Rivali degli azzurri, scio la Svezia sorride

Rivali degli azzurri, scio la Svezia sorride Rivali degli azzurri, scio la Svezia sorride Parole grosse tra i danesi, la Bulgaria teme la difesa impacciata e distratta dall'inviato a LISBONA La prima squadra del girone dell' Italia arrivata pel campo-base di Euro 2004 per godersi il bel sole di questi giorni è stata la Svezia. Da ieri pomeriggio i gialloblù alleggiano al «Quinta da Marìnha», hotel che è un pezzo di paradiso piazzato tra le spiagge di Cascais, il posto preferito dalla vecchia «crema» portoghese, e il parco naturale di Sintra, cittadina da fiaba. Il morale è altissimo, non soltanto per la bellezza del posto. La Svezia è in palla: gioca, segna e vince. I risultati degli ultimi quattro test dicono molto: 1-0 sull'Inghilterra, 2-2 in Portogallo, 3-1 in Finlandia e 3-1 alla Polonia, sabato prima di partire. La nota più confortante per la strana coppia di et Lagerback-Soderbei-g al passo d'addio (dopo ÌEuropeo il secondo tornerò alla Under 21) è sicuramente il ritomo in Nazionale dopo due anni di Henrik Larsson. Chiamatosi fuori al termine del Mondiale 2002 per dedicarsi completamente al Celtic (bilancio finale: 240 reti in 314 partite) e alla famiglia, il bomber col padre di Capo Verde aveva fatto un'eccezione soltanto nell'aprile 2003 tornando per tamponare la squalifica di Ibrahlmovic nella decisiva sfida di qualificazione vinta contro l'Ungheria. ' Gli svedesi, però, non si sono rassegnati. Il .quotidiano «Aftonbladet» ha raccolto 110 mila firme, compresa quella del premier Persson, e persino il presidente Uefa Johansson ha scrìtto una lettera aperta per far cambiare idea al cannoniere stanco. «Henke» ha detto sì lo scorso 30 aprile e in patria la febbre dell'Euro è subito salita. Anche perché alla sua prima presenza da titolare, l'altro ieri Larsson ha segnato dopo 41' il suo 25" gol in 75 partite, correggendo di testa un cross al bacio di Edman, meteora transitata 5 anni fa al Toro senza mai giocare. Ben più problematica è la vigilia delle altre due rivali iniziali degli azzurri. Musi lunghi e parole grosse soprattutto fra i danesi, che Trapattoni troverà nel debutto di lunedì 14 a Guimaràes. Dopo il miserrimo 2-2 collezionato il 30 maggio in Estonia, 11-2 casalingo patito sabato contro la Croazia ha fatto scattare l'allarme è tuonare il et Morteh Olsén: «Primo tempo indegno, esempio perfetto di come non si dovrebbe mai giocare. Tutti boedati, nonostante qualche segnale più confortante nella ripresa. Se non ci diamo una bella svegliata, contro l'Italia non avremo scampo». Assente l'acd&ccato Joi^en- sen, tutti in campo gli altri big: 90' per Helveg e Laursen, 72' per Tomasson, un tempo per il metronomo Gravesen che contro dì noi sarà però assente per squalifica. A segno Sand, entrato nella ripresa; confermata la lentezza al centro della difesa del 35enne Henrikseri. Da oggi, nel lussuoso «Merìdien Pénina» di Portimao, con a disposizione il più bel campo di golf del Portogallo, Olsen cercherà di ricucire gU strappi. Anche la Bulgaria ha perso male l'ultimo test pre-Euro. Ma 11-3 incassato mercoledì scorso a Praga contro i cechi indiavolati è jià stato assorbito. Bojinov, bim)o d'oro del Lecce, è tra i 23 ma non ha ancora debuttato. H et Markov, prima di tutto, deve pensare alla difesa, impacciata e distratta. Curiosità: il ritiro dei bulgari è un normalissimo Novotel a 3 stelle, in pieno eentro a Povoa de Varzim, nella zona di Porto. Roba da arrossire, se confrontata con il lusso scelto (e pagato) dalle tre avversarie. Una differenza di status che gli eredi di Stoichkov vogliono provare a ribaltare sul campo. [r. con.] Larsson: anche il premier Persson ha firmato per il suo ritorno in nazionale Tomasson, un «rossonero» contro