Rossi sfida la saetta Gibernau «Sarà una lotta fra noi due» di Enrico Biondi

Rossi sfida la saetta Gibernau «Sarà una lotta fra noi due» MOTOMONDIALE: NEL GP D'ITALIA LO SPAGNOLO PARTE IN POLE POSITION DAVANTI AD HAYDEN E VALENTINO, 50 MELANDRI, 60 BIAGGI, APPENA 80 CAPIROSSI Rossi sfida la saetta Gibernau «Sarà una lotta fra noi due» Enrico Biondi inviato a SCARPERIA Poteva essere la giornata della rivincita. Quella tanto attesa dalle mighaia di spettatori che hanno preso d'assalto le colline del Mugello per vedere Rossi, Biaggi, Melandri e Capirossi impegnati a scalzare dal trono lo spagnolo Gibernau. Così non è stato. A rovinare la festa ci ha pensato il più giovane dei rampolli della famigha Roberts, che fa Kurtiss di nome. E' figlio delTarcifamoso Kenny, che ogjp fa il manager e fa correre il pargoletto con una moto, la malese Proton, che proprio un fulmine non è. Mancavano 8'4B"' alla fine delle prove cronometrate quando è successo l'incidente che ha mandato a pallino tutti gli sforzi deipilotiitaliani. Kurtiss è scivolato alla Arrabbiata 1, ima delle curve più difficili di tutto il circuito del Mugello, bella quanto traditrice. La sua Proton è finita contro le protezioni ad aria coinpressa e ha preso fuoco. Il pilota, con un balzo felino, solo per miracolo non è stato avvolto dalle fiamme. Inevitabile l'esposizione della bandiera rossa: il guaio è che, quando si è ripreso a correre, i piloti in meno di 9' hanno dovuto modificare il proprio programma per concentrarsi, con le gomme da tempo, nel tentativo di stabilire la miglior prestazione possibile. Si è così assistito a un frenetico entrare e uscire daibox, con relative sostituzioni di pneumatici a tempo di record e tanto caos in pista. I tempi si sono abbassati ugualmente, ma nessuno è riuscito a fare megho di Gibernau. E così lo spagnolo (Honda clienti) si trova oggi in pole nel Gp dltalia, quarta prova del Motomondiale, con accanto, novità assoluta, l'americano Hayden con la Honda ufficiale e un Valentino Rossi (Yamaha) in forma smagliante e desideroso di «rimettere le cose a posto», come dice lui. Cioè di vincere. Meno bene è andata a Max Biaggi, solo sesto, superato in classifica anche da Barros (4") e da un sorprendente Melandri, quinto con a seconda delle Yamaha. E Capi- rossi? Dopo la disfatta di ieri, l'imolese parte dalla terza fila, ottavo tempo, a poco più di 1" dal tempo di Gibernau. Non è male, ma per soddisfare i ducatisti ci vuole ben altro. Nessuno, sia chiaro, getta la croce addosso al giovane Roberts. Ma è certo che l'improvviso stop ha innervosito non poco i piloti, anche perché si è assistito a una specie di gran premio durato 9 minuti scarsi con tutto ciò che ne consegue: «Verissimo - dice Valentino -. H guaio è che con le gomme che abbiamo a disposizione ci avviciniamo sempre più alla Formula 1. Sono coperture che durano non più di un giro. Le ha introdotte la Bridgestone e sùbito la Michelin non ha voluto essere da meno. Quindi, se entri in pista e trovi traffico rischi di buttare tutto all'aria. Ecco perché a questa griglia di partenza non credo molto: ci sono piloti, come Hayden, che sono andati piano per tutto il weekend e partono davanti. E altri, come Biaggi e Melandri, rimasti indietro. La gara dirà la verità». E quale sarà secondo Valentino? «Che io e Gibernau abbiamo un bel passo, un ritmo che pochi potranno tenere. Forse Biaggi. Prevedo che la lotta sarà tra di noi, pero quando dico queste cose di solito non ci prendo... Vabbè, ormai l'ho detto». Lotta a due per la delizia dei tifosi. «A proposito di tifosi continua il pentacampione del mondo -. Questa è l'ultima chance che dò agli appassionati del Mugello: io, Capirossi, Biaggi e Melandri abbiamo registrato un video e un messaggio audio rivolto a tutti gli spettatori con l'invito a non invadere la pista durante il giro d'onore. La promessa è che subito dopo i cancelli verranno aperti e si potrà fare festa sotto il palco. Come succede a Monza e Imola per la FI: basta un po' di buona volontà. Non lo ripeterò più: mi spiace, ma ci tengo alla mia e alla loro incolumità. Ancora un'invasione anticipata della pista e non farò mai più giri d'onore». Anche gli altri piloti sono d'accordo. Con la folla sul circuito come negli anni scorsi, il pericolo di incidenti è molto alto. La pensa così anche Biaggi che però ieri, a sorpresa, ha deciso di non parlare con i giornalisti (limitandosi ai soliti comunicati) per dedicarsi totalmente allo studio di una strategia che oggi lo porti sul podio. GRAN PREMIO D'ITALIA Ai iuim^ELLO f'L.-.j ^•'\\ ^Trento^ z

Luoghi citati: Ello, Imola, Italia, Monza, Scarperia