«Hit», i lavoratori in attesa del fallimento che non arriva

«Hit», i lavoratori in attesa del fallimento che non arriva LA SENTENZA DEL TRIBUNALE SERVE AD ACCEDERE ALLA CASSA INTEGRAZIONE SPECIALE «Hit», i lavoratori in attesa del fallimento che non arriva Roberto Gonella ASTI La stagione dei cortei è trascorsa, quasi dimenticata. Di quei giorni (roba di poche settimane fa) è rimasta la rabbia e, si capisce, le tasche sempre, ancora, vuote. In più c'è solo il senso di impotenza dell'attesa, di chi è costretto ad aspettare augurandosi che la propria azienda fallisca. Sarebbe il terzo dissesto in una trentina d'anni, un record. Eppure pairebbe l'unica strada per poter pensare al domani. Del resto, gli operai «Hit» (ex «IbMei», ex «Fme») sono uh paradosso vestito da una tuta da metalmeccanico. Da febbraio non ricevono la busta paga: gli unici soldi sono quelli anticipati attraverso la Crat, con garanzie offerte da Comune di Asti e Provincia. Mille euro, da restituire non appena fosse scattata la cassa integrazione speciale. Ma per beneficiare di questo ammortizzatore sociale (dica 650 euro al mese, mica un «6» al Superenalotto) l'azienda deve fallire. La primaistanza era stata presentata il 5 marzo dall'avvocato Emilio Sellitti per conto di lavoratori iscritti ala Cgu: l'udienza si era svolta un paio di settimane dopo, n presidente Francesco Bernardini aveva poi fissato entro la fine di maggio il termine per decidere. In quei giorni e'erano, infatti, se non segnali di ripresa almeno buoni propositi da parte dei vertici dell'azienda, poi messa in liquidazione. Nel frattempo la situazione è precipitata con lo stop alla produzione: e alla prima istanza di fallimento si erano aggiunte quelle di altri lavoratori attraverso i legali di Osi e Uil, Giovanni Filippi e Marina Del Cutto. Poi quella del curatore del fallimento «Fme», l'avvocato Sergio Lombardi. Quest'ultima, dopo rudienza del 27 maggio, è stata revocata. «Sono rientrato in possesso dei beni aziendali - spiega Ù legale - in più, in questo modo, l'azienda toma appetibile per eventuali acquirenti. Ci sono ottime prospettive se si è capaci di fare gli imprenditori». Difficile capire e carpire al legale se dietro la parola «eventuali» si nasconda qualcuno. Di certo, nessun astigiano. Per i macchinari serve sborsare 1,2 milioni di euro, a cui bisogna aggiungere l'affitto dello stabilimento, sotto sequestro nell'ambito (M'inchiesta che coinvolge i vertici spagnoli della IbMei Ma questo sarebbe il problema minore. E anche se coiretta, la scelta di desistere dall'istanza fatta da Lombardi, ha finito con l'allarmare lavoratori e sindacato: si teme che la revoca possa sparigliare le carte in tavola allontanando la soluzione del carck. Così tutte le attenzioni e le aspettative sono rivolte agli uffici del tribunale di piazza Catena in modo da districarsi da questo groviglio procedurale da cui dovrebbe anivare un posto di lavoro. La decisione dei giudici era attesa periprimi giorni di giugno ma sarebbe stata posticipata alla prossima settimana per l'assenza di un magistrato. Una situazione di stallo che ha dato origine a molte voci, tra cui anche quella di una possibile revoca dell'istanza da parte dei lavoratori. Un'ipotesi subito smentita dall'avvocato Sellitti: «Noi attendiamo che il tribunale decida sostiene - quel che è certo è che i dipendenti nonrecederannodaibro proposito-Ad attendere c'è anche il sindaco Vittorio Voglino che in questiha incontrato più volte delegazioni di lavoratori. «E'una situazione di stallo che preoccupa: eppure, non resta che aspettare». L'avvocato astigiano Sergio Lombardi, curatore del fallimento «Fme»: Il legale ha revocato l'istanza di fallimento nei confronti della «Hit» rientrando in possesso dei macchinari dell'azienda mentre lo stabilimento resta sotto sequestro nell'ambito dell'inchiesta che coinvolge i vertici spagnoli IbMei

Persone citate: Emilio Sellitti, Francesco Bernardini, Giovanni Filippi, Lombardi, Marina Del Cutto, Roberto Gonella, Sellitti, Sergio Lombardi, Vittorio Voglino

Luoghi citati: Comune Di Asti