

Le carte italiane per il G8 NELL'AGENDA DEL VERTICE UN PACCHETTO DI PROPOSTE Le carte italiane per il G8 Carabinieri, Onu e aiuti ai poveri con le rimesse Ugo Magri inviato a SAVANNAH La speranza del premier, durante il GB che si è aperto stanotte nel villaggio turistico di Sea Island, è quella solita: ritagbarsi un ruolo tra i Grandi. Impresa difficile più che mai, poiché la scena sarà tutta dominata da francesi e tedeschi, ritornati nelle grazie dell'America dopo il via libera alla nuova risoluzione dell'Onu sull'Iraq. Ma Silvio Berlusconi ha in serbo un paio di carte che intende calare oggi, in seduta plenaria. Nel caso in cui dovessero riscuotere qualche attenzione dagli altri partner, il Cavabere ne profitterebbe subito per accreditare un ruolo propositivo dell'Itaba. Il primo jolly s'indentifica con l'Arma benemerita. Poiché nelle missioni di pace all'estero i nostri carabinieri sono molto apprezzati (al punto che secondo fonti diplomatiche al governo verrà chiesto di mandarne altri in Iraq), Berlusconi cogberà la palla al balzo per suggerire che pure le Nazioni Unite prendano esempio. Appena il padrone di casa George W.Bush gli darà la parola, nella seduta pomeridiana che si tiene intorno a un grande tavolo rotondo, il Cavabere proporrà una sorta di «carabinieri Onu», cioè di Caschi blu con prevalenti funzioni di ordine pubblico. Entro dieci anni, secondo stime circolate tra gb sherpa del GB, ne servirebbero 75 mila. Per preparare chi dovrà addestrarli, Berlusconi si metterà personalmente a disposizione. In particolare, suggerirà che il training avvenga presso la Scuola sottufficiali di Vicenza. In questo modo potrebbe poi sostenere che il modello italiano ha fatto scuola nel mondo. L'altra carta che il premier si accinge a giocare, volendo dar retta alle fonti diplomatiche, riguarda i Paesi poveri. Secondo un calcolo dei suoi uffici, gli immigrati del Terzo Mondo che lavorano nei Paesi ricchi spediscono a casa non meno di un mibardo di dollari l'anno. Purtroppo gran parte di queste rimesse si disperdono tra mille rivob, col risultato che ad avvantaggiiarsene sono soprattutto gli speculatori. Ecco dunque entrare in scena Berlusconi: secondo vina sua proposta (condivisa dagli Stati Uniti durante i lavori preparatori), i Paesi ricchi dovranno organizzare una rete onesta e trasparente per le rimesse degb immigrati. I soldi transiterebbero attraverso le banche che, in cambio del bendidio, si impegnerebbero a finanziare! iniziative di imprenditoria privata dove nessuno si era mai cùnentato. Berlusconi proverà a inserirsi anche nel dibattito sul Medio Oriente. Nell'amministrazione Usa si è fatta strada l'idea che il problema palestinese vada affrontato partendo dalle radici, cioè dalle cause non solo politi- che che lo alimentano. Oggi verrà approvato un piano d'azione con interventi in vari campi, dall'istruzione ai diritti delle donne, anche se con un budget piuttosto limitato (si parla di 100 milioni di dollari). Il nostro premier proverà a sostenere, non senza fondamento, idi avere dato lui l'idea battendo con insistenza negli ultimi tre summit sul chiodo del Piano Marshall per la Palestina. Inutile aggiungere che Berlusconi proverà a inserirsi pure nelle negoziazioni sul futuro dell'Iraq. L'occasione sarà offerta dalle cene informali che si terranno al Golf Club della località turistica, infestata da una varietà piuttosto aggressiva di piccole zanzare. Tra un drink e l'altro, b si prevedono le conversazioni più impegnative. Ad accompagnare il pre¬ mier saranno ammessi solo due collaboratori, nelle persone del portavoce Paolo Bonaiuti e del Consigbere diplomatico Gianni Castellaneta. Per far posto anche al Capo della segreteria, Valentino Valentin!, di cui Berlusconi non sa fare a meno, la sua funzione verrà spacciata per quella di interprete. Nelle sessioni plenarie, l'unico contatto tra Berlusconi e il mondo estemo sarà rappresentato da una specie di citofono con Castellaneta, piazzato in una saletta accanto e dotato di speciale penna elettronica per spedire messaggi al resto dello staff. Del resto l'occhiuta sicurezza americana non brilla per flessibilità: durante i lavori preparatori, un diplomatico russo è stato sottoposto a tali e tanti controlb, .casomai si trattasse di un terrorista, che ha finito per perdere l'aereo del ritorno. Rigide misure di sicurezza per il vertice del G8

Luoghi citati: America, Castellaneta, Iraq, Medio Oriente, Palestina, Stati Uniti, Vicenza