«Una liberazione ad orologeria» di Amedeo La Mattina

«Una liberazione ad orologeria» CORRENTONE, VERDI, PDCI E RIEONDAZIONE NON NASCONDONO I SOSPETTI «Una liberazione ad orologeria» La sinistra: se si sapeva tutto da 15 giorni, perché il blitz è tardato? Amedeo La Mattina ROMA IL centrosinistra esulta per la liberazione degli ostaggi italiani, ma dietro le naturali dichiarazioni di giubilo cresce la preoccupazione per l'uso elettorale che la maggioranza sta.facendo della vicenda. E mette in guardia gli avversari: non provate a strumentalizzare questa vicenda a lieto fine, non appropriatevi di una buona notizia per tutti gli italiani. Lo dice Piero Fassino, lo sottolinea Francesco Rutelli e via via tutti gli esponenti dell'opposizione che indubbiamente hanno il timore che, a tre giorni dal voto europeo, Silvio Berlusconi e 1 partiti della Casa delle libertà possano «capitalizzare» l'evento, raccogliere consensi con una campagna mediatica che potrebbe riempire le urne a loro vantaggio. E non è tutto, perché la sinistra più radicale mette in piazza il sospetto che si tratti di una «liberazione ad orologeria», mentre la lista prodiana dice o finge di non crederci. Così su questo sospetto Marco Rizzo del Pdci ci ha perfino vinto quattro cene: «Ho scommesso che, se li liberavano, sarebbe accaduto in coincidenza con voto. Cinismo? Ma che siamo fessi? Non ne posso più di questa politica sempre felpata e finta! Proviamo a dire la verità e quello che pensiamo, quello che in questo momento pensa la maggior parte degli italiani! Bene, io mi sono preso la responsabilità politica di dirlo». Secondo Rizzo la liberazione degli italiani e il voto all'Onu di ima nuova risoluzione metterebbe in difficoltà la lista «Uniti nell'Ulivo» perché fa «una politica finta, del tira e molla». Anche il leader del Verdi Alfonso Pecoraro Scanio parla di «tempistica sospetta» e Paolo Cento di «coincidenza troppo casuale», mentre il segretario dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto aspetta di conoscere 1 dettagli dell'operazione militare per capire da chi e come sono stati liberati. Vuole che il governo spieghi cosa sia veramente accaduto alla periferia di Baghdad. E' quello che chiede anche Pietro Polena del correntone Ds: 11 governo dovrà spiegare perché la trattativa si era arenata e poi improvvisamente si è arrivati alla liberazione. Secondo Polena gli interrogativi sono molti, ma non si sbilancia: «Non so se c'è una coincidenza con il voto ma se il governo sapeva da 15 giorni dove si trovavano gli italiani e solo ieri è stato dato l'ok all'intervento millta- re, allora le cose cambiano molto. Ma la maggioranza deve stare molto attenta perché qui si può verificare quello che è successo a Madrid: Aznar attribuiva la colpa delle strage di Atocha all'Età e poi venne fuori che era tutta una macchinazione del governo e gli spagnoli lo punirono». Di questi sospetti 1 leader dell'Ulivo non ne fanno cenno. E' come il fuoco, se ne stanno alla larga, almeno per il momento. Ma sperano nell'* effetto boomerang», cioè che atteggiamenti «volgari e scomposti» di strumentalizzazione («e Berlusconi è maestro in questo», dice Dario Franceschini) finiscano per danneggiare la Casa delle libertà. «Certo - aggiunge Franceschini - se gestiscono la vicenda in maniera misurata e intelligente, ci potrebbe essere una penalizzazione per noi, ma non credo che ne siano capaci». Non ci crede nemmeno un altro esponente della Margherita, Paolo Gentiloni, per il quale la gestione politica della liberazione è un affare «scivoloso», «una lama a doppio taglio per il centrodestra che deve fare molta attenzione ad appropriarsi di un fatto che ha visto uniti tutti gli italiani e gli schieramenti politici». Adesso è il momento della soddisfazione, di non farsi «espropriare» di un fatto positivo, tanto che la lista prodiana ha fatto subito stampare e affiggere sui muri di Roma un manifesto con su scritto «finalmente liberi». E 1 sospetti di una regia a fini elettorali? Luciano Violante non ne vuole nemmeno parlare, almeno in questi giorni che precedono il voto: «Affronteremo la questione dopo le elezioni, ora voglio occuparmi delle questioni economiche, delle difficoltà in cui vivono molte famiglie, delle bugie di Berlusconi. Su questo vinceremo le Europee. Se invece consentiamo alla maggioranza di distrarre gli italiani su altro, allora si altera la campagna elettorale.... Non c'è dubbio comunque, che la maggioranza stia utilizzando la liberazione degli ostaggi a fini elettorali». Una strumentalizzazione, at¬ tacca Vannino Obiti, «scandalosa»: «Hanno guastato una bella giornata, stanno facendo sciacallaggio elettorale spiega il coordinatore della segretaria Ds - a tre giorni dal voto. Porterà loro voti? Ho fiducia che le persone siano più intelligenti di quelli che li vogliono imbonire».

Luoghi citati: Baghdad, Madrid, Roma